Soprannominata la nonnina ridacchiante (The Gigglin Granny) per via del ghigno che mostrava nelle foto e durante il racconto delle sue gesta criminali, Nancy Hazle Doss (1905 – 1965) era la primogenita della famiglia Hazle: padre alcolizzato, madre remissiva e cinque bocche da sfamare. Un ambiente che non prometteva nulla di buono nell’Alabama di inizio Novecento. E infatti la piccola Nancy trascorse l’infanzia dividendosi fra scuola, lavoro nei campi e faccende domestiche. E l’adolescenza non andò meglio: il padre padrone proibì alle figlie di truccarsi e frequentare ragazzi (tant’è che Nancy lo fece sempre di nascosto).
Femmes
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Storie
Nome in codice Jolanta: il coraggio di Irena Sendler, l’infermiera polacca che salvò 2500 bambini dal Ghetto di Varsavia
Sentiva talmente forte il senso di giustizia e di uguaglianza tra le persone, che, all’Università si oppose alla ghettizzazione degli studenti ebrei, motivo per cui venne sospesa per tre anni.
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Storie
Nina Berberova, la poetessa della malinconia degli intellettuali emigrati russi, che visse per la “crudele immanenza”
Nina Berberova per tutta la vita si dedicò alla narrazione di storie di individui eccezionali. La biografia di Čajkovskij, Il ragazzo di vetro, del 1936, è stato uno tra i più interessanti approfondimenti psicologici della tormentata personalità dell’artista. L’autrice che ha esplicitato, per la prima volta, l’omosessualità del compositore, attirò su di sé numerose reazioni polemiche.
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LibriQuale dolce mela
Jezabel di Irène Némirovsky, il trionfo insolente della vera giovinezza e della dissolutezza senza redenzione
by Paola Mannoby Paola MannoDefinito da Maria Nadotti uno degli scritti più “eccessivi” di Némirovsky, Jezabel racconta la storia di Gladys Eysenach, che conosciamo in un’aula di un tribunale. Gladys è una donna “ancora bella, malgrado il pallore, malgrado l’aria stravolta e stanca”, una signora elegante che si mette le mani al collo, in un gesto meccanico, per cercare la collana di perle che sempre l’aveva ornato, anche se il suo collo è ormai nudo e anche lei pare spogliata davanti al Pubblico Ministero, davanti a un pubblico di curiosi che, come a teatro, sono in attesa di vederla.
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Maria Zambrano (Malaga 1904 – Madrid 1991), allieva di Ortega y Gasset, ha illuminato la storia del pensiero del ‘900, rimettendo in discussione tutta la filosofia occidentale, a cominciare da Martin Heidegger e Hannah Arendt, irrigidita nel culto della ragione.
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Storie
Marguerite Yourcenar, la libertà erudita di essere profondamente se stesse. Donne e intellettuali senza pregiudizi
Per una impareggiabile viaggiatrice come Marguerite Yourcenar, intellettuale sopraffina, raffinata traduttrice e poliglotta, la vita di casa, al focolare tutto femminile, pur in un posto da sogno come Mont Desert sulla costa atlantica statunitense, è una sofferenza.
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FilmQuale dolce mela
“Sing 2”, il magico viaggio visivo che fa cantare ed emozionare
by Paola Mannoby Paola MannoUn sequel che vince la difficile sfida di superare il primo episodio e che vi farà dire “questo sì che è fare cinema, ragazzi”.
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Storie
Enrica Calabresi, la grande scienziata che per colpa delle leggi razziali fasciste perse tutti gli incarichi pubblici
Costretta a dichiarare la sua razza e la sua fede, fu cacciata dagli ambienti universitari e scolastici fiorentini, nell’indifferenza generale dei colleghi. Per Enrica, però, lo studio e l’insegnamento rimasero sempre una cura ai dolori della vita, così si dedicò agli alunni ebrei, espulsi dalle scuole statali, che la comunità di Firenze accolse nella Scuola Ebraica di via Farini.
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Quale dolce mela
Chimamanda Ngozi Adichie, la scrittrice che parla di femminismo per raggiungere le persone
by Paola Mannoby Paola MannoIn tutte le sue opere, Chimamanda Ngozi Adichie si sofferma sul tema dell’identità e sulle relazioni tra le persone. È una scrittura pulita, senza fronzoli, incisiva, la sua.
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ArteStorie
L’empatia e la sorellanza di Plautilla Nelli, l’artista priora che «in luogo di Cristi faceva Criste»
L’Ultima Cena di Plautilla è, a conoscenza storica, la tela più grande dipinta da una donna: lunga sette metri, popolata da tredici figure ritratte a grandezza naturale, il recente restauro ha messo in evidenza la straordinaria abilità della pittrice che, nella stesura, non si è servita di particolari disegni preparatori ma, con pennellate decise, ha proceduto alla creazione di una delle opere più belle del tardo Rinascimento fiorentino.