Encanto di Disney Animation, un film da guardare e riguardare

by Paola Manno

Encanto è l’ultimo, meraviglioso film d’animazione prodotto da Disney Animation, in sala dal 24 novembre e in arrivo su Disney+ il giorno della vigilia di Natale. Con la regia di Howard Byron e Jared Bush, autori di Zootropolis, insieme a Charise Castro Smith, il film racconta la storia della famiglia Madrigal, un numeroso e insolito gruppetto di figli e nipoti sudamericani capeggiati dalla forte e generosa nonna Alma.

La “Abuela”, scappata giovanissima dal suo paese natio e rimasta vedova con tre bambini a causa di un attacco al villaggio, riceve in dono una candela incantata che benedice tutti i membri della famiglia e che le permette, grazia alla magia, di fondare un piccolo villaggio in mezzo alle montagne, “Encanto”. Ogni Madrigal riceve un talento: Julieta cura le ferite con i cibi che cucina, sua figlia Isabela riesce a far sbocciare fiori a comando, Luisa, l’altra sorella, è invece la ragazza più forte del paese. Mirabel, la terza sorella, è l’unica a non aver ricevuto nessun dono, ma pare essersene fatta una ragione. Mirabel è felice di vivere in una casa che sembra avere un’anima, in cui tutto contribuisce all’armonia: si cena tutti insieme attorno a un tavolo fatato e le stanze di ciascuno sono lo specchio delle proprie capacità messe in circolo per il bene di tutti.

Enormi occhiali tondi, viso paffuto e sguardo vivace, la ragazza è parte attiva della comunità e partecipa con cura alle varie faccende, fino a quando, in un giorno di festa, ha una visione terribile: la candela magica si spegne e la casa crolla. Le crepe nei muri che lei vede sono ferite che indicano la fragilità insista nella forza mostrata, nei talenti ostentati. Lentamente le cose cambiano e Mirabel vuole capire. Luisa -il personaggio più riuscito- è una bellissima ragazza forzuta che non perde un minimo della propria femminilità trascinando tavoli, pianoforti e persino muli sulle spalle, come se il suo destino fosse portarsi addosso tutto il peso del mondo. Eppure Luisa sente che la forza viene meno, e Mirabel all’inizio non capisce, come non comprende la perfezione di Isabela, promessa sposa del più bel ragazzo del villaggio. Poi ci sono altri elementi difficili da comprendere come la scomparsa dello zio Bruno, che, pare, aveva previsto il futuro.

Sarà proprio Mirabel, la protagonista della storia, a cercare le risposte che da anni sono sepolte proprio lì, nel cuore di quella casa magica e della sua famiglia. La morale della storia è che non è necessario avere un talento per essere davvero speciale, e questo messaggio arriva proprio a tutti, grandi e piccini. Ci sono poi altre cose che lo spettatore più maturo e attento coglierà e apprezzerà, come il racconto del rapporto tra generazioni, attraverso gli scontri tra Abuela Alma e Mirabel, e quello tra sorelle. Delicato e struggente l’abbraccio necessario tra Isabela, che in mezzo a tutte le sue rose finalmente concepisce uno spinosissimo cactus, e Mirabel.

Il tutto è raccontato con la sapienza e l’audace tradizionalismo Disney in un film pieno di azione, di incredibili movimenti di camera, di coloratissimi scenari che restituiscono alla perfezione le atmosfere da realismo magico tanto care all’estetica latino-americana.

L’incanto è infatti soprattutto nelle immagini, nei colori e nei dettagli che sono una goduria visiva dal primo all’ultimo fotogramma. La musica fa il resto: è impossibile non canticchiare insieme ai tanti personaggi le intense canzoni che accompagnano i momenti salienti della narrazione. Gli elementi per vivere un’intensa avventura ci sono tutti ed “Encanto” è un film da guardare e riguardare, non solo a Natale, naturalmente. Imperdibile.

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