L’altro Jack si chiamava Jan Kerouac, l’unica figlia avuta dal cantore di una generazione. Era nata 15 anni prima da un matrimonio lampo, veloce come la guida dell’amico Neal Cassady
Femmes
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Storie
Maria Puteolana la straordinaria comandante dell’esercito di Roberto d’Angiò che sbalordì Petrarca
Dotata di elmo, lorica e gonnella, nel ‘300, si distinse, in un mondo di uomini, per la sua prestanza fisica fuori dal comune, ma, soprattutto, per il coraggio con cui seppe affrontare tanto i nemici bellicosi, quanto gli stereotipi del suo tempo. Libera da ogni convenzione sociale, sprezzante del pericolo, della fatica e della morte, fu indomita e irriverente
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StorieTurismo
La guida turistica Maria Lourdes Triunfo inventa su TikTok il tour Let’s drink coffee: «La storia di Napoli si scopre sorseggiando il caffè»
“I miei turisti degustano tre tipologie di caffè, con sfogliatella inclusa. Tenendo conto delle intolleranze, ovviamente”, ci svela la guida turistica, “i bar sono diversi, li scelgo non solo per il tipo di caffè che offrono, anche per l’ambiente. Per esempio, ce n’è uno eccezionale in via Duomo che è anche una libreria. Si degusta il caffè, circondati dai libri, un vero momento di relax. Per i turisti stranieri ho pensato a specialità legate a Napoli, per gli italiani invece propongo anche un caffè arabo, al cardamomo.”
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Storie
Madeleine Pelletier la psichiatra femminista che morì internata in manicomio per aver aiutato una ragazza violentata dal fratello ad abortire
Affascinata dalla psichiatria, cercò in tutti i modi di essere ammessa a svolgere la specializzazione in manicomio ma l’ingresso le venne precluso. Solo nel 1904, dopo una campagna stampa organizzata in suo favore da alcuni giornali (tra cui quello di Marguerite Durand), riuscì a diventare il primo medico donna in un manicomio.
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Storie
Jane Austen, la fervida immaginazione, lo humor e l’acuto senso critico del genio che ha ritratto un’epoca
Si attende, per il 15 luglio, la nuova trasposizione Netflix di uno dei romanzi più amati della scrittrice inglese, Persuasione. Difatti, Jane Austen fornisce infiniti spunti agli sceneggiatori contemporanei, di cinema e serie televisive, i quali si misurano con la sua penna per restituire al pubblico, su grande e piccolo schermo, le storie che appassionano milioni di persone al mondo.
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Storie
La tristezza di una madre e la vita letteraria di Tove Ditlevsen. Non si sopravvive mai alla propria Infanzia
Tove Ditlevsen era la più grande autrice danese quando morì suicida nel 1976. Grazie a Fazi, che ha ripubblicato la sua trilogia di Copenaghen cominciando con l’intensissimo Infanzia, è diventata un caso editoriale letterario internazionale, tanto da essere inserita dalla New Yorker Books Review come la riscoperta editoriale del 2021.
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StorieTop Posts
Paola Lombroso, la donna che inventò il Corriere dei Piccoli ma fu estromessa dalla direzione perché «in quanto donna le famiglie non capirebbero e non gradirebbero»
Paola Lombroso, giornalista e studiosa di letteratura per l’infanzia, fu tra le prime donne in Italia a interessarsi di psicologia. Inventò le bibliotechine rurali con lo scopo di fornire libri alle scuole più disagiate d’Italia, creò rifugi per gli orfani di guerra e fu l’ideatrice del progetto editoriale Corriere dei Piccoli, sottrattole mentre veniva alla luce solo perché “donna”. Estromessa dalla direzione del giornale, dovette firmarsi con uno pseudonimo nel piccolo spazio che le fu affidato.
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Storie
La storia di Madame Tussaud, da ritrattista di maschere funebri a creatrice dell’ impero delle statue di cera
Prima di diventare Madame Tussaud – creatrice di un marchio globale e di una delle attrazioni più visitate di Londra con 24 filiali in tutto il mondo- Marie è stata una donna forte e coraggiosa che si muoveva a suo agio tra cadaveri e palazzi di giustizia riconosciuta come la più celebre e talentuosa ritrattista di maschere funebre.
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Storie
La storia di Françoise d’Aubigné, la cenerentola che divenne Madame de Maintenon e sposò segretamente Re Luigi XIV
Nessuno avrebbe scommesso nulla sull’avvenire di Françoise d’Aubigné che attraverso l’astuzia e l’intelligenza riuscì prima a diventare “la tata dei bastardi del re” poi ad acquisire un titolo e diventare madame De Maintenon e infine la moglie di Re Luigi XIV cui fu sposata per 32 anni.
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Rinominò l’azienda come Veuve Clicquot-Ponsardin, usando il suo titolo, vedova (Veuve), e aggiungendo il suo nome da nubile, quindi non ci sarebbe stato alcun dubbio su chi stesse producendo il vino.