Un celebre luogo letterario fiorentino, spesso citato a proposito della fama culturale della città, è sicuramente il Caffè Le Giubbe Rosse, nella centralissima piazza della Repubblica: fondato nel 1896 dai fratelli Reininghaus, adottò questo nome per il colore delle casacche indossate dai camerieri. Nato come circolo scacchistico, Le Giubbe Rosse ha visto nascere il Futurismo, quando Marinetti, Boccioni e Carrà pensavano al manifesto della nuova corrente artistica
Michela Conoscitore

Michela Conoscitore
Laureata in Lettere, da sempre appassionata di scrittura. Il giornalismo le offre la possibilità di coltivare le sue passioni più grandi: arte, cultura e libri, che accumula in gran quantità! Crede nel potere delle parole e del passaparola: diffondere il bello, in tutte le sue manifestazioni, dovrebbe essere un compito imprescindibile di tutti.
-
-
La seconda stagione comincia col ritorno a scuola, dopo l’estate, di Chiara e Ludovica: la prima ha abbandonato la sua vita segreta, mentre l’amica ha proseguito durante il periodo estivo da sola, senza la supervisione claustrofobica di Fiore, interpretato da Giuseppe Maggio
-
Femmes
Enrica Calabresi, il coraggio di una scienziata ebrea che rifiutò fino alla morte di nascondersi
Costretta a dichiarare la sua razza e la sua fede, fu cacciata via dagli ambienti universitari e scolastici fiorentini, nell’indifferenza generale dei colleghi. Per Enrica, però, lo studio e l’insegnamento sono sempre stati una cura ai dolori della vita, così si dedicò agli alunni ebrei, espulsi dalle scuole statali, che la comunità di Firenze accolse nella Scuola Ebraica.
-
Alcuni lo definirono solo un abile cortigiano, e questo percorso espositivo a lui esclusivamente dedicato, attraverso dipinti, stampe, preziosissimi volumi e altri manufatti, prova a raccontare questa figura formidabile, un self made man che disse di sé: “Mi dicono ch’io sia figlio di cortigiana; ciò non mi torna male; ma tuttavia ho l’anima di un re.”
-
Accompagnati da musiche, la carrellata dei dipinti più famosi di Magritte coinvolgono il visitatore in un viaggio onirico, dove si estrania completamente dalla realtà.
-
Si dice che vestisse sempre di nero o viola, adorava le violette, di cui portava con sé sempre un piccolo mazzolino, e i gioielli di Lalique. Eppure, questi vezzi così frivoli nascondevano un’anima inquieta: l’inquietudine di chi si sente fuori dal mondo, ma ne vorrebbe essere al centro.
-
Le opere, scelte per passione e attrazione dal gallerista fiorentino, mettono in evidenza la radicale trasformazione dell’arte contemporanea che da disegno si trasforma in concetto, o idea.
-
Il Perfume Library di Firenze è il primo negozio Lush di questa tipologia al mondo: varcata la sua soglia, si accede ad una piccola oasi non soltanto profumata ma anche di relax, un angolo dove prendersi un momento per sé, e immergersi nei ricordi. Perché il profumo è una vera e propria calamita di reminiscenze che possono catapultare nel passato, o ricordarci qualcuno in particolare.
-
Ma saranno le opere post Rivoluzione quelle che la consacrarono come poetessa e rappresentante iconica della corrente simbolista russa, come Dopo la Russia, Il poema della montagna e Il poema della fine.
-
Primo romanzo per il giornalista del Corriere Fiorentino che, libero dalle gabbie del testo giornalistico, si è dedicato alla stesura di questa storia, che è stata tutt’altro che semplice