Sul palco, prima dell’esibizione, un emozionatissimo Tony Di Corcia, ponendo brevi domande al M° Domenico Losavio, ad Enrico Sannoner e al presidente Domenico Berlingieri, ha riannodato i fili della storia di questa autentica istituzione foggiana.
Fabrizio Simone

Fabrizio Simone
Fabrizio Simone si è laureato in Lettere moderne, presso l’Università degli Studi di Foggia, con una tesi sul Martirio di san Sebastiano di Gabriele D’Annunzio. Sta per laurearsi in Comunicazione sociale, pubblica e d’impresa, presso l’Università degli Studi di Bari, con una tesi sull’Impresa di Fiume. Ama follemente la musica classica, l’arte, il teatro e i libri.
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La tomba di questo illustre compositore meridionale, capace di gareggiare e reggere brillantemente il confronto col tedesco Christoph Willibald Gluck, non esiste più: il cimitero di Passy fu bombardato durante la seconda guerra mondiale e anche delle ceneri s’è persa ogni traccia.
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Fabio Armiliato ha presentato una carrellata di alcuni tra i più grandi successi di Carlos Gardel firmati in collaborazione col paroliere Alfredo Le Pera
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All’inizio del 1503 Lucrezia è in viaggio per raggiungere Ferrara. Tra i suoi bagagli c’è di tutto.
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Ettore Bassi sta portando in tutta Italia l’adattamento teatrale de L’attimo fuggente riscuotendo un notevole successo di pubblico e di critica. L’intervista
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Nel corso del concerto si è esibita l’Orchestra Filarmonica Pugliese, diretta dal M° Giovanni Minafra. Programma piuttosto variegato, a metà tra il Concerto di Capodanno dal Musikverein di Vienna e quello dal Teatro “La Fenice” di Venezia
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Non ascolteremo, infatti, l’arrangiamento tradizionale perché questo reca la firma del compositore tedesco Leopold Weninger, nazista convinto, iscritto al partito nazionalsocialista e compositore ufficiale del regime instaurato da Adolf Hitler, Weninger fu autore di inni e marce per i gruppi paramilitari nazisti.
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Anche quest’anno, a partire dalle 13.30, Rai 2 trasmetterà il tradizionale Concerto di Capodanno da Vienna. Il Neujahrskonzert 2020 sarà diretto per la prima volta dal lettone Andris Nelsons, classe 1971. Poco noto al vasto pubblico italiano, Nelsons è attualmente direttore musicale della Boston Symphony Orchestra e dell’Orchestra del Gewandhaus di Lipsia (tenicamente Nelsons è il Gewandhauskapellmeister ovvero il maestro di cappella del Gewandhaus)
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I classici riff hanno accompagnato Mario Biondi in un percorso dalle eleganti sonorità jazz.
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E se la regia di Alessandro Idonea ha inteso offrire un Rigoletto piuttosto convenzionale, spiccano invece le scenografie di Alfredo Troisi, con cui ha ricostruito sapientemente il mondo cinquecentesco alla base del melodramma verdiano.