Dal 5 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 il foyer del teatro si trasferirà su una piattaforma streaming con una speciale programmazione. Non una Netflix della cultura, ma un palinsesto teatrale con ben sei spettacoli editi e inediti visibili in ben undici date.
Felice Sblendorio

Felice Sblendorio
Se non legge, scrive. Appassionato di libri e politica, ha già collaborato con il Quotidiano e l’emittente televisiva TeleBlu. Da tempo è convinto che chi non ha risposte, forse, si salverà con una domanda: se avrà il tempo giusto per sceglierla bene.
-
-
LibriSaluteTop Posts
«Restiamo fermi, nel nostro nido, a covare la nuda vita al solo scopo di sopravvivere». A colloquio con lo psichiatra Piero Cipriano
La pandemia ci ha riportati alla condizione comune di organismi perituri. Alla nostra finitezza, alla prossimità con il senso di colpa, all’incertezza nei confronti della scienza che, per troppo tempo, e illudendoci della sua infallibilità, abbiamo considerato come un fede, come una religione sacra. bonculture ha intervistato Piero Cipriano.
-
Libri
L’Arminuta di Di Pietrantonio è tornata con Borgo Sud: “Una sorella non sostituisce mai il mancato amore di una madre, ma può diventare un’àncora”
“L’Arminuta è una persona strutturata, consapevole: si è individuata, conosce le sue ferite, le tiene a bada e ha un grande tesoro che è quello della sorellanza”
-
Libri
“Non è utile a nessuno un carcere che sia solo una vendetta pubblica”. Intervista a Marcello Bortolato, magistrato e presidente del Tribunale di Sorveglianza di Firenze
“Nemmeno la pena dell’ergastolo – che tendenzialmente è in contraddizione con il principio rieducativo – può essere esclusa da una finalità di reinserimento sociale”
-
Libri
“Viviamo in un mondo diviso di cui nessuno sa come riprendere il controllo.” L’ascesa e il declino della classe competente: un colloquio con Raffaele Alberto Ventura
In questo lavoro, Ventura realizza un’indagine sociale sul paradigma della competenza, che nei secoli ha garantito prestigio, crescita economica, capacità di prevenire i rischi e aumentare il grado di sicurezza percepita e reale delle nostre democrazie. La trattazione, però, ci aiuta subito a comprendere che quella dei competenti più che una caduta è un’implosione che ha determinato una «fragilità sistemica».
-
Libri
“La città dei vivi”: Roma e la galassia nera di chi non riesce a distogliersi da se stesso. Un dialogo con Nicola Lagioia
“È facile dire: «potevo essere io», ma non arrivo a pensare questo perché sarebbe eticamente scorretto nei confronti di chi ha vissuto la tragedia. Credo che rivedere nei comportamenti altrui alcune cose personali o del proprio passato sia un percorso obbligato per qualsiasi scrittore”.
-
“Ho capito dopo tempo che l’Eneide non è un poema adatto ai tempi di pace. Quando le cose vanno bene, infatti, è più che legittimo e umano scegliere chi essere e cosa vivere nel catalogo degli eroi di Omero: l’avventura di Ulisse oppure le grandi emozioni di Achille. Quando le cose vanno male, come in questo periodo, abbiamo bisogno della serietà di Enea”
-
Libri
“La matematica è politica” con Chiara Valerio: “Il fallimento politico più grande è non immaginare il futuro”
“La matematica che viene presentata, raccontata e immaginata come una disciplina di persone – specialmente uomini – solitarie, invero è una disciplina che coltiva e non prescinde mai dal collettivo”. L’intervista a Chiara Valerio
-
Dopo trent’anni di incessante lavoro di testimonianza con i più giovani, Liliana Segre ha chiuso un ciclo importantissimo della sua vita. Un impegno cominciato nel 1990, dopo decenni di silenzio, che ha permesso alla donna e alla sopravvissuta di Auschwitz di rappresentare il male, di nominarlo, di renderlo personale e vivo come una ferita sanguinante. Il lavoro dei testimoni dell’Olocausto, quella tragedia che lo storico Dan Diner considerò come il «marchio dell’epoca, la sua fine ultima e ineludibile», è stato fondamentale.
-
Teatro
La storia (umana) di Alessandro Barbero: “Faccio trasparire la mia passione in modo molto diretto”
“Il lavoro dello storico è quello di prendere tutta la realtà, tutta la realtà umana che lo circonda, per poi scavare attorno dei sentieri da percorrere. Ogni volta che studio un argomento faccio un lavoro di selezione. All’interno di un mare ininterrotto di cose, dove tutto è connesso e collegato, prendo dei pezzi e li collego fra di loro evidenziandone le relazioni”. Il colloquio