Nel 1983 il popolare attore romano, al termine di uno spettacolo, ricevette in camerino un ammiratore d’eccezione: Goffredo Petrassi (1904-2003), tra i massimi compositori italiani del Novecento, nonché insegnante di composizione al conservatorio di Santa Cecilia
Fabrizio Simone
Fabrizio Simone
Fabrizio Simone si è laureato in Lettere moderne, presso l’Università degli Studi di Foggia, con una tesi sul Martirio di san Sebastiano di Gabriele D’Annunzio. Sta per laurearsi in Comunicazione sociale, pubblica e d’impresa, presso l’Università degli Studi di Bari, con una tesi sull’Impresa di Fiume. Ama follemente la musica classica, l’arte, il teatro e i libri.
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L’applauditissimo intervento del semiologo e giornalista Stefano Bartezzaghi, avente per tema le mille sfaccettature della creatività (passando da Bruno Munari a Enzo Mari, senza tralasciare un piccolo omaggio a Gianni Rodari, maestro indiscusso della fantasia), ha rappresentato un bel preludio al concerto eseguito dall’Orchestra Sinfonica del Conservatorio “Umberto Giordano” di Foggia, per l’occasione diretta dal M° Giulio Marazia.
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Astor Piazzolla, Stéphane Grappelli, Frank Zappa, Joe Venuti, Egberto Gismondi e Chick Corea, apparentemente, condividono poco o quasi niente. Anzi i meno attenti finirebbero per archiviare la questione negando qualsiasi affinità o reciprocità, facendo leva sull’insostenibilità degli accostamenti, altamente improbabili nella maggior parte dei casi.
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In Italia non disponiamo di un numero elevato di contraltisti, sopranisti, controtenori e chi ne ha più ne metta, ma il fenomeno è in crescita da più di un decennio, anche se non raggiunge i risultati attestati durante l’età barocca, quando i falsettisti venivano impiegati sia a teatro che in chiesa più per stupire che per emozionare il pubblico affamato di virtuosismo e disposto ad assecondare i capricci di questi divi incipriati
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“Come in tutta la mia vita, non c’è stato un giorno in cui io non abbia parlato di musica, ascoltato musica e studiato musica. In quei giorni, insieme ad alcuni miei amici e colleghi, abbiamo cercato di dare forza non solo a noi stessi ma anche al nostro amato pubblico”
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Morricone ha dedicato ampio spazio allo strumento a tastiera. La Canzone senza parole, nonostante l’evidente semplicità melodica, rappresenta il suo capolavoro pianistico.
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Il giovane Michele Ragno, autore di un saggio su David Foster Wallace come esperienza filosofica, edito da AM Edizioni (182 pp., 13 euro), scandaglia l’intera produzione dello scrittore americano da un inedito punto di vista filosofico.
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Nel corso della sua vita Roberto Gervaso ha conosciuto più volte la depressione. La prima crisi, all’età di 23 anni, riuscì a superarla con l’aiuto di Indro Montanelli.
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“Chi studia organo o percussioni, vale a dire strumenti impossibili da tenere a casa, avrà l’opportunità di tornare piano piano alla normale vita accademica.” L’intervista a Francesco Montaruli
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La guerra convinse definitivamente Oriana da che parte stare e dalla fine del 1943 fino alla liberazione di Firenze, nell’agosto 1944, collaborò con Giustizia e Libertà. Partecipò attivamente alla Resistenza e la sua ex professoressa di filosofia, Margherita Fasolo, che ora combatteva con i partigiani, le affibbiò un singolare nome di battaglia: Emilia come la sposa del protagonista dell’omonimo conte philosophique di Rousseau.