Dopo le ragioni del Sì di Stefano Ceccanti, approfondiamo le ragioni del No con l’Onorevole di + Europa Riccardo Magi, componente della Commissione Affari Costituzionali alla Camera e già segretario dei Radicali Italiani.
Felice Sblendorio

Felice Sblendorio
Se non legge, scrive. Appassionato di libri e politica, ha già collaborato con il Quotidiano e l’emittente televisiva TeleBlu. Da tempo è convinto che chi non ha risposte, forse, si salverà con una domanda: se avrà il tempo giusto per sceglierla bene.
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Libri
Avetrana: a dieci anni dallo show dell’orrore. “Sarah Scazzi è rimasta imprigionata nella narrazione che di lei è stata fatta dai giornali”
La scrittrice Flavia Piccinni e il giornalista Carmine Gazzanni: “Il libro ha testimonianze inedite, documenti e una meticolosa ricostruzione di tutti i buchi abissali che costellano le indagini e le sentenze. È stato un lavoro lungo, un’immersione nella parte oscura della nostra Italia, e in qualche modo in noi stessi”
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Urban Politics
Verso il referendum, il voto riformista di Stefano Ceccanti: «Il M5s usa motivazioni non condivisibili ma la riforma può essere sostenuta»
Questa settimana bonculture, per illustrare le ragioni del Sì, ha intervistato l’On. Stefano Ceccanti, deputato del Partito Democratico, costituzionalista e professore ordinario all’Università “La Sapienza” di Roma.
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“Mi trovo più a mio agio nelle storie di amicizia che nelle storie d’amore, anche come lettore. Non sono un temperamento romantico”. L’intervista
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EventiUrban Politics
Ai Dialoghi di Trani, nell’anno della pandemia, è il tempo delle grandi domande
“Noi le domande le rivolgiamo ai tecnici affinché le loro riposte possano almeno indicarci delle vie percorribili”. Intervista a Rosanna Gaeta, direttrice artistica del festival
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Ricordato spesso accanto alla famiglia Cucchi per chiedere giustizia e verità per l’omicidio di Stefano, Manconi ha una storia politica antica fatta di impegno, corpo e diritti. Nel 1995 presentò il primo disegno sulle unioni civili, nel 1996 il primo sul testamento biologico: da lì le battaglie e l’attenzione su temi delicati come l’immigrazione, le tossicodipendenze. L’intervista
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ArtePolitica
Stavolta Scalfarotto: il poster di rottura di Davide Barco. “Mi sono concentrato sull’impatto visivo e su un obiettivo di lavoro: la bellezza”
“Le rivisitazioni mi hanno fatto sorridere e sono utili, perchè significa che il manifesto è penetrato nell’immaginario e si presta alla rielaborazione. Quella più divertente è un mix del volto di Ivan con i Pokémon. Oppure i montaggi del suo volto con gli sfondi dei manifesti comunisti. Su questo riferimento vorrei ricordare, inoltre, che l’estetica comunista e fascista di propaganda – ovviamente sto parlando dell’estetica, lasciando da parte i deprecabili messaggi politici – era ben studiata, mai sciatta”
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C’è la ricercatezza del lavoro artigianale e la magia di quell’incastro che si realizza fra il suono della voce – che è centrale, quasi un filo rosso che ritorna e congiunge tutto – e il dono della scoperta. Ascoltare Tosca è una scoperta continua
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Per il festival di Cheap, rinunciando alle sfumature dei colori che rendono uniche le sue opere, l’artista di Cerignola ha tratteggiato in bianco e nero i contorni di tre protagonisti della nostra società, tre figure simboliche che incontrano la cronaca e la storia, la lotta quotidiana per i diritti e quella più difficile per la realizzazione del proprio sé.
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Esordio definito, sostenuto dal compianto Luigi Spagnol, e apprezzato da Teresa Ciabatti come un «romanzo sorprendente di uno scrittore giovanissimo, eppure già maturo». L’intervista