Chi racconta storie, di solito, racconta la realtà: complessa, sfaccettata, sgradevole. Chi tenta di ricostruire fenomeni ampi come quelli criminali si augura di collegare, ricostruire una memoria storica – un precedente, unire e ricomporre un quadro interpretativo per illuminare e dare respiro ai fatti quotidiani che viviamo come semplice cronaca. In questo solco si è mossa la criticatissima prima serata di “Cose nostre”, il format di Rai1 condotto da Emilia Brandi che dal 2016 racconta le storie delle vittime innocenti di mafia.
Felice Sblendorio

Felice Sblendorio
Se non legge, scrive. Appassionato di libri e politica, ha già collaborato con il Quotidiano e l’emittente televisiva TeleBlu. Da tempo è convinto che chi non ha risposte, forse, si salverà con una domanda: se avrà il tempo giusto per sceglierla bene.
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Libri
“Del dolore delle persone obese non si parla mai, se si parla di noi è solo per condannarci”: un dialogo con Costanza Rizzacasa d’Orsogna
Un percorso di dolore e sofferenza, che non viene mai negato in un tentativo di sottrazione, il romanzo accoglie e prepara a un passaggio mai scontato e naturale nella vita di ognuno di noi: l’accettazione del proprio Io, nella sua complessa imperfezione fallimentare. bonculture ha intervistato Costanza Rizzacasa d’Orsogna.
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Libri
Il colibrì, il libro definitivo, lieve e potente di Sandro Veronesi al suo doppio Strega. Il trionfo de La Nave di Teseo
Alla fine, dopo tante incertezze, Sandro Veronesi ha vinto l’edizione 2020 del Premio Strega: quella che tutti ricorderemo come eccezionale, in tempo di Covid, senza i tanti invitati chiassosi al Ninfeo di Villa Giulia, ieri sera spazio scenico silenzioso e spettrale nella diretta su Rai3 condotta con garbo dall’ottimo Giorgio Zanchini.
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PoliticaUrban Politics
La rinascita post covid per Bari di Ines Pierucci: nuovi spazi, teatro di narrazione, arene culturali e libri
Nelle ore in cui si perfeziona il bando “Arene Culturali”, approvato dalla Giunta Decaro e a sostegno del settore culturale con 200mila euro di risorse, l’assessora alle Culture e al Turismo del Comune di Bari risponde alle domande di bonculture.
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Libri
“Questa è una società che tollera sempre di più ma accetta sempre di meno”: Caccia all’Omo, il viaggio nel Paese omofobo di Simone Alliva
Perchè aumentano le aggressioni? Perchè un ragazzo gay viene picchiato con una vera e propria spedizione punitiva: «Sei gay, ti uccidiamo»? Perchè nel Paese queste pratiche violente e discriminatorie, oltre ad avere cittadinanza, sembrano godere di legittimità politica? L’intervista a Simone Alliva
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Teatro
“Senza relazioni reali il teatro perde la sua necessità”. Il sogno a Mezzanotte di Bottega degli Apocrifi
Cosa succederà a ottobre quando dovrebbero ricominciare le stagioni teatrali? Quante imprese e compagnie teatrali saranno rimaste in piedi dopo questa pandemia? Qualcuno si occuperò di contarle?
Ne abbiamo parlato con Stefania Marrone -
Libri
“Nella trascurabilità non c’è grande differenza fra felicità e infelicità”. Momenti (semplicemente) trascurabili: un dialogo con Francesco Piccolo
“La superficialità non è un valore se non sta accanto alla profondità, ma se l’affianca è legittimata a stare al mondo. Noi tendiamo a scacciarla, a darle un’accezione talmente negativa da provare vergogna nell’essere superficiali, ma io credo fortemente che anche attraverso la superficialità si viva il mondo, lo si comprenda”. L’intervista
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Dopo due romanzi che hanno colpito la critica e i lettori per la loro purezza narrativa, “Gli anni al contrario” e “Addio Fantasmi”, finalista all’ultima edizione del Premio Strega, la scrittrice messinese ha pubblicato un libro di racconti che coinvolgono e rendono vivo uno spazio, Roma, e un sentimento, il dolore. L’intervista
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Ma qual è il bilancio della teledidattica utilizzata dal sistema accademico in questo periodo di lockdown? E cosa succederà se, post coronavirus, queste innovazioni nate dall’emergenza diventeranno una norma? Ne abbiamo parlato con Federico Bertoni, ordinario di Teoria della Letteratura all’Alma Mater Studiorum di Bologna
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“Per Falcone e Borsellino non c’è nessuna foto dei loro cadaveri, ma c’è questo scatto in prossimità della morte che celebra la vita. Loro continuano a vivere in quel sorriso e in quella promessa di coraggio e speranza che tutti noi abbiamo idealizzato nei loro tratti”. L’intervista a Tony Gentile