Il Conservatorio come presidio di inclusione sociale

by Germana Zappatore

Un punto di riferimento per i giovani talenti di Capitanata. Stiamo parlando del Conservatorio ‘Umberto Giordano’ di Foggia che da poco più di un secolo (fu fondato nel 1914 come Scuola d’Archi ‘Umberto Giordano’) forma musicisti e direttori d’orchestra che riscuotono successo e riconoscimenti anche a livello internazionale.

Il merito è dell’offerta formativa molto variegata che spazia dal canto allo studio degli strumenti musicali fino alla direzione d’orchestra passando per i più disparati generi musicali (anche l’elettronica).

“Quando si decide di intraprendere il percorso musicale – ha spiegato il direttore Francesco Montaruli – è importante liberare la propria creatività, ma è fondamentale la conoscenza, la parte tecnica, insomma lo studio. È lo studio, infatti, che permette poi di essere creativi da un punto di vista compositivo o anche interpretativo”.

Tuttavia, il Conservatorio foggiano ha una marcia in più che gli permette di essere quella fucina di talenti che è l’orgoglio del territorio, ma che riesce anche ad arginare in parte la fuga di cervelli dal territorio: l’attenzione per i suoi allievi e le loro doti musicali.

“Il nostro Conservatorio – ha dichiarato il Presidente Saverio Russo – è una delle strutture di Capitanata che punta all’inclusione sociale. Se non ci fosse, molti studenti validi sarebbero costretti ad intraprendere la loro formazione musicale altrove e perderemmo risorse importanti per l’arricchimento del territorio. Per questo motivo abbiamo puntato anche su Rodi Garganico dove vi è un presidio molto importante: si tratta di un territorio in cui l’offerta musicale non è così ricca come a Foggia e se a ciò si aggiunge la difficoltà dei collegamenti, appare subito chiaro che i talenti di quella fetta di territorio avrebbero optato per una fuga pur di inseguire i propri sogni. Insomma, il nostro primo pensiero sono loro, i ragazzi”.

Non a caso, infatti, spesso le rassegne organizzate dal Conservatorio dauno coinvolgono direttamente gli studenti che si esibiscono in teatro dopo essere stati selezionati con vere e proprie audizioni. Come nel caso di ‘Musica in Auditorium’, la rassegna musicale invernale del Conservatorio ‘Umberto Giordano’ che dopo il successo della prima edizione dell’anno scorso, torna in scena a partire dal prossimo San Valentino con una serie di appuntamenti dal repertorio più accademico rispetto a quella proposta nei mesi estivi con la rassegna ‘Corti di Capitanata’.

Ad aprire la kermesse il prossimo 14 febbraio, infatti, sarà proprio l’Orchestra Sinfonica del Conservatorio diretta dal maestro Daniele Belardinelli, nuovo docente della classe di Direzione d’orchestra, con un concerto dedicato alla memoria del Presidente Antonio Vitulli scomparso di recente. Il concerto prevede l’esecuzione del Valzer dei fiori tratto da “Lo Schiaccianoci” di Čajkovskij e la celebre suite “Scheherazade op. 35” di Nikolaj Rimskij-Korsakov.

Si prosegue il 19 febbraio con le chitarre del Maestro Daniele Sardone e dei suoi allievi, mentre il 22 sarà la volta di un concerto con pianoforte a quattro mani, e il 26 spazio a poesia e seduzione tra il XIX e XX secolo.

Giovedì 28 febbraio è previsto il duo violino e pianoforte di Dino De Palma e Claudia D’Ippolito, mentre il 5 marzo tocca all’ensemble degli studenti del Conservatorio.  

Venerdì 8 in auditorium va in scena la musica barocca con il violinista Enrico Casazza e gli allievi del Conservatorio che avranno preso parte al suo laboratorio di musica antica per archi.

Penultimo appuntamento mercoledì 13 marzo con un altro concerto con pianoforte a quattro mani e musiche di Debussy e Ravel, mentre il 15 marzo gran finale con l’Orchestra Sinfonica Young del Conservatorio diretta da Rocco Cianciotta.

Ai concerti si accede liberamente, fino ad esaurimento posti, mentre gli inviti gratuiti per il concerto di apertura sono prenotabili da lunedì 11 febbraio allo 0881/723668 o recandosi personalmente in Conservatorio.

Germana Zappatore

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