Per quanto difficile, il mio obiettivo è il concepimento di un Primitivismo generato come un percorso dell’Evolutismo (vedi periodizzazione). E lo intendo come un’evoluzione più evoluta dell’Evolutismo.
Lo spazio non lo “misuro”. Tento di costruire la luce sovrapponendo orizzonti sfalsati, guardando in alto, e zigzagando lungo la linea.
Urban Politics
-
Urban Politics
-
TeatroUrban Politics
Vincere il malaffare con l’arte e la bellezza. L’esempio illuminante de «Il pirata Tarallino», lo spettacolo di Elena Gaiani andato in scena a Vico del Gargano
Il pirata Tarallino è un personaggio che ha ricordato quanto il Gargano, negli ultimi anni, continui a essere una terra bellissima e poetica, ma spesso depredata senza ritegno da una classe politica inquisita, a tutti i livelli. L’intervista a Elena Gaiani
-
LibriUrban Politics
“La città ideale” di Antonio Fortarezza: «Nella Foggia commissariata per mafia servono azioni di cultura militante che si spingano ai margini per applicare l’ossigeno dei diritti»
«Se la Commissione avrà la forza, il coraggio e le spalle sufficientemente protette e farà lo sforzo di andare oltre, per quanto le compete, l’ordinaria amministrazione può farcela. Se le organizzazioni politiche sapranno finalmente dialogare e far proprie le istanze della comunità mettendo al centro i bisogni fondamentali, potranno ridare alla politica il giusto valore etico e la bellezza dell’impegno politico. Se la società civile organizzata non allenterà la guardia e non si perderà in rivoli di istanze di secondaria importanza potrà essere un buon alleato»
-
Urban Politics
«L’Anfiteatro Augusteo di Lucera è stato ignorato per anni, oggi nessun finanziamento è superfluo». Tutolo difende l’investimento massiccio regionale
by redazioneby redazione«Lucera e la provincia di Foggia meritano di più: non possiamo stare in prima pagina sui media nazionali solo per la mafia. Per la mafia, per la mafia. E basta»
-
Salute
«Col 60% della popolazione vaccinata, green pass e scelte politiche, non ci sarà una nuova Armageddon sanitaria». La rianimatrice Michela Rauseo contro i no vax
”La loro libertà inizia dove finisce quella di chi è cronicamente malato. C’è tanta gente che, da tempo, attende di essere curata. Parlo di interventi su tumori, patologie importanti. La libertà dei no vax di ammalarsi equivale alla schiavitù di chi ha necessità gravi da tempo. Schiavi di una malattia che non sta certo a guardare se uno è no vax”.
-
Dalle vele di Scampia allo Zen di Palermo fino ai degradati quartieri settecenteschi e all’Onpi di Foggia, le regole di ingaggio sono le stesse: fare in modo che lo Stato giri il più possibile alla larga, non fare cose che ne richiamino l’attenzione in modo troppo clamoroso, sostituire al potere di deterrenza delle leggi quello dell’intimidazione e della violenza.
-
TurismoUrban Politics
Graziamaria Starace: «Vieste non è solo paesaggio e natura, ma anche cultura». La Perla del Gargano fa outing
«Negli ultimi tempi sono sorte varie associazioni sul territorio, tra queste l’ultima nata è l’Associazione Ristoratori del Centro Storico che si sono dimostrati super collaborativi. Si rema tutti verso lo stesso obiettivo, ovvero ridare a Vieste la luce che merita. In questo, devo dire, ci sta aiutando molto anche la Regione Puglia che crede in noi e nel nostro progetto»
-
SaluteUrban Politics
Green Pass e diritti costituzionali: «E’ una questione di garanzie. La legge è indispensabile», l’intervista al prof. Michele Della Morte
Il Green Pass è veramente incostituzionale? Lo abbiamo chiesto a Professor Michele Della Morte, docente ordinario di Diritto Costituzionale presso l’Università degli Studi del Molise.
-
Urban Politics
“Ti mangio il cuore”: parlare di mafia garganica non è cattiva pubblicità, ma è un dovere civile
Il compito della cultura, di chi si occupa di educazione, è quello di mostrare alle giovani generazioni che esiste un’alternativa e una possibilità diversa partendo però dalla realtà e non nascondendola. Condurli all’indignazione nei confronti del male, questo favorisce e costruisce anticorpi solidi contro il potere mafioso.
-
La remora maggiore che porterà il Viminale e il Consiglio dei Ministri a sciogliere non è che possa perpetuarsi il potere supposto inquinante dei vari Landella, Iaccarino o Maffei; è che nel nuovo corso possano avere voce in capitolo gli stessi pacchetti di voti, magari trasferiti a sconosciuti che si presentino come “il nuovo”. Che cioè i padroni e gli artefici del meccanismo di scambio e di collusione tipico dei centri mafiosi possano gattopardescamente cambiare tutto perché nulla cambi.