Napoli è legata a doppio filo al concetto di rinascita. Il suo stesso toponimo, derivante dal…
Michela Conoscitore

Michela Conoscitore
Laureata in Lettere, da sempre appassionata di scrittura. Il giornalismo le offre la possibilità di coltivare le sue passioni più grandi: arte, cultura e libri, che accumula in gran quantità! Crede nel potere delle parole e del passaparola: diffondere il bello, in tutte le sue manifestazioni, dovrebbe essere un compito imprescindibile di tutti.
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In concorso al festival di Cannes nel 2018, nella sezione Un certain regard, la pellicola vede protagonisti il giovane e talentuoso Lorenzo Ferro che veste i panni di Carlos Puch, e Chino Darin che interpreta Ramon.
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Nero Ananas narra dei quattro anni più difficili dell’Italia contemporanea, quelli della strategia della tensione che mise sotto scacco un intero paese, immobilizzò politici e gente comune perché nessuno aveva ben chiaro cosa stesse succedendo.
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Città del Messico, oggi, può vantare leggi tra le più progredite al mondo in materia di…
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Le famiglie arcobaleno sono una realtà in costante crescita, il libro mira ad educare i bambini, a far comprendere loro che avere due papà o due mamme è assolutamente normale.
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L’operato di Claudio è nascosto tra le pieghe del tempo, e la mostra ricostruisce dettagliatamente ogni aspetto della sua vita da monarca: innanzitutto, essendo stato il primo imperatore ad essere acclamato da un corpo militare, pensò a legittimare il suo diritto alla successione
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Il libro è un memento romanzato, animato anche da un umorismo grottesco che genera risate amare, e ha uno stile immediato e dinamico: Cavalli rovescia su chi legge una valanga costituita da sostantivi, aggettivi, verbi, perché anche stilisticamente l’autore prova a lasciare senza fiato, a travolgere e a scioccare con la velocità della narrazione.
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Se si pensa alla Roma degli anni Cinquanta e Sessanta, il pensiero corre subito a Cinecittà…
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In una sera estiva, ci sono un Lui e una Lei che si incontrano.Così inizia la…
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Non solo maternità, o l’essere mogli, ma anche l’arte, a volte inconsapevole, di affascinare. Inizia così, infatti, il percorso espositivo con dipinti di fine Ottocento inizi Novecento, in cui rintracciamo echi dannunziani: corpi di donne eterei e lascivi, creature ad un passo dalla dannazione che celano, dietro forme dolci e materne, insidie e incantamenti