Pace è un inno all’ingenuità, che scavalca l’accezione negativa con cui siamo soliti utilizzare questa parola e risale invece al suo etimo, ingenuus, ovvero nativo del luogo e quindi non bisognoso di filtri.
Teatro
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MusicaTeatro
A Carosone si addice il superlativo. Standing ovation per gli Anema ed Enzo Decaro al “Duse” di Bologna per “Renatissimo”
Senza far torto alla retorica patriottarda, forse Renato Carosone meriterebbe più di Giuseppe Garibaldi l’epiteto di “eroe dei due mondi”, anche se gli ottant’anni della sua vicenda non contengono clangori bellici, eroismi e spargimenti di sangue, ma le saghe gentili della musica e del sorriso.
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Teatro
Umberto Orsini e Franco Branciaroli «Ragazzi irresistibili» di nome e di fatto. Gli assenti al «Giordano» hanno perso davvero molto
La storia, scoppiettante, è di quelle antichissime: un duo comico (composto da Willy Clark e Al Lewis, e ispirato agli attori reali Joe Smith e Charles Dale) sopravvissuto al suo successo, con un’amicizia pluriennale trasformatasi in avversione, è da tempo sul viale del tramonto, con uno (Lewis) ormai pensionato e l’altro che cerca di restare sulla breccia con crescente insuccesso.
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Teatro
Tre cose rimarchevoli de «La Cattiveria» di Laetitia Amoreo, una produzione del Teatro dei Limoni di Foggia per la stagione «Giallo coraggioso»
Concepito nel dannato biennio della pandemia, aautentica peste bubbonica per ogni forma di spettacolo dal vivo, «La Cattiveria» era stato inizialmente pensato come forma di teatro domiciliare, rappresentazione pret-à-porter da trasferire di casa in casa, in mancanza di spazi pubblici agibili; il testo, però, si è rapidamente intriso delle emozioni, degli interessi e dei palpiti dell’irrequieta ricerca dell’autrice, di solida formazione teatrale e robusta cognizione nei campi della psicologia e della psicanalisi.
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Teatro
Non si può morire senza essere pianti. L’ovazione del Giordano per Michele De Virgilio, che mette in scena terra e caporalato con i suoi Cafoni
Abbiamo chiesto a Michele De Virgilio come ci si senta a denunciare il Caporalato proprio nella terra del Caporalato, e lui, figlio dell’idea che il teatro Civile possa umanizzare una società omertosa e diffidente, ha ammesso il senso di responsabilità che si porta dietro, e – come ci dice – la difficoltà nel riuscire ad essere drammatico senza essere drammatico per raccontare con rispetto i caduti delle guerre nei campi.
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Sold out Le colline verdi dell’Africa al Teatro Dalla di Manfredonia con Giorgio Tirabassi, nuova tappa in salita della sua carriera
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Teatro
L’importanza di non chiamarsi Edmondo. «De(ath)livery», la strepitosa black comedy della Compagnia Cercamond al Teatro della Polvere
De(ath)livery» è una storia di zombie, evocati e plasticamente rappresentati nella ripresa parodistica di «Thriller», il celebre video di Michael Jackson. Oppure, più classicamente, una storia di «anime morte» alla Gogol, con quattro trentenni in vario modo impantanati nei meccanismi del turboliberismo, protagonisti dell’inferno dei vivi del precariato perenne, esponenti del lumpenproletariat della modernità.
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Teatro
«Io accuso» al Teatro dei Limoni. Magnifico esempio di magia del teatro e della sua capacità di emozionare anche chi lo fa
La prima trasformazione operata da Galano è quella di intervenire sul magnifico e sovrabbondante testo di Massini asciugandone gli eccessi di compiacimento tipici di chi scrive molto bene e serrarne i ritmi narrativi
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PoliticaTeatro
«Il Sud ha smesso di raccontarsi». Nichi Vendola e la battaglia delle idee di Rocco Scotellaro
“Felice di ritornare a San Severo, in una terra che amo. Qui ho imparato ascoltando storie di dolore e di moderna schiavitù, a comprendere che la precarietà del lavoro è nemica della libertà. Qui torno ad apprezzare i cambiamenti di una città che ha saputo rimettersi in piedi”, ha detto leggendo la sua dedica in Comune davanti al sindaco Francesco Miglio e la sua maggioranza.
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Teatro
Quando i migranti eravamo noi. Angelucci Marino porta in scena gli italiani d’Argentina con «Stèfano»
Operazione ambiziosa e meritoria, quella che ha compiuto il Teatro Stabile d’Abruzzo in collaborazione con il Teatro del Sangro e il Teatro Abeliano di Bari: mettere in scena per la prima volta a livello professionale «Stèfano» di Armando Discepolo, capo d’opera del grotesque criollo e testo fra i più rappresentati dal Rio de la Plata alla Terra del Fuoco, al punto che lo si paragona per diffusione all’eduardiano «Natale in casa Cupiello».