Il suo primo film fu Slave to Her Senses, nel 1914, un’opera che sfruttava la sua sessualità e bellezza, tratti che avrebbe usato a suo vantaggio in tutta la sua carriera. Il regista tedesco Max Reinhardt la vide sul palco in una performance di Sumurun, a Varsavia e la invitò a Berlino.
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La tragica fine di Maria Teresa Luisa di Savoia-Carignano, principessa di Lamballe migliore amica della regina Maria Antonietta
Fu brutalmente uccisa da una folla inferocita, molti dei quali sfogarono su di lei il loro odio per la regina.
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La dolorosa storia della duchessa Maria Hardouin di Gallese che seppe trasformare l’amore totalizzante per D’Annunzio in affetto materno
Dopo la pubblicazione della poesia Il peccato di maggio, che entrò a far parte della nuova raccolta poetica Intermezzo di rime, la loro relazione fu sulla bocca di tutti, suscitando uno scandalo di cui si sarebbe parlato per molto tempo, anche negli anni a venire. Oltre che il posto in società, l’avveduto poeta aveva usato lo scandalo come cassa di risonanza per il suo libro in uscita che, a seguito dell’indecoroso avvenimento, divenne un best seller in quel periodo.
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Anna Kuliscioff e il diritto al voto delle donne. L’affascinante percorso di una intellettuale che incrociava pubblico e privato
by Molly Claudsby Molly ClaudsIl femminismo per lei è sempre legato al socialismo, è sempre dentro un fronte di lotta più ampio, che include salari, tempi lavorativi, annullamento dei privilegi di sesso o classe. Il dominio maschile per lei si fonda sulle relazioni interpersonali e non solo sugli schemi produttivi del capitalismo, sulle basi sociali e i riferimenti culturali. È la prima ad intravedere il patriarcato interiorizzato anche nelle donne.
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La libertina e libertaria Giulia Beccaria, madre di Alessandro Manzoni e protettrice del suo genio
Il marchese Cesare scoprì la relazione di Giulia con Giovanni Verri e, a dispetto della sua mente illuminata, la costrinse ad un matrimonio combinato. Il prescelto per la figlia ventenne fu il conte Pietro Manzoni, quarantaseienne bigotto, appartenente alla nobiltà di campagna, con una casa sui Navigli. Il conte, ricco e noioso, viveva con le sette sorelle, di cui una ex suora, e il fratello monsignore, canonico al Duomo.
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Elizabeth Siddal, la musa incontrastata dei Preraffaelliti e il suo amore imperfetto e distruttivo per Dante Gabriel Rossetti
Elizabeth Siddal è diventata un mito. Se in vita non seppe governare gli infiniti stimoli all’autodistruzione dettati da un amore imperfetto, quello stesso amore rese la sua bellezza eterna e l’ha consegnata alla storia.
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Elisabeth Arden, l’imprenditrice del make-up, che faceva sentire belle le donne con un rossetto rosso
“Voglio distinguermi da tutte le altre, il rosso è il colore della rivoluzione, e le armi possono essere anche gentili, come il make-up.”
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L’altro Jack si chiamava Jan Kerouac, l’unica figlia avuta dal cantore di una generazione. Era nata 15 anni prima da un matrimonio lampo, veloce come la guida dell’amico Neal Cassady
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Maria Puteolana la straordinaria comandante dell’esercito di Roberto d’Angiò che sbalordì Petrarca
Dotata di elmo, lorica e gonnella, nel ‘300, si distinse, in un mondo di uomini, per la sua prestanza fisica fuori dal comune, ma, soprattutto, per il coraggio con cui seppe affrontare tanto i nemici bellicosi, quanto gli stereotipi del suo tempo. Libera da ogni convenzione sociale, sprezzante del pericolo, della fatica e della morte, fu indomita e irriverente
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La guida turistica Maria Lourdes Triunfo inventa su TikTok il tour Let’s drink coffee: «La storia di Napoli si scopre sorseggiando il caffè»
“I miei turisti degustano tre tipologie di caffè, con sfogliatella inclusa. Tenendo conto delle intolleranze, ovviamente”, ci svela la guida turistica, “i bar sono diversi, li scelgo non solo per il tipo di caffè che offrono, anche per l’ambiente. Per esempio, ce n’è uno eccezionale in via Duomo che è anche una libreria. Si degusta il caffè, circondati dai libri, un vero momento di relax. Per i turisti stranieri ho pensato a specialità legate a Napoli, per gli italiani invece propongo anche un caffè arabo, al cardamomo.”