Su un punto solo Iaccarino ha torto: non era l’uomo di Emiliano a Foggia; era solo uno dei tanti. Perché Michelone non manda via nessuno. Basta che gli convenga.
Strettamente Personale
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Strettamente Personale
“La bambina dagli occhi di oliva” di Davide Grittani, una vicenda dolente, scorbutica e urticante sulle omissioni
Dedicato a Dolores O’Riordan, la voce dei Cranberries la cui infanzia fu costellata di abusi il romanzo trae ispirazione da alcune vicende di cronaca che furono già fonte di Profondo Rosso, il capolavoro di Dario Argento
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Dopodomani Cerignola sceglierà il proprio “sindaco di ripartenza” dopo l’onta dello scioglimento per mafia decretato nell’autunno del 2019. Le persone di quella città che conosco danno come più probabile la vittoria di Franco Metta, candidato civico, rispetto a quella di Francesco Bonito, candidato dell’alleanza Pd-Cinquestelle, ma si tratta di umori e sensazioni, perché nessuno è in grado di formulare una previsione attendibile.
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Elisabetta Visalberghi, un punto di riferimento per l’etologia in Italia, è stata protagonista dell’ultimo evento dell’Undicesima Edizione di Musica Civica, svoltosi domenica 10 ottobre al Teatro “Giordano”.
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Nella ricorrenza del primo anniversario della morte di Francesco Traiano, nessuno ha pensato (se mi è sfuggito, me ne scuso) che valesse la pena di ricordarlo con un manifesto, di quelli che la pietas familiare dedica ai lutti privati. Non un fiato dal Comune di Foggia (quasi che sia stato commissariato anche il dovere di ricordare i nostri figli migliori), da nessuna forza politica, da nessuna organizzazione del commercio. Paragonate questa colpevole inerzia alla vitalità con la quale i ragazzi del “Rione” hanno commemorato Alessandro Laterza, detto “Bussolotto” un 43enne considerato affiliato ai clan mafiosi e morto suicida in carcere
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Ammesso che Enrico Letta riesca a costruire il nuovo Ulivo di cui vagheggia o delira, e ammesso che questo schieramento trionfi su un centrodestra tanto confuso quanto maggioritario, sarebbe complicato spiegare perché la premiership dovrebbe andare non a una figura terza, ma al capo di uno dei partiti della coalizione, e per giunta con una quota sociale di larghissima minoranza
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Servirebbe un’intuizione a suo modo geniale come quella di Silvio Berlusconi nel 1994. Forse non se lo ricordano in molti, ma in quelle elezioni il leader della neonata Forza Italia com il suo capolavoro politico costruendo due distinte coalizioni: al Nord con la Lega e al Sud con il Msi di Gianfranco Fini e Pinuccio Tatarella. Un’operazione spregiudicata e abilissima che determinò il travolgente successo del centrodestra rispetto alla gioiosa macchina da guerra di Occhetto e ai Popolari di Mino Martinazzoli.
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Non è un caso che Calenda abbia fatto della sua campagna elettorale un esempio quasi paradigmatico della democrazia decidente: “Scegli un sindaco e non un partito”, il suo payoff esprime in modo quasi eversivo i connotati della scelta, accentuati dal deliberato rifiuto delle liste civetta e delle lenzuolate di candidati
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Il successo di critica e di pubblico dell’orgia eversiva di Mani Pulite diventa un brand, un marchio di fabbrica da imitare.
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Una bugia, perché Forum non è neanche per sbaglio un tribunale, ma solo la sua triste e trista parodia; ma anche una profonda verità, per quel che riguarda i tribunali veri.