Il cammino di don Tonino Bello, per sentirsi pellegrini e abitanti del mondo

by Anna Maria Giannone

Se io fossi un contemporaneo di Gesù sapete cosa avrei preso con me? Innanzitutto il bastone del pellegrino e poi la bisaccia del cercatore[…].E me ne andrei così per le strade del mondo, col carico di questi simboli […] segnalatori di un rapporto nuovo da instaurare con tutti gli abitanti”.

Così, poco prima di morire don Tonino Bello esprimeva la sua speranza in una chiesa accogliente, solidale, in movimento. La strada è un simbolo ricorrente nel mandato del “pastore fatto popolo”, in cammino fra le case dei poveri, nelle campagne della Puglia, fra giovani, immigrati, operai. Non meraviglia dunque che in quelle stesse strade in molti siano giunti, dopo la sua morte, a ricercare testimonianze del suo pensiero. Da ogni parte d’Italia in questi anni hanno fatto visita ai luoghi di don Tonino. Fra questi Papa Francesco in occasione dell’anniversario della sua morte, nell’aprile del 2018.

Già dal 2012, per accompagnare sui passi di don Tonino i pellegrini, la Cooperativa FeArT e il teatro dei Cipis hanno messo a punto un itinerario attraverso i luoghi della città di Molfetta: dal Duomo romanico dedicato a San Corrado, patrono della città, che custodisce all’interno della Sacrestia il celebre crocifisso in terracotta che ha ispirato a don Tonino la bellissima meditazione “Collocazione Provvisoria”, passando per la Cattedrale di Santa Maria Assunta, che custodisce le insegne pastorali, l’Atrio Vescovile, luogo di incontro di don Tonino con i giovani, fino all’Episcopio, che è stata la casa di don Tonino per 12 anni, dove lui ha accolto sfrattati e prostitute e dove è possibile visitare la sua stanza e la Cappella dove lui pregava e dove ha scritto le sue meditazioni e i suoi scritti.

Con il progetto Il cammino di don Tonino, promosso dalla Diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi, l’itinerario si amplia fino ad abbracciare tutta la vita del “vescovo degli ultimi”, dalla sua casa natale ad Alessano fino a Molfetta dove don Tonino ha vissuto i suoi ultimi anni.  Trecento chilometri  fatti di incontri, parole, luoghi in cui rimane forte il segno profondo del suo operato.  Un insieme di patrimonio materiale e immateriale che, grazie al lavoro di un gruppo informale ora costituito in associazione, sarà codificato, riordinato e promosso in un percorso  riconosciuto e approvato dall’Assessorato dell’Industria Turistica e Culturale della Regione Puglia, nell’ambito del Fondo Speciale Cultura e Patrimonio Culturale per il 2019.

Obiettivo principale dell’itinerario è quello di promuovere e far conoscere la figura di don Tonino Bello non solo come  sacerdote e vescovo ma soprattutto come uomo, narrando la sua vita fra le strade della Puglia. I viandanti potranno così contemplare i paesaggi e le opere d’arte del territorio e, allo stesso tempo, compiere un viaggio interiore attraverso i testi di don Tonino che in maniera attuale e profetica ci racconta del Vangelo.

Il progetto, presentato lo scorso luglio, prevede il passaggio da luoghi significativi nella vita di don Tonino come la C.A.S.A. di Ruvo, le quattro città della Diocesi, il Porto di Bari, Tricase, Alessano,l’attraversamento di bellezze turistiche, paesaggistiche e artistiche come la Basilica di Santa Caterina a Galatina, i Trulli di Alberobello, l’Abbazia di Noci, le Grotte di Castellana passando fra le città di Molfetta, Ruvo, Terlizzi, Giovinazzo, Santo Spirito, Bari, Capurso, Rutigliano, Conversano, Castellana Grotte, Putignano, Noci, Alberobello, Martina Franca, Ceglie Messapica, San Vito dei Normanni, Mesagne, Torchiarolo, Surbo, Lecce, San Donato di Lecce, Galatina, Soleto, Corigliano, Cutrofiano, Supersano, Ruffano, Tricase, Alessano, fino al Finisterre di Santa Maria di Leuca.  Un progetto articolato che terminerà con l’inaugurazione dell’itinerario completo entro la prossima primavera.

In attesa dell’inaugurazione del cammino si potrà già sperimentare un primo tratto nell’ambito della sesta edizione di Viator, il festival in programma dal 20 al 22 settembre 2019 a Molfetta e Ruvo di Puglia, dedicato al mondo del pellegrinaggio lungo gli antichi cammini medievali, ideato dai musicisti Giovannangelo De Gennaro, dell’ensemble Calixtinus e Michele Lobaccaro  dei Radiodervish.  

Appuntamento il prossimo 22 settembre alle 7.15, presso la Cattedrale di Molfetta, per raggiungere a piedi la città di Ruvo, dove nel pomeriggio seguiranno testimonianze e la messa presieduta dal Vescovo, sino alla performance musicale Messa laica per don Tonino con Michele Lobaccaro, Fabrizio Piepoli, Alessandro Pipino, Rocco Capri Chiumarulo e Giovannangelo De Gennaro, prevista per le 21.00.

Per partecipare è necessario iscriversi tramite apposito modulo disponibile sul sito www.camminodidontonino.it o compilabile presso il Museo diocesano, in via Entica della Chiesa, e ;Info Point di via Piazza a Molfetta. Previsto un servizio navetta gratuito per il rientro. Info al 348 41 13 699 – 351 98 69 433 o scrivendo a pellegrini@camminodidontonino.it

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