Oggi la vediamo come un’antesignana, il primo esempio di donna consapevole di sé stessa e del proprio valore. La scrittrice dedicò numerose pagine dei suoi romanzi nel descrivere la condizione femminile in quell’epoca, come è riportato in una delle sue opere più famose, Indiana.
Storie
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Colette è passata alla storia come scrittrice erotica, ma lei fu molto di più, innanzitutto fu una donna che pretese la sua libertà, la propria indipendenza economica, che impose ad Henri di apporre anche il suo nome sulle copertine dei libri che li avevano resi tra le coppie più ricche e famose di Parigi.
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Storie
Doris Lessing, il Premio Nobel dall’ironia tagliente che ha saputo raccontare le donne in tutte le loro sfaccettature
Doris Lessing sfuggiva ad ogni etichetta, soprattutto quelle classiche appioppate alle donne come moglie, madre, ma anche quando veniva definita femminista lei disapprovava
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Concetta Cupiello, Amalia Jovine e Filumena Marturano, per citare le più note ‘eroine’ di Eduardo, incarnano una figura di donna consapevole del proprio ruolo nel mondo.
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Durante il restauro di una pala d’altare nella chiesa di Santa Maria in Montesanto, non distante da via del Babuino è rispuntato fuori il nome, dimenticato, della prima ‘architettrice’ della storia, Plautilla Bricci.
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Storie
Alba de Céspedes e la Resistenza: un racconto dalla parte di lei di Lucia De Crescenzio
by redazioneby redazioneLo sguardo di Alba de Céspedes sulla realtà del dopoguerra mette a nudo tutte le contraddizioni che il conflitto aveva generato sul piano sociale, culturale e politico.
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La guerra convinse definitivamente Oriana da che parte stare e dalla fine del 1943 fino alla liberazione di Firenze, nell’agosto 1944, collaborò con Giustizia e Libertà. Partecipò attivamente alla Resistenza e la sua ex professoressa di filosofia, Margherita Fasolo, che ora combatteva con i partigiani, le affibbiò un singolare nome di battaglia: Emilia come la sposa del protagonista dell’omonimo conte philosophique di Rousseau.
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La stilista ha saputo spargere semi, quegli stessi che lei usò da bambina, per coltivare non solo bellezza ma anche sicurezza nelle donne. Osare ed essere forti, era questo il credo di Elsa
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La poetessa non fu mai arrestata, troppo famosa e amata, anche se mal sopportata da Stalin che si vedeva derubare degli applausi in piedi, formalmente dovuti soltanto a lui in Russia, dalla Achmatova, durante le serate letterarie organizzate in onore della sua poesia
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Nella storia del manga il finale è diverso: Candy sposa Albert. Proprio questo stravolgimento di trama ha portato in tribunale le due autrici. Il romanzo originale di Candy Candy scritto dalla Mizuki appartiene al genere “shojo”, un genere letterario giapponese rivolto principalmente alle donne e la storia è raccontata in prima persona quando Candy già adulta