Vite da set a Monopoli, in mostra la famiglia di saltimbanchi di Federico Fellini, musicata da Nino Rota

by Gabriella Longo

Ci sono Nino Rota, Giulietta Masina, e poi il tombeur Mastroianni, perso nel suo solito gineceo di bellissime gigantesse. Una famiglia di saltimbanchi, proprio come Federico Fellini avrebbe amato che la definissero. Volti d’un cinema che ha tagliato trasversalmente molte epoche, resistendo ai periodi più bui del settore, giungendo sino allo stato di complessità in cui versa oggi l’industria cinematografica italiana. La dimostrazione è che tutt’ora si senta la necessità di tornare indietro a quel periodo d’oro e che, guardando quei 120 scatti inediti, ci si senta un po’ confortati da un calore familiare, come se, a quel mondo di bizzarrie, fossimo tutti inesorabilmente legati.

Indietro si torna nella suggestiva cornice del Castello Carlo V di Monopoli, giunge Fellini e Rota. Vite da set, in occasione del 40° anniversario dalla scomparsa del compositore italiano fortemente legato alla città in provincia di Bari, nella quale è situato il celebre conservatorio a lui intitolato.

Anita Ekberg

In collaborazione con la Cineteca di Bologna e a cura di Phest, la mostra conta una esposizione di 120 fotografie di scena scattate sui set dei film di Fellini le cui colonne sonore sono in larga parte composte dal Maestro Rota. Un sodalizio, che non fu solo di natura professionale, ma che rappresentò, e rappresenta tutt’ora, una delle più longeve e prolifiche amicizie della storia dello spettacolo. Conosciutisi per la prima volta sul set dello Sceicco Bianco (1952), Nino Rota musicherà tutti i film di Fellini sino all’amarissimo Prova d’Orchestra (1979).

Se non fossi riuscito a sostituire le musiche tanto care a Federico, legate al mondo del circo e a Chaplin probabilmente il nostro sodalizio sarebbe finito sul nascere. Al contrario la nostra amicizia e collaborazione non si sono mai interrotte. Non è che Federico sia insensibile alla musica, è che ne rimane troppo colpito”. Così parlava Nino Rota del rapporto con l’amico, in un documento radiofonico tratto dal programma “Voi ed io” trasmesso il 10 gennaio del ’79 da Radio Uno. E Federico Fellini, dal canto suo, estremo ammiratore del dono rotiano di vivere la musica a 360°, così replicava: “Tu caro Nino, quando scrivi musica sei capace di ascoltare la radio e sentire un suonatore ambulante che fa il suo concerto. Io invece voglio essere come un cane che vaga tra i cartocci e li annusa qua e là senza seguire nessuna regola. E non voglio essere imbrigliato dalla perfezione in nessun modo, è per questo che la musica mi incupisce, perché rappresenta la perfezione“.

Giulietta Masina

Bari fu la città adottiva del Maestro milanese per i trent’anni passati alla direzione del Liceo e poi Conservatorio di Musica “Piccinni”, ed in parte fu grazie a lui se ancora si leggono racconti d’un tempo in cui, per le strade del capoluogo pugliese, non era difficile incontrare al suo fianco personaggi dal calibro di Eduardo De Filippo o Franco Zeffirelli, Lina Wertmüller, Giulietta Masina o Sandra Milo, nonché uno stuolo di musicisti come Sviatoslav Richter, Arturo Benedetti Michelangeli o Arthur Rubinstein. Ecco perché non sembra esistere posto migliore per ospitare una retrospettiva dedicata alle sue memorabili prestazioni nel mondo del cinema.

Marcello Mastroianni

Le varie stanze del castello di Monopoli, diventano, dunque, a loro volta un set, all’interno del quale è possibile scrutare nei momenti off-camera del cinema del regista riminese, in compagnia delle sinfonie del Maestro, che scorrono in sottofondo. Tutto ciò che si dice e si legge sul “Mago Federico”, lo si ritrova impresso in quelle fotografie: sembra proprio il domatore d’un circo, intento a sistemare i costumi di scena, a prendere le misure (e sappiamo che a lui piacevano le taglie forti), a dire a quello o a quell’altro come si fa o si dice questa o quell’altra cosa. Viste tutte insieme, sembrano poi le fotografie d’una grande famiglia, nella quale ritroviamo i volti di sempre, del grande cinema italiano che conquistò il mondo e che tutti, ma proprio tutti, ricordano con gratitudine e un pizzico di nostalgia.

Sul set de La Dolce Vita

Inaugurata lo scorso 5 luglio, la mostra rimarrà aperta al pubblico sino al 1 settembre 2019, dalle ore 10,30 alle ore 13 e dalle ore 16 alle ore 21. Chiuso il lunedì.

BIGLIETTERIA

Castello Carlo V

Dalle 10.30 alle 13 e dalle 16 alle 21 Chiusura tutti i lunedì.

INTERO 5 euro

RIDOTTO A 4 euro (Gruppi superiori a 20 unità, residenti del comune di Monopoli)

RIDOTTO B 3 Euro (da 6 a 18 anni)

GRATUITO fino a 5 anni, disabili, giornalisti accreditati

You may also like

Non è consentito copiare i contenuti di questa pagina.