Mentre la sua carriera di attrice è stata un grande successo, la vita amorosa di Gloria è stata caratterizzata da una serie di disastri.
Polvere di Stelle
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La sua immagine fragile e carnale sigla il ritratto sofferto e contraddittorio di un’attrice del muto, divisa tra l’ambizione della carriera e la tendenza autodistruttiva, in cui in parte si riconosce.
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A citare i versi del fratello, domenica 9 febbraio, un visibilmente emozionato Joaquin Phoenix, che ha ricevuto l’Oscar come Migliore attore protagonista per la sua interpretazione del Joker.
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Nonostante il passare degli anni, il suo personaggio non ha perso l’appeal e la carica anticonformista e ribelle. Simbolo della liberazione morale e dell’emancipazione delle donne, segnò per sempre il destino della protagonista che la interpretò, Michèle Mercier.
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Sensibile, riservato, irascibile, non accetta intrusioni nella sua vita privata. Sul lavoro si sottrae ai diktat delle major diventando il primo attore-produttore dell’epoca.
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Se, popolare come attrice, in vita è sottovalutata come regista, le sue quotazioni sono oggi in rialzo anche grazie a estimatori d’eccezione come Martin Scorsese che la considera una delle voci più significative del cinema classico americano
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Durante la sua adolescenza, l’attrice è stata continuamente vessata dai dirigenti dello studio che erano ossessionati dal mantenimento della sua immagine adolescenziale attraverso il controllo del peso, sottoponendola a drastiche diete a base di brodo di pollo, caffè e sigarette e costringendola a fasciarsi il petto
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La sua immagine con berretto da ufficiale delle SS, guanti di pelle nera, bretelle sopra il seno nudo, fa il giro del mondo, ma l’attrice inglese sa sottarsi al ricatto dell’icona con la duttile varietà delle sue apparizioni successive.
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Simbolo della Nouvelle Vague, non crede nelle star ma soltanto negli esseri umani destinati a avere un’influenza più o meno duratura, anche quando diventa l’icona contesa dai maggiori registi del cinema europeo come Michelangelo Antonioni, Joseph Losey, Orson Welles, Luis Buñuel, Jean Renoir.
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Nel ’47, a trent’anni s’impone con tre capolavori come uno degli attori più popolari della nuova generazione, l’ideale portavoce dei giovani americani che avevano fatto la guerra in Europa e nel Pacifico.