Tolo tolo, la locandina del creative designer Dionisio Beatrice premiata in Mediateca Regionale Pugliese

by Fabrizio Stagnani

Quest’anno vincitrice nella categoria miglior poster 2020, alla diciottesima edizione del TrailersFilmFest di Milano, la locandina del campione d’incassi “Tolo tolo”. A donarne, in prima persona, alla Mediateca Regionale Pugliese una copia il suo autore, il creative designer castellanese Dionisio Beatrice.

“Essendo amante dei poster cinematografici, per me la memoria storica è importantissima. A seguito del recente successo, ho colto l’occasione per venire a lasciare qui una traccia del mio lavoro.” Continuando a dialogare con lui circa la Mediateca. “Conoscevo questa realtà, però non c’ero mai stato. Devo dire che oggi, dopo aver visto il grandissimo potenziale che c’è qui dentro penso che sicuramente inizierò ad essere un fruitore di questo spazio.”

In una locandina si va a sintetizzare l’immagine iconica in grado di rappresentare il film. Come hai lavorato per Tolo Tolo?

“Le lavorazioni con Luca Medici sono sempre un po’ particolari. Un po’ come è lui. Sono sempre sui generis. Per cui io fondamentalmente non guardo mai il film, ma me lo faccio raccontare. Da quello che riesco a carpire dai racconti che di giorno in giorno cambiano dalle lavorazioni sul set, arrivo ad una sintesi finale di quello che è il mio punto di vista su quel film. Quando questo mio punto di vista combacia con quello dell’artista il gioco è fatto e la locandina è pronta. Altrimenti si continua a sviluppare idee sino a che le due strade non si uniscono.”

Frutto di un continuo confronto con la produzione ed il regista quindi?

“Facendo parte dello staff di Luca, siamo stati molto a stretto contatto nei periodi successivi alle riprese. Dal pre-montaggio in poi passiamo molto tempo insieme. Proprio affinché lui mi riesca a trasferire i concetti che vanno messi su carta.”

Quali i tuoi riferimenti fra i Maestri italiani che hanno disegnato le locandine più memorabili della storia del cinema italiano e non solo?

“In assoluto il mio punto di riferimento è Renato Casaro. Sono molto distante dalle sue lavorazioni. Perché le mie immagini non sono pittoriche, non sono dipinti. Però come fare a non essere innamorato di quelle grandissime opere? Per cui, con umiltà, dico che la mia fonte d’ispirazione è lui. Non avendo comunque le sue grandissime capacità.”

Lavori in cantiere?

“Cinema al momento purtroppo per quello che stiamo vivendo in questi ultimi mesi. Invece il mondo delle aziende per fortuna è in ripresa, per cui continuo con la comunicazione corporate per le aziende e per le imprese e aspettiamo la prossima chiamata di Luca Medici, magari ci racconta una nuova trama?!? Chi lo sa?”   

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