Nonostante i numerosi riconoscimenti, l’inquietudine domina la sua vita sentimentale, segnata dal fallimento di due matrimoni e dalla tragica scomparsa di David, il figlio quattordicenne, da cui non si riprenderà mai.
Polvere di Stelle
-
-
Non ricordo chi l’ha detto, ma quando vedo Marilyn so che gli uomini sono deboli, quando vedo Barbara Stanwyck so che le donne sono forti.
-
Senza mai aver fatto parte dell’olimpo hollywoodiano e con una fama affidata soprattutto a tre film girati in Europa, è una delle più grandi attrici-mito del cinema silenzioso, una delle pochissime in grado di durare nel tempo, imponendosi anche alle nuove generazioni che non hanno mai visto i suoi film ma conoscono il suo volto luminoso inquadrato dal caschetto di capelli neri.
-
E dopo Gilda? Ci sono film che consacrano. Ci sono film che bruciano. Gilda appartiene a tutte e due le categorie. Negli altri film venuti dopo si insegue il miraggio di una affermazione irripetibile.
-
Se richiama la spontanea naturalezza degli eroi tutti d’un pezzo del cinema classico, è a suo agio con i personaggi tormentati e vulnerabili, che non riescono a nascondere le loro inquietudini.
-
Saranno stati i suoi occhi verdi a mandorla a suggerire ai produttori di imporre alla giovanissima Myrna Loy – nome d’arte di Myrna Williams, nata nel Montana, il 2 agosto 1905 – lo stereotipo della vamp orientale, cattivissima e disinibita, che l’accompagna per almeno un decennio tra l’ultima stagione del muto e l’inizio del sonoro.
-
La consacrazione arriva con Il postino suona sempre due volte (1946), il capolavoro noir di Tay Garnett. Sin da quando entra in scena – asciugamano in testa, gambe nude, rossetto vistoso, unghie laccate – Cora rivela tutto il calamitoso magnetismo della sua presenza.
-
Strizzata in bikini, jeans, impermeabili che sembrano scoppiarle addosso, cerca in tutti e tre i film di essere un’attrice e qualche volta ci riesce, anche se nell’ultimo il confronto con le famose cascate è particolarmente impegnativo.
-
Il primo successo l’ottiene in tv con il serial Peyton Place. S’innamora del cinquantenne Frank Sinatra che sposa nel ’66 e lascia pochi mesi dopo, prima di seguire i Beatles nel loro ritiro spirituale in India alla corte del Maharishi.
-
Nel cinema l’incontro decisivo è quello con John Ford che lo dirige in tre film di seguito facendolo entrare subito nel mito.