“È facile dire: «potevo essere io», ma non arrivo a pensare questo perché sarebbe eticamente scorretto nei confronti di chi ha vissuto la tragedia. Credo che rivedere nei comportamenti altrui alcune cose personali o del proprio passato sia un percorso obbligato per qualsiasi scrittore”.
Felice Sblendorio
Felice Sblendorio
Se non legge, scrive. Appassionato di libri e politica, ha già collaborato con il Quotidiano e l’emittente televisiva TeleBlu. Da tempo è convinto che chi non ha risposte, forse, si salverà con una domanda: se avrà il tempo giusto per sceglierla bene.
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“Ho capito dopo tempo che l’Eneide non è un poema adatto ai tempi di pace. Quando le cose vanno bene, infatti, è più che legittimo e umano scegliere chi essere e cosa vivere nel catalogo degli eroi di Omero: l’avventura di Ulisse oppure le grandi emozioni di Achille. Quando le cose vanno male, come in questo periodo, abbiamo bisogno della serietà di Enea”
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Libri
“La matematica è politica” con Chiara Valerio: “Il fallimento politico più grande è non immaginare il futuro”
“La matematica che viene presentata, raccontata e immaginata come una disciplina di persone – specialmente uomini – solitarie, invero è una disciplina che coltiva e non prescinde mai dal collettivo”. L’intervista a Chiara Valerio
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Dopo trent’anni di incessante lavoro di testimonianza con i più giovani, Liliana Segre ha chiuso un ciclo importantissimo della sua vita. Un impegno cominciato nel 1990, dopo decenni di silenzio, che ha permesso alla donna e alla sopravvissuta di Auschwitz di rappresentare il male, di nominarlo, di renderlo personale e vivo come una ferita sanguinante. Il lavoro dei testimoni dell’Olocausto, quella tragedia che lo storico Dan Diner considerò come il «marchio dell’epoca, la sua fine ultima e ineludibile», è stato fondamentale.
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Teatro
La storia (umana) di Alessandro Barbero: “Faccio trasparire la mia passione in modo molto diretto”
“Il lavoro dello storico è quello di prendere tutta la realtà, tutta la realtà umana che lo circonda, per poi scavare attorno dei sentieri da percorrere. Ogni volta che studio un argomento faccio un lavoro di selezione. All’interno di un mare ininterrotto di cose, dove tutto è connesso e collegato, prendo dei pezzi e li collego fra di loro evidenziandone le relazioni”. Il colloquio
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Oggi, dopo cinquantacinque anni di carriera e 16.000.000 dischi venduti, 350 brani incisi e pubblicazioni in oltre 40 Paesi nel mondo, l’Orietta nazionale, troppo popolare per la critica ma non per il suo pubblico, si racconta in una nuova autobiografia: “Tra bandiere rosse e acquasantiere” . L’intervista
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Come si strutturerà una nuova convivenza all’interno dei grandi spazi urbani? E se la prossimità fisica va completamente ripensata, cosa diventeranno le nostre città fondate sulle relazioni e sulle prossimità dei corpi? L’intervista al filosofo Carlo Sini
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Libri
La gentilezza politica di Gianrico Carofiglio: «La gentilezza è una virtù combattiva che richiede coraggio per essere esercitata»
“La gentilezza di cui parlo è cosa diversa dalle buone maniere, dal garbo, dalla cortesia che pure sono doti auspicabili. La gentilezza di cui parlo è una modalità per affrontare il conflitto – inevitabile nelle nostre esistenza individuali e collettive – e risolverlo in modo non distruttivo. Per questo la gentilezza è una virtù combattiva che richiede coraggio per essere esercitata”
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Seguendo le orme di Antigone, Lucano si chiede se sia possibile infrangere una legge ingiusta. È disobbedienza civile oppure condannabile libero arbitrio in uno stato di diritto? L’intervista
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LibriUrban Politics
Da signorile a parassita: la società italiana di Luca Ricolfi. “Questo governo è una sciagura”
“La ragione per cui continuo a pensare in termini di argentinizzazione, ossia di un processo di progressivo impoverimento ed emarginazione dai mercati, è che l’Italia ha ancora due strumenti di autoinganno: la ricchezza accumulata e la vocazione assistenziale del governo in carica”. Il dialogo col sociologo che sarà ai Dialoghi di Trani