Parteciparono alla sfortuna campagna di Russia con Napoleone alcuni pugliesi, come il generale Ottavio Tupputi di Bisceglie, il tenente Ferdinando Villani di Foggia, il capitano Giuseppe Mallardi di Polignao a Mare, il sottufficiale Matteo Petroni di Vieste ed altri
Carmine de Leo

Carmine de Leo
Scrittore e giornalista, presidente e socio fondatore dell’Associazione culturale Amici del Museo Civico di Foggia. Ispettore onorario Ministero per i Beni e le Attività Culturali, presidente del Centro Studi e Ricerche Mediterraneo, già socio ordinario della Società di Storia Patria per la Puglia e dell’Istituto per il Risorgimento. Collabora da molti anni con il quotidiano La Gazzetta del Mezzogiorno e con altre testate locali e nazionali, tra cui: Il Giorno, La Prealpina, Luce, Qui Foggia, Diomede, Bollettino Nazionale di Italia Nostra, Pianeta Cultura ed altre. Per la sezione saggistica, nel 1989, gli è stato assegnato il 1° Premio Nazionale Letterario dedicato alla memoria del giornalista Luca Cicolella. Grazie ai suoi numerosi saggi sulla storia e le tradizioni del promontorio garganico, nel 1990, è stato onorato del Premio Internazionale Puglia, sezione giornalismo. Il suo costante impegno nel campo della ricerca storica sulle antiche magistrature della Capitanata e dell’antico Regno di Napoli ed i suoi vari studi sul periodo federiciano, sia sugli aspetti giuridici che artistici e monumentali, gli hanno valso vari apprezzamenti, fra cui, per citarne solo i più importanti, quelli del Capo dello Stato dr. Luigi Scalfaro, del Presidente del Senato, dell’Istituto Archeologico Germanico, dell’Istituto Storico Germanico di Roma e dell’Istituto per il Medioevo. Nel 2018, per la ricerca, i convegni e la pubblicazione dei volumi sugli aviatori U.S.A. che frequentarono nel 1917-1918 la scuola di volo di Foggia Sud, Carmine de Leo ha ricevuto una nota di encomio dal Governo degli Stati Uniti d’America ed è stato onorato della medaglia del Dipartimento di Stato U.S.A. Ha realizzato centinaia di conferenze sulla storia delle magistrature in Capitanata, sul periodo Svevo, sui palazzi antichi della città di Foggia, sulla storia dell’Università a Foggia e sulle tradizioni, sulle bellezze naturali ed i monumenti della Capitanata. Alcuni suoi volumi sono stati pubblicati in lingua inglese e si conservano anche all’estero: presso la Biblioteca del Congresso degli U.S.A e presso altre importanti biblioteche in Inghilterra ed altri paesi d’Europa. Ha realizzato anche i testi di vari documentari storico-turistici, come sui Palazzi antichi di Foggia, sulle Piazze storiche di Foggia, sul Gargano ed altri. Numerosi sono i volumi pubblicati da Carmine de Leo, per l’ubicazione degli stessi nelle biblioteche italiane vedasi online l’indice SBN: http://opac.sbn.it/index.html
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I Cavalieri Templari e la lunga scia di sangue per la conquista della magica medaglia che dona l’eternità
L’importanza di questo medaglia, a quanto pare, era costituita dal fatto che essa aveva un potere straordinario, ovvero, era in grado di donare l’eternità a chi la possedeva.
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Giacomo Casanova nelle sue memorie descrive questa nobildonna come: “femme charmante”, ma molto rigida e soprattutto parecchio altezzosa, forte del suo titolo nobiliare e della sua bellezza. La storia di un’amicizia e di un particolare “miracolo”
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La pietra di bezoar è citata più volte nei libri della Rowling, dapprima nel primo libro della saga, durante la prima lezione sulle pozioni di veleno tenuta dal professore di pozioni magiche e di arti oscure Severus Piton e poi anche in una lezione del mago Horace Lumacorno ed infine la stessa pietra magica di bezoar serve a salvare il migliore amico di Harry Potter, il personaggio di Ron, come antidoto dal veleno che aveva ingerito.
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Il vento, protagonista indiscusso della vasta pianura Dauna che circonda la città di Foggia, è annoverato dalla tradizione popolare come un genio negativo, pertanto, non è da meravigliarsi se in questa piccola leggenda lo vediamo protagonista insieme al diavolo, a passeggio con questa massima espressione del male, tra le piccole vie e piazzette della città di Foggia!
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Centinaia di appassionate lettere, dopo il sequestro da parte della polizia, consegnate direttamente al ministro dell’interno e da questi al re in persona, furono in gran parte distrutte perché riportavano anche alcuni imbarazzanti pettegolezzi sulla corte dei Savoia.
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Vintage
Amore e spionaggio del primo ‘900, una Mata Hari italiana processata dalla Corte d’Assise di Lucera nel 1915
Vittima di questo clima di caccia alle streghe fu, nel 1915, un’avvenente signora veneta, Ermenegilda Graziani, ritenuta una piccola Mata Hari da inquirenti molto fantasiosi