Presentata presso il Palazzo di Città, la stagione di danza e teatro del Comune di Bari – Teatro Pubblico Pugliese ha come parola d’ordine “multidisciplinarietà”: lo afferma con forza il neo assessore alle politiche culturali e turistiche Ines Pierucci, alla presenza del sindaco di Bari Antonio Decaro e dei vertici del teatro pubblico pugliese, Peppino D’urso e Giulia Delli Santi
Gabriella Longo

Gabriella Longo
Nata nell’anno di Pulp Fiction, di Dookie e di Baggio ai mondiali. Studia comunicazione, cinema e teatro. Consegue un master in Critica Giornalistica presso l’Accademia d’Arte Drammatica Silvio d’Amico con una tesi sulla Pop Art nei primi dieci anni di 007. Si specializza in grafica editoriale e visual design. Ama, non ricambiata, la fotografia.
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Dopo Buster Keaton, tocca anche a Totó andare sul satellite, come se oltre agli scienziati fosse un permesso sempre accordato a quelli che fanno cinema
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Accanto alla forza evocativa e alla potenza del concetto dietro La Casa di Carta, c’è l’incalzante ritmo narrativo che tiene lo spettatore incollato allo schermo. Decisamente un lavoro da lode, se si pensa che si tratta di una serie nata per la tv generalista spagnola.
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ArteEventi
Vite da set a Monopoli, in mostra la famiglia di saltimbanchi di Federico Fellini, musicata da Nino Rota
Le varie stanze del castello di Monopoli, diventano, a loro volta un set, all’interno del quale è possibile scrutare nei momenti off-camera del cinema del regista riminese, in compagnia delle sinfonie del Maestro, che scorrono in sottofondo
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Molti interrogativi trovano finalmente risposta; primo fra tutti: cosa successe davvero la notte fra il 25 e il 26 aprile del 1986? L’espediente narrativo utilizzato per dire tutto questo è quello del processo, scritto sulla base di quello che si tenne nel 1987.
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Dopo Post Tenebras Lux, per cui Reygadas vinse il premio della regia a Cannes 2012, il regista messicano torna con la sua inconfondibile impronta anticonvenzionale a raccontare cos’è l’amore, ma sempre e solo dal suo punto di vista e senza regole, se non quelle dell’ispirazione. Noi di bonculture l’abbiamo intervistato
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Cinque episodi affilati come sciabole, dagli spigoli senza alcuna smussatura, che puntano a ripercorrere la causa di una catastrofe nazionale (e mondiale), la quale si scopre essere dentro ragioni che paiono briciole se rapportati agli effetti.
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Quando Giuseppe Sanmartino siglò un contratto col vescovo Mastrilli per le sei statue marmoree del Cappellone, era il 1772 e l’artista all’apice della fama
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Eventi come questi fanno pensare al futuro: sono i registi di domani quelli che scelgono, tramite il cortometraggio, di raccontare il nostro tempo dalla propria porzione di mondo. Il chiaro indice che c’è ancora voglia di sperimentare, e che le cinematografie internazionali non restano – e non possono restare – circoscritte dentro barriere geografiche.
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Diretta, prodotta e interpretata da George Clooney, la mini serie originale Sky in sei episodi ha alle spalle l’omonimo film di Mike Nichols del ’70 e prima ancora il romanzo antimilitarista di Joseph Heller, edito nel 1961.