Vanessa Mastrocessario Silva mostra un “altro Brasile” col Bari Brasil Film Fest

by Francesca Limongelli

Coraggiosamente e anche un po’ ostinatamente indipendente, sempre nel segno della ricerca e della qualità. Il Bari Brasil Film Fest organizzato dall’associazione Abaporu ha le idee chiare, da sempre, e la sua quarta edizione, in programma a Bari e Matera fra l’11 e il 21 ottobre, lo conferma. “Raccontare un altro Brasile” è il motto, quasi mantra, che l’ideatrice e direttrice artistica ripete da quattro anni continuando con successo a portare a Bari pellicole che rappresentano il meglio della nuova cinematografia brasiliana e che raccontano un Brasile decisamente lontano tanto dal “cacao meravigliao” di televisiva memoria quanto da quello tutto carnevale e pallone.

In programma quindi sei lungometraggi e un film d’animazione per raccontare (rigorosamente in lingua originale con i sottotitoli) un universo estetico e culturale che ha fatto della diversità e della contaminazione tratti distintivi e che il pubblico potrà apprezzare nel ritrovato – seppur temporaneamente – cinema ABC di Bari, la storica sala d’essai gestita da Agis Puglia e Basilicata che riapre per l’occasione.

Qui inoltre il pubblico avrà la possibilità di incontrare e conoscere i registi di due dei film in programma: ospiti saranno Esmir Filho, autore insieme con Mariana Bastos di “Alguma coisa assim” (Something like that), in calendario il 12 ottobre e presentato quindi dallo stesso regista, celebre in Sudamerica dove ha vinto premi prestigiosi nei festival di Rio de Janeiro e L’Avana, ma anche in Europa dove è stato selezionato per il concorso ufficiale Berlinale Generation 14+ e Locarno e Beatriz Seigner autrice del film “Los Silencios”, che presenterà in sala il 13 ottobre.

 “Essere all’ABC è una delle belle novità di quest’anno, che ci lusinga e onora: facciamo il tifo perché una sala così importante per i cinefili torni a vivere regolarmente” dichiara la direttrice artistica del festival Vanessa Mastrocessario Silva,  brasiliana doc, di San Paolo, trapiantata a Bari da cinque anni. Il suo festival in realtà è partito da molto lontano prima di approdare nel capoluogo pugliese, dove oggi è stato presentato in conferenza stampa dalla stessa direttrice insieme con Gianpaolo Camaggio, produttore esecutivo, dall’assessore alle Politiche culturali del Comune di Bari Ines Pierucci e dal console onorario del Brasile Demetrio Zavoianni.

Qual è la genesi del Bari Brasil Film Fest?

Il festival è nato in Cina, dove vivevo, nel 2010 e qui è andato avanti per cinque edizioni tra Pechino e Shanghai. Il successo è stato notevole, con un’affluenza pazzesca dovuta al fatto che lì la quota per i film stranieri nei cinema è davvero bassissima e quindi i cinesi sono estremamente incuriositi da tutta quanto provenga dall’estero. Anche lì, come in Italia, il festival era fatto totalmente con fondi privati con una grande partecipazione di aziende brasiliane che avendo sede in Cina erano estremamente interessate a farsi conoscere sul territorio. Dopo queste cinque edizioni, lo staff si è praticamente tutto trasferito in Europa per ragioni personali e professionali e da qui la mia decisione di proporlo a Bari dove mi ero da poco trasferita.

Cosa significa raccontare “un altro Brasile”?

Significa prima di tutto raccontare un Paese che nulla ha a che vedere con le cartoline cui siamo abituati fatte di spiagge e chiringuito, ma piuttosto un Paese portatore di situazioni particolarissime e uniche come quella del  film “Los silencios” che, ambientato in un’isola nel mezzo dell’Amazzonia, al confine tra Brasile, Colombia e Perù, racconta la storia di una famiglia reduce dal conflitto armato colombiano. Ma anche un Paese del quale raccontare storie “universali” e normali come quella ad esempio di “Alguma coisa assim” girato fra il Brasile e Berlino che attraversa dieci anni, seguendo la vita e l’intensa storia fra Caio e Mari. O ancora un Paese dove ancora, purtroppo, esistono i manicomi e dove giovanissimi dalle personalità forti e ribelli qui vengono rinchiusi: è il caso del film “Bicho de sete cabecas”.

A proposito delle criticità che vive il suo Paese, il cambio politico con l’avanzata dell’estrema destra di Bolsonaro, sta condizionando il mondo del cinema o della cultura in generale?

C’è certamente moltissima preoccupazione fra cineasti e autori brasiliani per quelle che sono le politiche in procinto di essere messe in atto e per una serie di provvedimenti in corso: si parla di una ridefinizione nei criteri di assegnazione dei fondi, ma soprattutto si discute sulla possibilità che il Governo analizzi e veda i film prima della loro uscita in sala, eventualmente condizionandola. Non possiamo ancora parlare di censura, ma il timore è di arrivarci.

In questa edizione ci sarà spazio anche per i bambini con una scelta decisamente particolare: di cosa si tratta?

Il 12 ottobre in Brasile si celebra la festa dei bambini ed è così che in concomitanza di questa data abbiamo deciso di riservare loro una proiezione: riteniamo fondamentale per un festival lavorare sulle giovani generazioni, educandoli a un cinema che non sia solo Disney o Pixar. Cosi proponiamo un cartone animato, domenica 13 nel pomeriggio, “Le avventure del piccolo Colombo” di Rodrigo Gava, lungometraggio d’animazione ambientato nell’Italia del 1463, in cui tre bambini – Cris, Leo e Lisa – scoprono i misteri della popolazione dell’Atlantico e si imbattono nella sua bestia più feroce, il temibile Nautilus. Il film sarà recitato direttamente in sala dall’attrice Cristina Palermo.

Protagonista del festival non è solo il cinema, anche quest’anno rinnovate la formula dell’aperitivo brasiliano.

È un elemento del festival cui teniamo molto perché anche la cucina brasiliana rappresenta un pezzo di cultura che non è facilissimo conoscere almeno in Puglia. Così anche quest’anno prima di ogni proiezione il pubblico potrà apprezzare piatti tipici preparati ogni sera da un diverso chef rigorosamente brasiliano.

In questi quattro anni il festival si è ben radicato in città, vedendo un’affluenza sempre crescente: qual è il pubblico del Bari Brasil Film Fest?

Gli spettatori sono in larga parte italiani, incuriositi dal mio paese o che in molti casi l’hanno già conosciuto e visitato in circuiti non troppo turistici. È un pubblico molto preparato e che per certi versi “si fida” di noi e delle scelte del festival.

Il Bari Brasil Film Fest si terrà a Bari, presso il cinema ABC dall’11 al 15 ottobre, con un’anteprima speciale il 4 ottobre al Cineporto e poi il 19 e 20 ottobre al cinema Piccolo di Matera.
Oltre alle proiezioni ci saranno poi in programma due appuntamenti extra: il 16 ottobre presso il bistrot letterario Portinera 21 di Bari l’incontro con la giornalista e scrittrice Agnese Gazzera, autrice di “Marielle, presente!”, che dialogherà con l’avvocato Michele Laforgia e con la giornalista Rai Claudia Bruno; il 17 presso la libreria 101 sempre a Bari, dove Pietro Scaramuzzo presenterà il suo libro “Tom Zè_l’ultimo tropicalista”.

Il programma dettagliato sul sito www.abaporu.it

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