L’esperienza più traumatica è la lunga prigionia nel campo di concentramento tedesco di Bergen-Belsen. Nel dopoguerra ritorna con successo al palcoscenico, ma arriva presto al cinema.
Polvere di Stelle
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Il capolavoro è Scaramouche (1952) di George Sidney dove il generoso avventuriero, per vendicarsi del cinico marchese che gli ha ucciso l’amico, non esita a indossare volta a volta le maschere del rivoluzionario, del girovago, dello spadaccino.
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L’occasione più memorabile della sua carriera gliela offre Alfred Hitchcock con L’uomo che sapeva troppo (1956).
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Nel cambiare dei ruoli resta sempre la ragazza borghese in bilico tra integrazione e rifiuto, ingenuità e malizia, a cui è difficile attribuire un passato
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Nessuna più di lei incarna in questo periodo l’icona del divismo in cui l’apparenza sostituisce la realtà, l’artificio sta al posto dell’emozione:
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Il volto dai tratti irregolari, il corpo sottile, i modi da ragazza borghese, ha solo quattordici anni quando un regista la ferma per la strada chiedendole se vuole fare del cinema.
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Se n’è andata a causa del Coronavirus in Spagna, il suo Paese d’adozione, Lucia Bosé, l’attrice italiana che ricorderemo sempre per la sua classe, le sue interpretazioni e quei capelli blu che decise di portare per “essere diversa”.
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Nel corso di una carriera straripante di titoli, frequenta i generi più diversi, dal fantastico al thriller, Imponendosi con la statura e il volto scavato che si accompagnano alla recitazione di essenziale sobrietà.
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Nessun’altra poteva interpretare meglio di lei il personaggio dell’oca bionda destinato a imprimere una svolta nelle immagini femminili del cinema hollywoodiano.
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Polvere di StelleStorie
Sharon Tate, il simbolo della Hollywood hippy e spensierata. Fino al massacro di Cielo Drive
L’attrice texana nacque nel 1943, il padre era un militare, la madre, invece, casalinga. Fu chiaro da subito che Sharon avrebbe incantato tutti con la sua bellezza: fin da piccola, partecipò a concorsi, vincendone qualcuno