Se, popolare come attrice, in vita è sottovalutata come regista, le sue quotazioni sono oggi in rialzo anche grazie a estimatori d’eccezione come Martin Scorsese che la considera una delle voci più significative del cinema classico americano
Cinema
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Durante la sua adolescenza, l’attrice è stata continuamente vessata dai dirigenti dello studio che erano ossessionati dal mantenimento della sua immagine adolescenziale attraverso il controllo del peso, sottoponendola a drastiche diete a base di brodo di pollo, caffè e sigarette e costringendola a fasciarsi il petto
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E’ la storia di Amanda (Beatrice Grannò) diciasettenne con una vita resa difficile dal suo aspetto fisico e dalla sua timidezza che la rendono bersaglio di atti di bullismo da parte dei compagni di scuola
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A circondare e inghiottire Schofield e Blake sono animali morti, alberi arsi, cadaveri che si accatastano putrefacendosi, topi grossi come gatti alla ricerca di qualcosa (o di qualcuno) da rosicchiare, fattorie disabitate, villaggi sventrati, una devastazione resa al meglio dallo scenografo Dennis Gassner.
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La sua immagine con berretto da ufficiale delle SS, guanti di pelle nera, bretelle sopra il seno nudo, fa il giro del mondo, ma l’attrice inglese sa sottarsi al ricatto dell’icona con la duttile varietà delle sue apparizioni successive.
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“La nostra idea è stata quella di voler raccontare, appunto, una nuova prospettiva: quella di un ragazzo che deve fingere di essere padre ma che poi si immedesima in questo ruolo riuscendo a credere di poter essere un padre, appunto.” L’intervista a Carlo Sironi
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Schivo, elegante, distaccato, è un mostro di bravura, può scrivere di tutto, dal Giro d’Italia, irresistibile il suo elogio delle gambe permalose e stanche degli eroi della bicicletta, alle trasferte a bordo delle volanti della polizia per vivere in diretta le notti della metropoli assediata dalla nuova mala e dai soprassalti improvvisi della violenza.
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Chi odia il film lo paragona ad un grande videogame, qualcuno ha infatti parlato di enorme gamification senza emozioni e senza cuore. Ma l’essere come dentro un videogioco è forse necessariamente un limite per un prodotto cinematografico?
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Per 88 giorni media e investigatori hanno fatto di Richard Jewell l’attentatore del Centennial Park: tanto basta per distruggere la vita di un uomo qualunque, la cui unica colpa è aver dato l’allarme al momento giusto. “Cosa accadrà la prossima volta che una guardia noterà un pacco sospetto, credete che vorrà fare la mia fine?”, chiederà ai suoi accusatori.
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Film
I Clowns di Federico Fellini, il meraviglioso tentativo di raccontare il reale attraverso il filtro dell’autore
Quando Fellini gira i Clowns, ha il privilegio meritatissimo di poter scegliere, di poter accettare o meno determinate proposte.