Perla di rara e riuscita costruzione, trova nelle parole di Alfred Hitchcock la migliore sintesi. Egli infatti, dopo aver visto la pellicola, alla sua uscita nel 1944, dirà «Dopo “La fiamma del peccato”, le due parole più importanti nel mondo del cinema sono “Billy” e “Wilder”».
Cinema
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Brandon non è tornato in veste di fantasma, per vendicarsi, tra l’altro di un incidente che definire insensato è un eufemismo, però con Il Corvo è entrato tra le leggende del cinema, come il padre Bruce Lee. Il film conserverà intatto il suo fascino, dalle ambientazioni sature e gotiche, alla colonna sonora firmata dai The Cure, Rage Against the Machine e i Nine Inch Nails.
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La sua firma coincide per oltre trent’anni con il marchio della Rinascente, il grande magazzino che scandisce l’avvento della società di massa. Nell’ottantina di manifesti dedicati al paradiso delle signore compare spesso un’unica figura femminile, la protagonista di una sorta di fantasmagorica cosmogonia in bilico tra simbolo e merce.
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A dominare la scena troviamo James Stewart, in una memorabile interpretazione da pelle d’oca, e Josephine Hull, che per questo ruolo si conquisterà un oscar come migliore attrice non protagonista. Entrambi avevano già ricoperto gli stessi ruoli sui palchi di Broadway, il primo nel 1947 e la Hull nel 1944.
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Film
“Il Buco”: il fanta-horror distopico sull’ingordigia dell’animo umano spopola su Netflix in quarantena
Uscito con un incredibile tempismo certamente. Non un film perfetto, né un capolavoro, ma il più adatto agli interminabili giorni di quarantena. La componente claustrofobica infatti è uno dei tratti fondamentali di questa piccola opera iberica che nello streaming trova il suo luogo ideale
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Film
“Mood Indigo – La schiuma dei giorni”, la metafora del dolore nel racconto poetico e straniante di Michel Gondry
Uscito nel 2013, Mood Indigo – La schiuma dei giorni racconta una struggente storia d’amore tra due giovani di nome Colin (Romain Duris) e Chloé (Audrey Tautou). Durante la luna di miele Chloé scopre di essere affetta da una rara malattia: una ninfea sta crescendo nei suoi polmoni.
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Se n’è andata a causa del Coronavirus in Spagna, il suo Paese d’adozione, Lucia Bosé, l’attrice italiana che ricorderemo sempre per la sua classe, le sue interpretazioni e quei capelli blu che decise di portare per “essere diversa”.
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Film
M. Il Mostro di Düsseldorf: una città è alla ricerca di un assassino, il film più iconico di Fritz Lang
La traduzione italiana del titolo per M – Eine Stadt sucht einen Mörder, letteralmente ‘Una città è alla ricerca di un assassino’, ha condannato per sempre Dusseldorf a rimando cinematografico inquieto e macabro
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Quanta banalità siamo già riusciti a raccogliere negli articoli pubblicati durante questa inimmaginabile ed estenuante quarantena?
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Intanto, Netflix si adatta alla situazione con l’estensione Netflix Party, utilizzabile solo sul browser Chrome, che permette di commentare con un gruppo di amici le visioni sulla piattaforma.