La Undark era una vernice luminescente al buio realizzata con colla, polvere di radio e acqua. Si utilizzava per orologi, interruttori e occhi luminosi per le bambole. Ma alle ragazze assunte per usare la vernice toccò in sorte un triste destino.
Femmes
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La vie en rose è la sua canzone più celebre, tutt’oggi, e oltre ad essere diventata un’espressione idiomatica mondiale, non soltanto ha raccontato la fioritura della cantante in quel periodo, ma anche la rinascita di un paese intero, la Francia, appena uscita dalla tragedia della Seconda Guerra Mondiale.
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Femmes
Quello che io penso sulle donne e sul nostro percorso di libertà
by Paola Mannoby Paola MannoQuello che io so sulle donne è che ne ho incontrate molte sempre in guerra, sempre pronte al giudizio, alla critica, all’assurdo bisogno di dimostrare di essere migliori, donne che provano piacere nello sminuire l’altra, che scommettono sull’odio e solo quando vincono sembrano trovare pace
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Centinaia di appassionate lettere, dopo il sequestro da parte della polizia, consegnate direttamente al ministro dell’interno e da questi al re in persona, furono in gran parte distrutte perché riportavano anche alcuni imbarazzanti pettegolezzi sulla corte dei Savoia.
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Ossessionata dalla privacy fino a disporre la distruzione di tutti i manoscritti dopo la sua morte e per difendere la quale arrivò a inventarsi identità e vite parallele, incostante, profondamente sensibile e preda di attacchi depressivi, Mazo de la Roche è ricordata e divenuta un’icona anche per il legame con sua cugina Caroline Clement con la quale costruirà una famiglia e adotterà dei figli.
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Anche per i romanzi, esistevano dei compartimenti stagni dove quelli pubblicati da donne venivano relegati alla definizione di ‘letteratura per signore’, nemmeno a dirlo un genere minore e quindi di poco conto. La Evans non ci sta, e così nasce George Eliot.
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Una città «belle, sanz pareille et de perpetuelle durée au monde» (bella, senza pari e perpetua), popolata solo da donne. Non parliamo di un famoso film di Federico Fellini degli anni ‘80, ma di una frase tratta da un manoscritto del 1404, La Cité des Dames, scritto da Christine de Pizan, la prima autrice della storia a sollevare la querelle contro la misoginia della sua epoca e della pressoché totale esclusione delle donne dalle lettere
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Sibilla e Dino non potevano essere più diversi. Lei aveva quarant’anni, era una femme fatale che aveva collezionato una lunga serie di amanti e aveva pubblicato il romanzo autobiografico dai forti contenuti femministi ‘Una donna’. Lui di anni ne aveva 31, per sua stessa ammissione era “orso” e “strambo” e aveva avuto esperienze amorose per lo più con prostitute, dall’età di 15 anni soffriva di disturbi mentali e i suoi ‘Canti Orfici’ aveva ricevuto una tiepida accoglienza.
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EventiFemmes
Dialoghi di Trani, la prof Lucia Perrone Capano: “La comunità dialogante cresce e si allarga”
La presidente dell’associazione La Maria del PortoGli stessi Dialoghi che prima avevano la caratteristica dell’incontro a due o a tre si sono allargati ad altre forme di incontro, come i laboratori, le esperienze, le conversazioni, spettacoli, mostre. C’è stata una crescita, una evoluzione, ma il nucleo, quello del dialogo, è un’idea che poi ha dato luogo ad altre esperienze.
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MusicaStorie
Charlotte Corday, l’assassina dal viso d’angelo che ispirò il capolavoro del musicista manfredoniano Bellucci
Il preludio di “Carlotta Corday” fu eseguito per la prima volta a New York il 14 settembre 1913. Un pezzo di storia francese, che trasposto in un eccelso componimento musicale riscosse enorme successo oltreoceano, divenendo dunque anche un gioiello italiano