Accanto al maestro Bellocchio e al suo bellissimo ritratto del mafioso dei due mondi Tommaso Buscetta, troviamo il Pinocchio fantasy di Matteo Garrone, insieme alle pellicole di tre quarantenni come Rovere, Giovannesi e Marcello, cinquina replicata esattamente nelle candidature per la regia.
Film
-
-
La regista-protagonista-narratrice Waad al-Kateab nel 2011 è una studentessa siriana di marketing alla Aleppo University che sceglie di filmare con la sua telecamera tutto quello che accade in città durante la guerra civile, dalle prime proteste fino alla battaglia di Aleppo, vicende che inevitabilmente si intrecciano con la sua crescita personale ed emotiva
-
Noir, commedia all’italiana, thriller da camera di impianto teatrale, il sesto lungometraggio dell’attore e regista romano è tutto questo insieme. Come già accaduto negli ottimi Gli equilibristi e La bella gente, De Matteo trae spunto dalla cronaca per la sceneggiatura
-
Ogni pronostico è sovvertito: una sonora risposta a chi ha sempre accusato gli Oscar di badare poco alla qualità artistica e molto alla forza politica delle produzioni
-
Film
“La luce dentro”: in un documentario di Luciano Toriello il carcere e i bambini che vivono all’esterno colpe non proprie
Nel carcere, “un mondo deprivato della parola”, è arrivata la telecamera discreta e rispettosa di Luciano Toriello con “La luce dentro”, il documentario, diretto e prodotto dal regista lucerino e realizzato in partnership con l’Associazione Lavori in Corso e la Cooperativa Paidos di Lucera in collaborazione con il Garante regionale dei Diritti delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà. L’intervista
-
Il rapporto tra Nicola e Sara, già genitori di una bambina di sei anni, è lo spunto, come sempre nei testi di Torre, per raccontare l’Italia di questi anni e i suoi vizi atavici, non risparmiando bordate a nessuno, compresa la coppia di protagonisti
-
E’ la storia di Amanda (Beatrice Grannò) diciasettenne con una vita resa difficile dal suo aspetto fisico e dalla sua timidezza che la rendono bersaglio di atti di bullismo da parte dei compagni di scuola
-
A circondare e inghiottire Schofield e Blake sono animali morti, alberi arsi, cadaveri che si accatastano putrefacendosi, topi grossi come gatti alla ricerca di qualcosa (o di qualcuno) da rosicchiare, fattorie disabitate, villaggi sventrati, una devastazione resa al meglio dallo scenografo Dennis Gassner.
-
“La nostra idea è stata quella di voler raccontare, appunto, una nuova prospettiva: quella di un ragazzo che deve fingere di essere padre ma che poi si immedesima in questo ruolo riuscendo a credere di poter essere un padre, appunto.” L’intervista a Carlo Sironi
-
Chi odia il film lo paragona ad un grande videogame, qualcuno ha infatti parlato di enorme gamification senza emozioni e senza cuore. Ma l’essere come dentro un videogioco è forse necessariamente un limite per un prodotto cinematografico?