Gli amici dello zio Pecos si raccontano prima del live di Musicultura

by Salvatore Imperio
Pecos Musicultura

Gli amici dello zio Pecos è il nome di una band marchigiana formata da quattro ragazzi e che nell’ultimo anno stanno vedendo i frutti di tanto lavoro fatto che ha visto la luce nel loro ultimo album intitolato “Dentro le cose”.

Dall’uscita dell’album, pubblicato nel 2018 con Astral music, tante sono state le interviste, le recensioni e i live della band.

Un ulteriore ed importantissimo risultato è quello di essere stati selezionati tra le settecento proposte che Musicultura ha ricevuto per la trentesima edizione di uno dei festival più importanti per la scena cantautorale ed artistica italiana.


Una produzione Astralmusic ℗ & © 2018 Astralmusic

Domanda da un milione di dollari: dove vogliono arrivare Gli amici dello zio Pecos?

Vogliono arrivare ad avere una società più serena. E ci provano ad averla o a sensibilizzarla portando un po’di riflessione e di leggerezza con le canzoni e con il loro spettacolo nei locali, nei teatri, nelle piazze e nelle radio.

Il vostro ultimo album ha avuto bellissimi riscontri da parte di pubblico e critica. Ve lo aspettavate?

Sinceramente non ce lo aspettavamo, ma ci abbiamo lavorato tanto e creduto. Creduto non nel successo ma nelle canzoni e nel messaggio da dare.

Voi siete marchigiani e siete stati tra i selezionati per le audizioni della trentesima edizione di uno dei festival più importanti per la musica italiana: Musicultura.

Come è nata l’idea di proporvi e cosa rappresenta per voi un festival nato nelle Marche e dove voi potrete presentare la vostra musica?

È un festival che propone musica di qualità. In passato, le nostre canzoni un po’ verdi e immature non riuscirono a passare la selezione. Questo anno, Musica Italiana Emergente, con cui collaboriamo, ci ha consigliato di iscriverci perché in possesso di un buon “prodotto”. E ci siamo riusciti. Siamo felici di questo.

Parliamo di due canzoni che avete proposto come singoli estratti dall’album: “Le azioni noiose” e quella con un titolo molto provocatorio come “Merda”.

Di cosa parlano queste due canzoni?

“Le azioni noiose” ce l’ha con chi se la prende troppo per il mondo. Con chi per sostenere le proprie tesi non fa che aumentare lo stato di rabbia generale. Tanto che per assurdo a volte è meglio abbandonarsi alle azioni noiose. Ma non è nichilismo, è scoprire se stessi, perché spesso nelle azioni quotidiane e banali ci si rigenera. E forse per “salvare” il mondo bastano le cose piccole.

“Merda” è una bella canzone d’amore. Sembra che il narratore parli a una donna, ma in realtà ci di riferisce alla follia.

Sono curioso di capire come è nata e perchè avete usato una parola così dirompente per una canzone come “Merda”?

Ascoltandola lascia veramente spiazzati per l’amore che trasmette!

“Merda” è il lessico di chi è abituato alle parole brutte e negative. Quando scopre un po’di sollievo lo descrive come il contrario di merda. Il sollievo può essere portato da un po’di follia, è proprio per questo che abbiamo girato un bel video con chi ha affrontato la follia quella patologica. E sono i fantastici ragazzi del gruppo Sollievo di Jesi (AN).

Prima di lasciarci volete ricordarci dove possiamo ascoltare la vostra musica e quali saranno i vostri prossimi appuntamenti live?

Ovviamente potrete ascoltarci sulle principali piattaforme multimediali e in carne e ossa nelle piazze italiane.

Cito qualche appuntamento prossimo:

28 febbraio all’audizione live di Musicultura.

2 marzo al Carnevale storico di Castignano (AP)

22 marzo al Green Door di Recanati (MC)

23 marzo al teatro di Monte Urano (FM).

Poi appuntamento in molte piazze italiane ma potrete trovare tutto sui social network e sul nostro sito. Basta cercare Gli amici dello zio Pecos.

Oltre ai live cosa state programmando per il 2019?

Ci sono progetti radiofonici e televisivi e poi siamo già in studio con brani nuovi e nuovi suoni. Con molte cose da dire.

Salvatore Imperio

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