L’attore Giuseppe Ragone è una delle (tante) belle sorprese di Gli uomini d’oro, il noir di Vincenzo Alfieri con Giampaolo Morelli, Edoardo Leo e Fabio De Luigi, attualmente nelle sale italiane, tratto dalla storia vera del colpo milionario realizzato nel 1997 da alcuni impiegati postali di Torino. Un ruolo importante che arriva dopo quello di Zazza, il giornalista di Lucania News che non fa mai sconti al sostituto procuratore Imma Tataranni nell’omonima fiction di successo di Rai 1
Nicola Signorile

Nicola Signorile
Giornalista professionista, 40 anni. Laureato in Scienze Politiche, scrivo sulle pagine di cultura e spettacoli del Corriere del Mezzogiorno. Spugna per vocazione: assorbo e rielaboro tutto quello che vedo, sento, leggo. Forse è il mio unico talento. Le passioni, invece, sono tante: i libri, la musica (quasi) tutta, la storia, la politica, la Vecchia Signora e lo sport in generale, il teatro. Divoratore seriale di cinema e serie tv.
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Il significato del titolo rivela (o no?) già molto del film: con l’espressione gli uomini d’oro si indica chi è in grado di mettere a segno un colpo perfetto con un ricco bottino senza spargimenti di sangue
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Musica
Music Platform: storytelling ed elettronica nel web tour audiovisivo pugliese. Ultima tappa Grottaglie
Ideato e realizzato dall’omonima associazione salentina guidata da Daniele Marzano ha documentato castelli, conventi, frantoi, grotte, biblioteche, paesaggi naturali e borghi, chiamati ad ospitare performance di artisti della scene elettronica indipendente, da Dario Lotti a Gabriele Poso, da Aubrey a Don Pasta e tanti altri.
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Un film che è un commiato al suo mondo, a Robert De Niro, Joe Pesci e Harvey Keitel, gli amici attori che ha rivoluto insieme in un suo film; ad un modo di fare cinema che ha rivoluzionato Hollywood, celebrato paradossalmente proprio sotto l’egida di Netflix, emblema di modernità e (forse) del tramonto delle sale.
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A metà tra thriller e spy-story, Deutschland ’83 scaraventa gli spettatori nel bel mezzo degli anni ’80 in un paese praticamente in bancarotta affetto da gravi forme di paranoia. Siamo in piena Guerra Fredda, la Nato prepara la simulazione di un attacco nucleare. Sovietici e tedeschi orientali interpretano le manovre segrete in atto al di là del Muro
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Monsters inaugura le sue visioni con L’uomo che ride, classico del cinema muto del 1928, diretto da Paul Leni e tratto dall’omonimo romanzo di Victor Hugo. Un film che ha ispirato i creatori del Joker, colpiti dalla grottesca maschera deformata del clown Gwynplayne, protagonista della pellicola.
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La macchina da presa si muove veloce, scandendo accelerazioni e brusche frenate nelle vite di Rue e dei suoi amici, tra un amplesso al luna park e un trip da Fentanyl. Le droghe hanno il loro fascino ed Euphoria non finge che non sia così, senza dimenticare di mostrarne gli effetti devastanti sul corpo e sulla psiche dei ragazzi