Rosa, l’amore che cambia e si cerca nei luoghi sbagliati

by Gabriella Longo

Una casa spaccata metaforicamente e visivamente a metà: Igor (Boris Cavazza) mangia in cucina e sua moglie Rosa (Lunetta Savino) in salotto. Perdersi, in quanto coniugi, genitori, individui, a sessant’anni e dopo un percorso di vita comune, può essere una storia di tanti, ma nel caso di Igor e Rosa c’è di mezzo la perdita di Maja, una delle loro due figlie. E da certi tragici eventi, ognuno esce leso a modo suo: Nadia, la figlia più grande, sta per sposarsi, e pare sia la sola cosa che tenga i suoi genitori ancora assieme. Igor prosegue la sua esistenza nella maniera più pragmatica che può, spacca la legna, va a pesca e cerca di vendere quella prigione che è diventata la loro casa, ma silenziosamente è come se tentasse di aggiustare le cose, come la barca che ha condotto Maja alla morte.

Rosa, che col suo accento meridionale sembra non centrare proprio niente col marito sloveno, è invece quella che ancora non riesce a staccarsi dal passato e nemmeno trovare un compromesso col proprio presente. Ma una singolare scoperta che riguarda la figlia, rappresenterà per lei una sferzata d’aria nuova: Maja vendeva sex toys assieme a Lena, una parrucchiera che arrotonda organizzando incontri tutti al femminile finalizzati alla riscoperta del proprio corpo. Rosa, che in un primo istante cerca soltanto di darsi delle risposte, viene invece anch’essa coinvolta dal vortice di novità di questo gineceo e, frequentando il salone di Lena, riacquisterà anche la capacità di saper ridere di gusto.

Rosa è un film che si prende il suo tempo, il tempo giusto per narrare delle storie che avvengono dentro le persone e non attorno a loro. Col ritmo di tanto cinema europeo, con tanta delicatezza ed estrema semplicità, racconta di come può cambiare l’amore, verso gli altri e verso sé stessi, e di quanto spesso lo si cerchi nel posto sbagliato.

Prodotto da Daniele Di Gennaro per Minimum Fax e da Igor Pedicek per Casablanca, con Rai Cinema, Rosa è scritto da Elisa Amoruso, Katja Colja e Tania Pedroni, su soggetto della stessa Colja e di Angelo Carbone. Selezionato per il concorso Panorama Internazionale, il film, alla presenza di Lunetta Savino e Katja Colja, è stato presentato in anteprima mondiale martedì 30 aprile alle ore 18.30 presso il Teatro Petruzzelli, nell’ambito della decima edizione del Bif&st.

La replica del film verrà proiettata mercoledì 1 maggio presso il Cinema Galleria alle ore 22:15.

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