Lo sguardo di Alba de Céspedes sulla realtà del dopoguerra mette a nudo tutte le contraddizioni che il conflitto aveva generato sul piano sociale, culturale e politico.
Femmes
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Informatrice scientifica, è partita così la sua carriera. Lavorava per la multinazionale farmaceutica francese Stroder srl. Chiaramente napoletana, tanto dice il suo cognome, con quartier generale a Firenze, ma dislocata in Puglia.
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Sono i lunghi mesi di Resistenza che Renata Viganò, come l’Agnese, visse, quelli che vengono narrati nel romanzo che lei stessa definì “antiretorico, antidrammatico, casalingo e domestico”. Agnese era una donna che visse, che scelse da che parte stare e che morì anche lei per mano fascista, il cui corpo non venne mai ritrovato. “Dovemmo fare il funerale a vuoto, un funerale su un nome. Lei, che risultava sempre presente, che non mancava a nessuna chiamata, quella volta non c’era”.
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La guerra convinse definitivamente Oriana da che parte stare e dalla fine del 1943 fino alla liberazione di Firenze, nell’agosto 1944, collaborò con Giustizia e Libertà. Partecipò attivamente alla Resistenza e la sua ex professoressa di filosofia, Margherita Fasolo, che ora combatteva con i partigiani, le affibbiò un singolare nome di battaglia: Emilia come la sposa del protagonista dell’omonimo conte philosophique di Rousseau.
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Alessia, di anni 30, deceduta dopo 2 anni di malattia, completamente abbandonata dai suoi cari perché transgender.
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Quale dolce mela
La sfida eBook contro libro. Tutti i meravigliosi vantaggi del digitale
by Paola Mannoby Paola MannoL’eBook è leggero e sottile, puoi portarti in vacanza 100 libri senza dover rinunciare a niente. Leggere diventa davvero economico. Sulle nuove uscite, il prezzo degli eBook è sempre minore del cartaceo, sui libri più datati il prezzo è ancora più conveniente, per non parlare dei classici, che si trovano tranquillamente in versione gratuita. Ti vien voglia di rileggere dei versi di Petrarca? Un click e il Canzoniere è tuo
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La stilista ha saputo spargere semi, quegli stessi che lei usò da bambina, per coltivare non solo bellezza ma anche sicurezza nelle donne. Osare ed essere forti, era questo il credo di Elsa
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FemmesTop Posts
“Non ho voglia di soffrire. Questo virus non mi interessa”: parola di Natalia Aspesi
“Il fatto è che siamo anche un po’ cattolici: quindi andare dall’amante è peccato, fare la spesa no”. Una chiacchierata con Natalia Aspesi sull’amore, la pandemia e altre storie
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FemmesQuale dolce mela
Helin Bölek, colei che amava la parola Libertà più della sua vita
by Paola Mannoby Paola MannoQuando non si ha nulla, chi lotta mette in gioco tutto ciò che ha: anche la propria vita. Cosa insegna, mi chiedo, questa morte alle persone libere? A cosa serve un sacrificio talmente enorme da fare così male? Perché deve servire a qualcosa, deve per forza.
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La poetessa non fu mai arrestata, troppo famosa e amata, anche se mal sopportata da Stalin che si vedeva derubare degli applausi in piedi, formalmente dovuti soltanto a lui in Russia, dalla Achmatova, durante le serate letterarie organizzate in onore della sua poesia