La morte in mare di Natalie Wood, un mistero lungo quarant’anni

by Daniela Tonti

Sono terrorizzata dall’acqua, eppure sembra che sia obbligata a entrarci in ogni film che faccio.

Natalie Wood

All’alba del 29 novembre 1981 al largo dell’isola di Catalina la più grande delle Channels Islands, fu ritrovato il corpo senza vita di Natalie Wood, annegata dopo una caduta dallo Splendor, il lussuoso yatch del marito Robert Wagner e a distanza di 40 anni le misteriose circostanze della sua morte continuano ad alimentare il giallo condito da libri, documentari e contese famigliari. Fino alle tre riaperture del caso nel 2011, nel 2013 e nel 2017. E nel mezzo una miniserie di Peter Bogdanovich nel 2004.

Natalie aveva 43 anni e fu ritrovata con il pigiama, le calze e un giaccone addosso. Secondo i periti l’attrice fu svegliata dal rumore di un canotto che, fissato male allo yacht, vi sbatteva contro. Nel tentativo di legarlo meglio cadde in acqua e non riuscì più a risalire a bordo né dello yacht né del canotto, finché l’effetto combinato dell’acqua fredda e dei tanti alcolici bevuti le fece perdere conoscenza, dopodiché annegò.

Una versione che è stata messa ripetutamente in dubbio soprattutto dalla sorella di Natalie (Lana Wood, anch’essa attrice, nota come bond girl in Una cascata di diamanti), per la quale Natalie sarebbe stata spinta in acqua probabilmente dal marito.

A sostegno di questa ipotesi ci sono testimonianze circa una feroce lite avvenuta la sera prima e il fatto che l’autopsia evidenziò lividi sul corpo, possibili segni di colluttazione. Segni imputati dal medico legale dell’epoca al tentativo di risalire sul canotto che l’attrice avrebbe disperatamente compiuto.

C’è poi la testimonianza di una donna imbarcata su uno yacht vicino, che affermò di aver sentito quella notte una voce femminile chiamare ripetutamente aiuto, finché una voce maschile le rispose di non preoccuparsi. Non essendo stato possibile dimostrare che quella era la voce di Natalie Wood la sua testimonianza non ebbe rilievo.

Lana Wood ha più volte sostenuto che sua sorella non sarebbe mai uscita dalla sua cabina di notte e con il mare agitato per tentare l’operazione di avvicinamento del gommone per la quale avrebbe dovuto percorrere una piccola rampa molto scivolosa. Natalie Wood non sapeva nuotare ed era terrorizzata dall’acqua.

Trentadue anni dopo è la sorella a far riaprire il caso e il cadavere viene riesumato. Il nuovo medico legale scopre segni, mai refertati prima, sulle braccia e le gambe dell’attrice. Poi la confessione tardiva del capitano Darven: “Ho mentito alla polizia, quella notte Wagner era con lei quando finì in acqua, stavano litigando sul ponte.” I segni dunque sarebbero la prova che Natalie lottò disperatamente con qualcuno per evitare di finire in acqua perché sapeva che sarebbe annegata in quanto non sapeva nuotare.

Natalie infatti era rimasta traumatizzata  dopo una brutta avventura vissuta da bambina: a 11 sul set di un film era caduta in un fiume a causa di un effetto speciale mal riuscito. Anche se le piaceva navigare sul suo Splendor (lo yacht prendeva il nome da uno dei suoi film più famosi, Splendore nell’erba di Elia Kazan), aveva sempre un’estrema diffidenza verso l’acqua.

Si parlò di una feroce scenata gelosia di Robert Wagner a causa di Christopher Walken che avrebbe considerato un rivale, ma anche di uno scandaloso triangolo amoroso e di un litigio tra la Wood e il marito quella notte.

Natalie Wood e Robert Wagner

Nata Natalia Nikolaevna Zakharenko, Natalie Wood era figlia di immigrati russi trasferitisi a San Francisco poco prima della sua nascita.

La sua famiglia materna fuggì in Cina dopo la rivoluzione russa, la madre ha sempre raccontato che un indovino leggendole la mano le predisse  che la sua seconda figlia “sarebbe stata una grande bellezza, conosciuta in tutto il mondo” e avrebbe dovuto fare molta attenzione all’acqua scura.

Natalie Wood non aveva neanche cinque anni quando conquistò la sua prima comparsata, e durante l’infanzia recitò in oltre venti film al fianco di attori del calibro di Gene Tierney, James Stewart, Maureen O’Hara, Bette Davis . Era lei la bambina di Il miracolo della 34ª strada. Il nome Natalie Wood le fu imposto dalla casa di produzione con cui era sotto contratto, e non lo amò mai particolarmente: in famiglia la chiamavano Natasha, diminutivo russo di Natalia.

La sua fama continuò a crescere durante gli anni dell’adolescenza, durante i quali recitò al fianco di James Dean in Gioventù Bruciata (1955) di Nicholas Ray e che le valse la nomination all’oscar per la migliore attrice.

La svolta avvenne nel 1961 quando recitò nel film Splendore nell’erba di Elia Kazan con Warren Beatty. Il film fu un ottimo successo sia di pubblico che di critica, e Natalie fu nominata ad un Oscar, un Golden Globe e un BAFTA Awards, senza però vincere nessun riconoscimento.

In seguito girò il musical West Side Story (1961) di Jerome Robbins e Robert Wise. Il film fu uno dei più grandi successi della storia del cinema vincendo dieci oscar e mai  un musical aveva ricevuto così tanti riconoscimenti.

Con il successo di West Side Story, Natalie ottenne una grande popolarità.

Al momento della sua morte, Natalie stava girando Brainstorm un film di fantascienza co-interpretato da Christopher Walken e diretto da Douglas Trumbull. A causa della sua morte prematura il finale di Brainstorm dovette essere riscritto, le riprese furono portate a termine senza di lei e uscì postumo, nel 1983.

Natalie e Robert si sposarono nel 1957 diventando una delle coppie d’oro di Hollywood. Ma il matrimonio non durò. Secondo alcune indiscrezioni, tra le cause della separazione ci sarebbe stata la bisessualità del marito. Dopo il loro divorzio nel 1962, Natalie ebbe una relazione con Warren Beatty prima di sposare il produttore britannico Richard Gregson nel 1969. Fu con Gregson che ebbe la sua prima figlia, Natasha.

Dopo aver divorziato da Gregson nel 1972,  Natalie si risposò nello stesso anno con Robert. Ebbero una figlia, Courtney.

La vita sentimentale turbolenta, le continue attenzioni della stampa e la pressione costante della madre sul perseguimento della carriera di attrice portarono Natalie Wood a dipendenze da alcol e calmanti, che divennero necessari per permetterle di affrontare qualsiasi occasione sociale.

Quel 29 novembre, sullo Splendor, insieme alla Wood c’erano il marito Robert Wagner, l’amico di famiglia Christopher Walken e il capitano Dennis Davern. Anche Davern, qualche tempo dopo accusò Wagner di aver chiamato troppo tardi la capitaneria, lasciando che Natalie annegasse senza soccorsi.

Robert Wagner per anni ha dovuto convivere con le accuse di omicidio, difeso strenuamente dalla figlia, si è rifiutato di collaborare durante le riaperture dell’inchiesta sulla morte della moglie.

In una lunga videointervista nel 2011 con Alan K.Rode, parlando della sua carriera, Robert Wagner ha detto che il suo ruolo preferito in assoluto fu quello nel film noir del 1956 Un bacio prima di morire, basato sul romanzo del 1953 di Lawrence Roman.

Nella scena più famosa del film, il personaggio di Wagner, Bud ha scoperto che la sua fidanzata incinta potrebbe essere diseredata e perdere tutto il suo patrimonio e quindi la attira sul tetto di un edificio, la spinge alla morte e cerca di farlo sembrare un suicidio. Il poster del film mostra un giovane Wagner mentre spinge Joanne Woodward giù da un edificio. Il poster fu pubblicato il 20 luglio 1956, il giorno del primo appuntamento di Natalie con Wagner, anche il suo diciottesimo compleanno.

“Quel personaggio, non l’ho mai considerato un cattivo, davvero”, disse Wagner nella sua intervista stranamente sincera del 2011. “Voglio dire, stava solo cercando di continuare la sua vita, per andare avanti. Non l’ho mai interpretato come un ragazzo che era un assassino o qualcosa del genere. Era innamorato di lei, ed era semplicemente sottoposto a troppa pressione per lui. Voglio dire, aveva solo un modo per uscirne.”

In molti si sono chiesti se Wagner riferendosi a quel film non parlasse di se stesso.

 

You may also like

Non è consentito copiare i contenuti di questa pagina.