Che vi piaccia o no, Franco Arminio è arrivato ai tanti con un linguaggio comprensibile a tutti e ha decodificato finalmente i flussi incomprensibili di poeti che si fregiano di questo nome, ma che non hanno nessuno intorno. Il poeta diviene poeta quando riesce a diffondere un messaggio e si erge al di sopra di tutto.
Libri
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Libri
“I bambini raccontano la Shoah”, la narrazione corale sul milione e mezzo di piccoli uccisi nei campi di sterminio
Bambini ebrei, disabili, slavi, zingari, ai quali le persecuzioni naziste hanno strappato l’infanzia. Storie che valorizzano la vita e c’insegnano a riconoscere il male, perché il coraggio e la dignità possano essere contrapposti ad esso.
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Il giovane D’Annunzio scopre i levrieri grazie a suo padre. Francesco Paolo Rapagnetta, classe 1838, regala al suo terzogenito un levriero piuttosto ribelle, Max XV, che seguirà il poeta a Roma. Max ama le carezze dei bambini e odia gli altri cani tanto che, nel 1888, costringe il suo padrone a recarsi in questura perché le sue zanne bianchissime feriscono prima un bracco, colpevole d’essersi avvicinato troppo, e poi tutti gli altri cani accorsi in sua difesa, padroni compresi, armati invano di ombrelli e bastoni.
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Libri
Gli studi sull’amore di Franco Arminio: «Chi è follemente innamorato comprende la prossimità con il finire»
«Viviamo in un mondo disincantato, dissacrato. Il capitalismo ha sacrificato la dimensione dell’incanto e dell’ingenuità che sono aspetti primari dell’amore. L’amore sfugge al calcolo della convenienza: l’ossessione della nostra società. L’amore è in conflitto con questo tempo»
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LibriMusica
«Suonare la musica concentrazionaria significa liberarla da tutti i luoghi infestati dall’odio». Francesco Lotoro e la memoria del canto che salverà il mondo
«C’è un continuum della musica nata in cattività. Il musicista, in genere, non canta il lager, non canta il gulag, non mette in musica la prigionia o la deportazione. Il compositore sovverte, capovolge, esorcizza il luogo. È raro trovare musica dalla quale desumere direttamente quel clima di terrore. Il dolore c’è, come c’è la tragedia, ma è implicito nelle partiture»
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LibriQuale dolce mela
“Dov’è Anne Frank”, la graphic novel, per portare in salvo l’infanzia che vive in luoghi di guerra
by Paola Mannoby Paola Manno“Dov’è Anne Frank”, intreccia piani temporali diversi, passa dal racconto della Seconda Guerra Mondiale a quello della politica contemporanea, fa incontrare il passato e il presente, personaggi reali e finzioni narrative in un universo complesso, non facile da percepire per i lettori più giovani che certamente avranno bisogno di essere accompagnati nella lettura. E forse va bene così, perché anche gli adulti hanno bisogno di ripetere le lezioni della storia.
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Libri
Nell’oceano del complottismo. Bianchi: «I momenti di crisi sono sempre accompagnati da una grande fioritura di teorie del complotto»
«La vulgata generale sostiene che i complottisti siano dei mattoidi ai margini della società, con un basso livello di istruzione e in preda all’irrazionalità. Ma le ricerche più recenti hanno smontato questo assunto: la propensione a credere in una teoria del complotto è universale, e coinvolge anche i “competenti”».
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LibriQuale dolce mela
Jezabel di Irène Némirovsky, il trionfo insolente della vera giovinezza e della dissolutezza senza redenzione
by Paola Mannoby Paola MannoDefinito da Maria Nadotti uno degli scritti più “eccessivi” di Némirovsky, Jezabel racconta la storia di Gladys Eysenach, che conosciamo in un’aula di un tribunale. Gladys è una donna “ancora bella, malgrado il pallore, malgrado l’aria stravolta e stanca”, una signora elegante che si mette le mani al collo, in un gesto meccanico, per cercare la collana di perle che sempre l’aveva ornato, anche se il suo collo è ormai nudo e anche lei pare spogliata davanti al Pubblico Ministero, davanti a un pubblico di curiosi che, come a teatro, sono in attesa di vederla.
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Libri
Le emozioni nascoste delle piante di Didier Van Cauwelaert e la testimonianza trepidante delle ortensie
Secondo lo scrittore francese le ricerche negli ultimi decenni hanno dimostrato che le piante “sono capaci di sperimentare e di mettere in pratica […]un’intera gamma di emozioni, quali la paura, l’umiliazione, la gratitudine, l’immaginazione creativa, l’astuzia, la seduzione, la gelosia, la cautela, la compassione, la solidarietà, la trepidazione…E, come è stato dimostrato di recente, sanno anche, con mezzi dai più straordinari ai più semplici, comunicare quello che provano”.
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LibriQuale dolce mela
Il Dottor Živago e Lara, simbolo della Madre Russia e della sconfitta inevitabile del comunismo
by Paola Mannoby Paola MannoCosa c’era di tanto disturbante e al contempo potente nella storia di Jurij Andrèevic Živago, un medico vissuto negli anni della guerra civile combattuta tra bianchi e rossi a seguito della rivoluzione d’ottobre?