Fu costruito sul finire dell’XI secolo dai Canonici Regolari di Sant’Agostino, sulla via che conduceva a Monte Sant’Angelo e diventò punto di sosta per i pellegrini ed i crociati che partivano per la Terra Santa o dalla Terra Santa ritornavano
Eugenio D'Amico
Eugenio D'Amico
Napoletano di nascita e per convinzione, è innamorato del sud, dei suoi paesaggi, della sua Storia e delle sue storie. Della sua vita universitaria ricorda ancora come si inchiostrava il ciclostile per stilare contestati proclami, ma ha ormai quasi dimenticato che, tanto per contentare suo padre, si è laureato in giurisprudenza. E’ stato Ufficiale dell’Aeronautica Militare e giornalista pubblicista e per lungo tempo ha svolto l’incarico di responsabile della pubblica informazione e della promozione di immagine di Alti Comandi dell’Aeronautica Militare a Bari e a Roma. Ha concluso la sua carriera con il grado di Generale di Brigata, una sfilza di nastrini che non ha mai indossato, e tanta nostalgia per la vita militare e, pur essendo nell’età in cui i verbi si coniugano al passato, continua a pensare al futuro. Sposato da sempre, ha tre figli e un nipote e vive a Bari, con frequenti puntate a Napoli.
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Elena Comnena Degli Angeli, principessa d’Epiro, aveva sposato Manfredi all’inizio di una calda estate tranese del 1259 e la loro unione, anche se nata dalla necessità politica di nuove alleanze, si era trasformata ben presto in vero amore.
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Sul finire del Settecento però i Borbone misero in discussione la proprietà dell’isola da parte dei monaci lateranensi e la incamerarono al demanio reale
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Il cuore delle processioni sono i Misteri, gruppi scultorei, di solito in legno o cartapesta, che rappresentano con forza e realismo i vari momenti del supplizio, dalla cattura di Gesù, alla Croce del Golgota, dalla Flagellazione alla Deposizione del Cristo morto tra le braccia della Madre, e la Statua della Mater Dolorosa che piange il Figlio
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Secondo i pescatori che stendevano le loro reti nel mare di Posillipo, le ombre che si cercavano e si rincorrevano lamentandosi sulle terrazze a strapiombo sul mare erano gli spiriti degli amanti della Regina Giovanna che dove ora sorge il palazzo aveva una villa nei cui trabocchetti li precipitava dopo gli incontri amorosi, per evitare che rivelassero i suoi vizi e la sua lussuria.
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Quando i turchi assalirono Manfredonia Giacometta Beccarini aveva otto-dieci anni ed era educanda nel convento di Santa Chiara. Dimenticata nel dormitorio dalle suore in fuga, fu catturata dai turchi che, colpiti dalla bellezza e dalla grazia della bambina, decisero di farne dono al sultano. Giacometta così finì così nell’harem di Costantinopoli dove prese il nome di Bassebà.
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La Bella ‘Mbriana o Bella “Mmeriana”, spirito benigno della casa è il contraltare del monaciello che è invece un essere notturno, oscuro, capriccioso e spesso malevolo. Infatti Mbriana o ‘Mmeriana vuol dire Meridiana, quindi spirito del Mezzogiorno.
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“Se avvenga che nella casa locata l’inquilino spinto da panico timore creda di essere assalito dai…
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Di Giulia De Marco sappiamo solo che era giunta a Napoli dal Molise dopo la morte dei genitori adottivi per essere accolta da una parente, e che a Napoli aveva avuto un figlio illegittimo abbandonato nella Ruota dell’Annunziata.
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Forcella è una delle zone più malfamate di Napoli, ma una volta le vie, oggi teatro di un fiorente mercato di ogni illegalità e degli scontri, spesso sanguinosi, tra bande rivali che si contendono le piazze napoletane della droga e del contrabbando, erano ricche di splendidi palazzi nobiliari e di bellissime chiese e conventi.
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