Un atto d’accusa forte contro il Governo Conte e contro il fantomatico “modello italiano” che, nelle pagine attente e rigorose del sociologo torinese, viene definito come una «massiccia campagna di autocompiacimento». bonculture ha intervistato Luca Ricolfi.
Felice Sblendorio

Felice Sblendorio
Se non legge, scrive. Appassionato di libri e politica, ha già collaborato con il Quotidiano e l’emittente televisiva TeleBlu. Da tempo è convinto che chi non ha risposte, forse, si salverà con una domanda: se avrà il tempo giusto per sceglierla bene.
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Top PostsUrban Politics
Sami Modiano e il ricordo dell’orrore della Shoah: «Una domanda mi ha tormentato la vita: perché non sono morto? Perché io?»
“Io non sono mai uscito. Sono un sopravvissuto, ma sono ancora dentro quel campo. Non si può cancellare quello che ho visto. I miei occhi hanno visto cose orrende, cose che non si possono spiegare perchè risulterebbero irreali. In novant’anni di vita non ho ancora trovato le parole giuste per raccontare e definire Birkenau. No: non ci sono parole”
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Libri
Le favole scorrette, feroci e “fimmini” di Emma Dante: «Il coraggio rende giustizia alla bellezza»
“La vita è una favola composta da molte favole, non è mai una soltanto. È una specie di mille e una notte, un racconto dentro altri racconti. La vita di una persona non può avere una trama soltanto. Perchè siamo, come diceva Pirandello, sempre uno, nessuno e centomila nell’arco della nostra esistenza.” L’intervista a Emma Dante
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Salute
Un vaccino sicuro. Silvio Garattini: “Il personale sanitario si deve vaccinare, è un dovere professionale”
“Bisogna vaccinare almeno il 70% della popolazione. In questi mesi dobbiamo parlare e convincere tutti sulla sicurezza e sull’efficacia del vaccino. Serve più il dialogo che le barriere. Sicuramente, però, il personale sanitario si deve vaccinare: è un dovere professionale.” L’intervista al prof. Silvio Garattini
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IdeeUrban Politics
«Il valore del Natale è il ringraziamento dell’uomo che non è più senza Dio»: un dialogo con Padre Enzo Bianchi
“L’esercizio della speranza è uno degli ultimi orizzonti collettivi da ricostruire.” Per illuminare e riempire con parole dense gli ultimi giorni di questo anno di poche speranze, bonculture ha intervistato Padre Enzo Bianchi, monaco, saggista e fondatore di quel miracolo di fede e dialogo che è la Comunità Monastica di Bose.
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bonculture vi segnala dieci letture significative di questo 2020. Non è una classifica, ma una lista del cuore che contiene storie, racconti, pezzi di umanità. Per rifondare un nuovo tempo servono delle storie belle: queste, per noi, lo sono. Buona lettura!
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Libri
L’Infedele fra i padroni e gli operai, Gad Lerner: “Senza leader dal mondo del lavoro la sinistra rimarrà fragilissima”
“La generazione di D’Alema, Veltroni, Fassino, dissoltasi questa idea di classe, di partito della classe operaia e crollato il Muro di Berlino, aveva capito che la sinistra poteva finalmente aspirare al governo del Paese. Nell’avviare quest’operazione di avvicinamento al potere hanno in qualche modo voluto dimostrare ai padroni, o all’establishment, che sapevano stare composti a tavola: i comunisti non mangiavano più i bambini e gli si poteva affidare le leve del potere senza temere un tracollo economico”.
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LibriTop Posts
La peste si avvicina nel romanzo di Loredana Lipperini: «Il colpevole ci rende puri e, nell’illusione, salvi».
La peste, che percepiamo come presenza ingombrante in questo preciso frammento storico, per Lipperini si trasforma in una metafora stratificata capace di comprendere tematiche diverse. Nel mezzo, spaventosamente, ci siamo solo noi: con la paura dell’altro, la presunzione sull’altro, la capacità di chiuderci a chi non riconosciamo integro, finito. bonculture ha intervistato Loredana Lipperini
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Dei suoi personaggi ammette sempre di sapere qualcosa, ma mai abbastanza. Gli scrittori d’altronde fanno quello che possono: le vite dei protagonisti tutto. Anche nel suo settimo romanzo, “Oggi faccio azzurro”, Daria Bignardi muove con maestria i suoi protagonisti in una storia di amore e di mancanze, di separazione e di luce. L’intervista
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LibriUrban Politics
«Dove sono gli uomini? Di chi compie le violenze non si parla quasi mai». Le conseguenze dei femminicidi nel racconto di Stefania Prandi
Le conseguenze non si fermano ai ricordi, ma sono molteplici e si espandono: dai problemi economici alle battaglie processuali, dai risarcimenti alla silenziosa invisibilità, toccando le parole sbagliate e colpevoli della stampa, dei tribunali, della gente. Tutto ricorda, preoccupa e ferisce: ancora. bonculture ha intervistato Stefania Prandi.