Questo signore ultrasessantacinquenne, idolatrato da una certa Puglia perché crociato anti-Ilva, è stato denunciato per molestie di varia gravità (dallo stupro all’harassment) da ben quattro donne, al punto che negli Usa del «me too» è diventato –come dice lui stesso- un paria. Ma per noi, italiani brava gente, lontani da questi isterismi femministi, la cosa non è un problema.
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Con tutto il quorum. Qualche riflessione sulla vittoria del partito irresponsabile
Si tratta del peggiore risultato nella storia delle consultazioni referendarie, e forse del colpo di grazia all’unico istituto di democrazia diretta presente nel nostro ordinamento.
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Magna Capitana, Letteratura per ragazzi: un premio d’eccezione. Con libri che aiutano a immaginare e sognare
Un’iniziativa della Regione Puglia, attivata tramite il Polo Bibliomuseale d’intesa con il Consorzio Teatro Pubblico Pugliese, che ha coinvolto oltre duecento scuole, proposto settantaquattro titoli, chiamato a votare più di tremila e cinquecento ragazze e ragazzi dai sei ai dodici anni e più.
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Fascista senza nostalgie, reazionario privo di fiele, Ariano visse e scrisse da inattuale, ma con un tratto di mitezza (quella mitezza che la direttrice della Magna Capitana Gabriella Berardi ha giustamente ricordato) e una cifra identitaria di equilibrio che gli permetteva di stare altrove rispetto alle meschinità delle dispute e all’ottusità delle classificazioni.
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Le dentali di Ciriaco nella Balena Bianca. De Mita, leader a cavallo di due ere
Non fu mai un conservatore o un passatista. Al contrario fu l’inventore dell’Arco Costituzionale, che in tempi di opposti estremismi e strategia della tensione includeva il Pci, ma non il Msi. E fu artefice, sul finire degli anni Sessanta, del Patto di San Ginesio, che portava al cambio generazionale nel nome suo e di Arnaldo Forlani, con l’idea di mandare in soffitta i patriarchi Fanfani e Moro.
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«Negli ultimi tempi Foggia è attanagliata da diverse problematiche. La nostra associazione cerca, anche attraverso iniziative come la presentazione del libro questa sera, di attuare una rivoluzione etica e morale in una città che è ormai in una situazione drammatica. Pensiamo ci sia bisogno di un contrattacco pedagofico e culturale»
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Scritte sessiste a Manfredonia contro una giornalista. Io vi scongiuro di essere indignati contro la tracotanza mafiosa
Ora c’è il salto di qualità: dall’aggressione sommersa, dalla maldicenza affidata alla pettegola malevolenza, la dichiarazione di guerra aperta, in grande stile, clamorosa. Un segnale che non può e non deve in alcun modo essere sottovalutato, e che richiede una risposta delle istituzioni quanto mai risoluta. Non basta una mano di biacca.
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Orsini, Conte, la guerra e le strade fasciste. La Storia per nome (e cognome)
A Foggia Sinistra Italiana, formazione politica, che vive un malcerto presente e un nebuloso futuro, ha pensato di prendersela con il passato. Vie intitolate al gerarca Gaetano Postiglione? A Giovanni Gentile? A Giorgio Almirante? Orrore! Si tratta di personaggi compromessi con il Regime Fascista, ergo condannati all’oblio da vindice mano democratica. L’idea di questa epurazione odonomastica presenta in verità qualche falla.
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Sulle esili spalle di un’infermiera e di una specializzanda in medicina giovani e graziose è stato caricato (per una sera, per un momento) il peso di uno scandalo millenario e provvidenziale, quello di una fede che ci invita a una sapienza che va oltre l’immediato e il visibile, che non si rassegna alle contrapposizioni di Manes, ma indaga il mistero per cui, fino all’ultimo istante c’è stata la possibilità che Caino fosse Abele e il fratello non dicesse al fratello «Andiamo ai campi».
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Il gas di Putin, il commercio internazionale, l’Egitto e Regeni. L’insulso moralismo a geometria variabile
L’idea è che sia sbagliato smettere di comprare gas dal cattivo Putin per prenderlo dal non meno cattivo Al-Sisi, le cui mani grondano del sangue innocente di Giulio Regeni (sulla cui vicenda dirò qualcosa più oltre). Argomento ineccepibile, che ha il solo difetto di essere fondato su una premessa sbagliata. Non è infatti per censura morale verso Vladimir Putin che dobbiamo smettere di comprare il suo gas.