Vico del Gargano si erge tra colline colorate di verde, che degradano dolci da un lato verso il mare e dall’alto annunciano i rilievi su cui si estende la Foresta Umbra, che allunga le sue ultime propaggini umide e ombrose fino alle porte del paese.
Carmine de Leo

Carmine de Leo
Scrittore e giornalista, presidente e socio fondatore dell’Associazione culturale Amici del Museo Civico di Foggia. Ispettore onorario Ministero per i Beni e le Attività Culturali, presidente del Centro Studi e Ricerche Mediterraneo, già socio ordinario della Società di Storia Patria per la Puglia e dell’Istituto per il Risorgimento. Collabora da molti anni con il quotidiano La Gazzetta del Mezzogiorno e con altre testate locali e nazionali, tra cui: Il Giorno, La Prealpina, Luce, Qui Foggia, Diomede, Bollettino Nazionale di Italia Nostra, Pianeta Cultura ed altre. Per la sezione saggistica, nel 1989, gli è stato assegnato il 1° Premio Nazionale Letterario dedicato alla memoria del giornalista Luca Cicolella. Grazie ai suoi numerosi saggi sulla storia e le tradizioni del promontorio garganico, nel 1990, è stato onorato del Premio Internazionale Puglia, sezione giornalismo. Il suo costante impegno nel campo della ricerca storica sulle antiche magistrature della Capitanata e dell’antico Regno di Napoli ed i suoi vari studi sul periodo federiciano, sia sugli aspetti giuridici che artistici e monumentali, gli hanno valso vari apprezzamenti, fra cui, per citarne solo i più importanti, quelli del Capo dello Stato dr. Luigi Scalfaro, del Presidente del Senato, dell’Istituto Archeologico Germanico, dell’Istituto Storico Germanico di Roma e dell’Istituto per il Medioevo. Nel 2018, per la ricerca, i convegni e la pubblicazione dei volumi sugli aviatori U.S.A. che frequentarono nel 1917-1918 la scuola di volo di Foggia Sud, Carmine de Leo ha ricevuto una nota di encomio dal Governo degli Stati Uniti d’America ed è stato onorato della medaglia del Dipartimento di Stato U.S.A. Ha realizzato centinaia di conferenze sulla storia delle magistrature in Capitanata, sul periodo Svevo, sui palazzi antichi della città di Foggia, sulla storia dell’Università a Foggia e sulle tradizioni, sulle bellezze naturali ed i monumenti della Capitanata. Alcuni suoi volumi sono stati pubblicati in lingua inglese e si conservano anche all’estero: presso la Biblioteca del Congresso degli U.S.A e presso altre importanti biblioteche in Inghilterra ed altri paesi d’Europa. Ha realizzato anche i testi di vari documentari storico-turistici, come sui Palazzi antichi di Foggia, sulle Piazze storiche di Foggia, sul Gargano ed altri. Numerosi sono i volumi pubblicati da Carmine de Leo, per l’ubicazione degli stessi nelle biblioteche italiane vedasi online l’indice SBN: http://opac.sbn.it/index.html
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Il convento dei Cappuccini a Rodi Garganico che guarda il ricamo di architetture del centro storico
La costruzione di questo monastero risale al 1538, anno in cui fu eretto con l’aiuto della comunità di Rodi Garganico, su un precedente romitorio sorto nei pressi della fresca sorgente detta del Pincio lungo una mulattiera che da Ischitella scendeva verso il mare e Rodi Garganico.
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La fondazione di Rodi Garganico è fatta risalire dalla tradizione ad un gruppo di marinai dell’omonima isola greca, ma questa ipotesi non è stata suffragata, fino ad oggi, da testimonianze certe, anche se il territorio risulta abitato già in epoche remote, come è attestato da numerosi ritrovamenti litici.
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A Foggia, il gruppo Popski’s, dissuase con la sua presenza la distruzione, da parte delle truppe tedesche, della fabbrica segreta di armi chimiche che esisteva nei pressi della cartiera.
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Intercettati alcuni contatti con cittadini dell’Est europeo, oltre la cortina di ferro, il confine tra l’Occidente e la Russia dei Soviet, da parte di alcuni cittadini foggiani negli anni Cinquanta, che furono subito arrestati.
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Gli scandali di una famiglia borghese foggiana nell’800 tra amori, risorgimento e un matrimonio riparatore tra la bella vedova e l’affascinante ufficiale delle guardie d’onore.
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Immortalati nell’omonimo film del 2014 interpretato e diretto da George Cloney e tratto dal romanzo di R. M. Edsel, molti gli ufficiali degli eserciti U.S.A. ed Inglesi che si impegnarono nel corso della seconda guerra mondiale nel recupero e nella tutela del patrimonio culturale di tutta l’Europa. In particolare in Italia, sir Charles Hilary Jenkinson, direttore dell’Archivio Statale di Londra, si interessò al recupero della preziosa documentazione sulla Regia Dogana conservata nell’Archivio di Stato di Foggia.
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Una storia vera accaduta nel Settecento, che sembra tratta da una raccolta di vecchie novelle, con tanto di cattive streghe che approfittano dell’ingenuità di una piccola fanciulla.
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Uno dei simboli più visibili della lotta ai pirati turchi e barbareschi nel Mediterraneo sono senza dubbio le numerose torri costiere che, ancora oggi, ben conservate o ridotte a rudere, costellano tutte le coste dell’antico Regno di Napoli.
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FemmesVintage
Donne foggiane di carattere: quando una rivolta delle Terrazzane salvò statue e madonne dei frati Cappuccini!
Le vicende storiche della nostra città sono state caratterizzate per ben due volte dalla soppressione di una buona parte dei monasteri, sia maschili, che femminili.