I murgesi di Masseria Grottillo e l’esperienza di contrada aprono i viaggi del pastore sul tratturo gioiese

by redazione

“I wake up in the morning, just glad my boots are on. Mi sono svegliato stamattina, contento di avere i miei stivali”, così canta nell’incipit Bruce Springsteen nel suo nuovo meraviglioso singolo Western Stars, che lo riporta alle sue origini country. Domani mattina, 23 giugno, si sentiranno orgogliosi dei propri passi e del proprio incedere sulla terra i pionieri del Viandanti Festival, primo esperimento sulle vie tratturali e sui cammini finanziato dalla Regione Puglia, che comincerà alle ore 7.30, per 8 km e circa 4 ore di percorso, da Masseria Grottillo a Santeramo in Colle.

Sul Tratturo Gioiese andrà in scena il Viaggio del Pastore, una esperienza di contrada lungo le vie della transumanza della Murgia, per un’autentica conoscenza di viaggio nel paesaggio murgiano, a seguito delle greggi di pecore, da Masseria Grottillo a Parco di Rizzi.

Masseria Grottillo è un pezzo pregiato di storia nel cuore della Murgia santermana, sul confine provinciale tra Santeramo e Laterza; crocevia di tratturi e sentieri a ridosso della via Appia Antica.

Un luogo magico, fatto di grotte, jazzi e mungituri degli antichi erbaggi della transumanza, in cui la bellezza dei paesaggi mozzafiato si fonde con la sacralità di riti e consuetudini tramandati nel tempo di generazione in generazione.

In questo luogo incantato, la famiglia Giampetruzzi sta investendo sulla tradizione dei cavalli murgesi, tenendo viva la loro bellezza e la loro razza. I murgesi, come ha spiegato l’imprenditore a Bonculture, stanno ritrovando un loro mercato, anche la Polizia di Stato ne ha acquistati alcuni. “Il murgese si sta rivalutando, sta prendendo quote di mercato”.

Non soltanto ippoterapia, il murgese, da star western, sta ritornando anche negli sport equestri, di certo non è un cavallo da dressage, ma ha grandi potenzialità. “In agricoltura sta tornando molto, con le tecniche biodinamiche, alcuni agricoltori bio stanno cominciando ad arare i vigneti con i cavalli. Sono stato a Roma Cavalli Slow Life e dappertutto vige l’idea di una vita lenta: quando siamo entrati in sella ai cavalli la gente era felicissima”.

In molti paesi si sta investendo sullo slow tourism in sella. In Albania, c’è il percorso intitolato “sulle tracce dell’antica Zagoria”, sulle tracce dei mercanti con le loro carovane dell’impero romano, ottomano, dall’epoca medievale fino alla seconda guerra mondiale, lungo sporadici villaggi e antiche rovine che emergono dal verde.

Il Parco del Luberon conosciuto anche come il “Colorado Provenzale” per via della sua somiglianza con i paesaggi del Far West propone pacchetti in sella, per scoprire le antiche cave color ocra dal paesaggio sbalorditivo utilizzate come location per moltissimi film.

Ebbene, domani col Viandanti Festival si aprirà una strada, da replicare anche in altri territori: si sperimenterà questa idea di viaggio e di turismo nella Terra dei cavalieri delle Masserie, a contatto con la grazia e l’eleganza del cavallo murgese, simbolo straordinario di un territorio unico fatto di grandi spazi e di libertà, di audacia e grande tenacia.

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