Pugliese, foggiana, con uno studio a Torino Viola Gesmundo è molto nota per un suo celebre lavoro per la Cgil per la quale ha adattato il famoso quadro Il Quarto Stato di Pelizza da Volpedo inserendo i braccianti migranti della raccolta del pomodoro.
Urban Politics
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NewsUrban Politics
Community Library diffusa al Liceo Poerio per allenare coi libri la mente e i corpi con la wi bike
by redazioneby redazioneMaria Caldarella di Foggia da parte della Regione Puglia nell’ambito del progetto Community Library.
La biblioteca scolastica che si dipana nei corridoi e nelle aule del Liceo presenta molteplici chiavi di accesso e di studio. Dalla wi bike per la produzione di energia alternativa a pedali alle sale lettura con un ripensamento degli spazi e degli ambienti in chiave pop e artistica -
Urban Politics
Raffaella Vacca e il lavoro per le donne in una città violenta. “Ho la grinta giusta per migliorare l’esistente”
“È importante censire le risorse presenti nei quartieri periferici: mi riferisco a persone che li rappresentano, strutture che possono essere messe a disposizione della cittadinanza per rivitalizzarli e favorirne processi d’inclusione e socializzazione”. Intervista all’assessora al Welfare del Comune di Foggia
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ArteUrban Politics
Il Fai apre il palazzo della Regione Puglia e riscopre il corpo monumentale di Spilotros, david barese
by Lia Mintroneby Lia MintroneDa circa ottantacinque anni mostra la sua virilità sul Lungomare di Bari. Un kouros in salsa barese posto in una nicchia incorniciata da fasci littori sulla monumentale quanto austera facciata del Palazzo della Presidenza della Regione Puglia edificato tra il 1932 e il 1934.
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TurismoUrban Politics
Sporting Club Siponto, una lunga storia di generazioni che rischia di arrestarsi
by redazioneby redazioneL’immobile verte in condizioni di manutenzione e conservazione discrete, secondo gli uffici regionali. E ai sensi della Legge 392/1978 sul compendio immobiliare l’attuale conduttore, ossia lo stesso Sporting Club Siponto, può esercitare il diritto di prelazione
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ArteUrban Politics
Art decò ed eclettismo, Bari è la Best Liberty City 2019. Intervista a Maria Elena Toto
Già nel 1900 si iniziò ad adottare un nuovo stile architettonico, partendo dal modernismo, simbolismo, razionalismo, eclettismo, sino ad arrivare al futurismo. Così l’architettura subentra in questo periodo come fonte di un linguaggio moderno, che si mette in relazione col cittadino, catturandone l’attenzione.
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TeatroUrban Politics
Aspettando il Teatro Piccinni di Bari: i preparativi, i metri di stoffa avanzati e i tre giorni di festa
by Lia Mintroneby Lia MintroneTrenta metri di pregiata stoffa damascata ‘ rosso Piccinni’. Chiamarli scampoli sarebbe riduttivo, ma tant’è. Questo misurano le matasse avanzate dal decoro interno del Teatro Piccinni, trenta metri di bellezza tutta da accarezzare e da far scivolare sotto le mani per il piacere della vista e del tatto. E a questo stanno lavorando a Palazzo di Città
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Urban Politics
Via Arpi e il degrado del centro storico. Gianni di Bari: “Torniamo a dare identità alle piazze”
Il declino e la marginalità del centro storico si vivono ad ogni ora: la sera però, nel buio e nella rassegnazione, si percepisce anche la tenace resistenza di chi, appassionatamente e in maniera forse romantica, continua a dare senso e corpo alla socialità delle piazze, invece di trasferirsi in qualche angolo illuminato delle nuove periferie edilizie. Come Gianni di Bari, che abbiamo intervistato.
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“Il bilancio è positivo, abbiamo già dato la nostra impronta proprio in città, a Bari. I cittadini sanno che esiste questo centro che si occupa di aiutare molta gente, che non è solo un luogo di festeggiamenti, ma è un luogo da frequentare per scoprire la cultura dell’altro attraverso la condivisione”. La chiacchierata con Habib Kouadio e l’assessora Micaela Paparella
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Un tonfo fragoroso, come un lungo lamento che straziava il cuore. Lì, in periferia, ai margini di una città che pensava, illudendosi, di aver subìto già troppo. Una città umiliata dalla guerra, ferita mortalmente e mortalmente dimezzata, che riteneva di aver già scontato il numero di vittime innocenti con le migliaia di persone disintegrate dai bombardamenti.