Trenta metri di pregiata stoffa damascata ‘ rosso Piccinni’. Chiamarli scampoli sarebbe riduttivo, ma tant’è. Questo misurano le matasse avanzate dal decoro interno del Teatro Piccinni, trenta metri di bellezza tutta da accarezzare e da far scivolare sotto le mani per il piacere della vista e del tatto. E a questo stanno lavorando a Palazzo di Città
Culture
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È vero che Eugenio Montale considerò per tutta la vita il giornalismo come “Il secondo mestiere”, ma la sua attività di critico musicale fu tutto tranne che un amaro cedere al detto “carmina non dant panem”. La musica e il melodramma, da lui amato con particolare intensità, furono infatti, a detta dello stesso poeta, il primum movens, il veicolo originario della sua vocazione poetica
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“Il bilancio è positivo, abbiamo già dato la nostra impronta proprio in città, a Bari. I cittadini sanno che esiste questo centro che si occupa di aiutare molta gente, che non è solo un luogo di festeggiamenti, ma è un luogo da frequentare per scoprire la cultura dell’altro attraverso la condivisione”. La chiacchierata con Habib Kouadio e l’assessora Micaela Paparella
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Dal ’54 al ’67 Montale lavora come critico musicale del Corriere d’informazione, edizione pomeridiana del ben più prestigioso Corriere della Sera. Segue concerti e allestimenti operistici alla Scala, alla Piccola Scala e ai Festival di Spoleto e di Venezia
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Teatro
100 ragazzi, pazzi di Aristofane, per il Teatro Diffuso che coinvolge la comunità di Manfredonia
Anche quest’anno ‘Bottega degli Apocrifi’ riapre le porte del Teatro comunale Lucio Dalla di Manfredonia ai ragazzi tra gli 11 e i 18 anni che abbiano voglia di approcciarsi ad una realtà nuova e di sperimentazione. Si tratta di Teatro Diffuso, un progetto gratuito di pratica artistica per bambini e ragazzi che quest’anno è inserito nel progetto Crescincultura
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Il libro appena uscito in Italia con la traduzione di Giuseppe Culicchia è un ibrido a metà fra il pamphlet critico, il saggio e lo scritto polemico che, partendo dalla sua infanzia e narrando chi è stato (e come ha vissuto) quel giovane di successo così poco conforme ai canoni, non risparmia nessun giudizio di valore sul nostro tempo.
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Primo romanzo per il giornalista del Corriere Fiorentino che, libero dalle gabbie del testo giornalistico, si è dedicato alla stesura di questa storia, che è stata tutt’altro che semplice
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Libri
“Eravamo dei grandissimi”, storia di una generazione travolta dall’unificazione delle due Germanie
Nel libro, un monumento ai ragazzi di allora, non siamo a Berlino, ma a Lipsia, in una città che dopo il disfacimento del “socialismo realizzato” è una prateria di scorribande e di fiumi di eroina, iniettati nelle vene dentro fabbriche in disuso e nei vecchi cinema, ormai abbandonati di un centro urbano in vorticosa trasformazione
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A metà concerto, Bowie in perfetto tedesco gridò “E adesso noi salutiamo tutti i nostri amici che sono dall’altra parte del Muro”, per poi partire con le prime note di Heroes: e da lì si udì il boato dei ragazzi di Berlino Est, che potevano sentire ma non vedere, applaudivano e urlavano ossessivamente “Giù il Muro” insieme ai loro coetanei e concittadini e connazionali che erano dall’altra parte.
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ArteVintage
Vascello e Lettl: la storia e il quadro del funzionario pugliese simbolo del crollo del Muro
“Aufforderung zum Staatsstreich” (Orsù avanti con lo Stato). Il quadro simboleggiava la solennità ed il potere dello Stato: nel 1989 fu scelto per rappresentare uno Stato che finalmente si riunificava con la voglia di andare avanti e di cambiare, rimettendo finalmente insieme i cocci di destini infranti