Medimex a Foggia, Renzo Arbore rilancia l’anima jazz della Puglia “americana”

by Antonella Soccio
Medimex Foggia 5

Summertime, Riccardo De Filippo, gli standard del jazz di Sannoner. Fino al più grande vocalist jazz europeo, Gegè Telesforo.

Qual è stato il momento più emozionante della vita? Mi hanno chiesto a Verissimo. Ho risposto: il concerto nel 1993 a New York e l’altro anno in Piazza Giordano a Foggia, un Ferragosto straordinario col Galluccio”.  

Una “conferenza sentimentale”, piena di ricordi, come egli stesso l’ha definita, quella di Renzo Arbore questa mattina nella Sala Fedora del Teatro Umberto Giardino per la presentazione del Medimex.

Una conferenza non priva di aneddoti e modi di dire esilaranti, sfoggiati in puro gergo terrazzano. “I foggiani sono noti per il loro istinto autodistruttivo. Ora tanti sono rivalutati, come Fernando di Leo riscoperto da Tarantino, ma prima quando un foggiano emigrava e si vestiva bene, lo slogan era: andò vole fuje”.

Con Foggia il Medimex raddoppia. L’International Festival & Music Conference promosso da Puglia Sounds, il programma della Regione Puglia per lo sviluppo del sistema musicale regionale attuato con il Teatro Pubblico Pugliese, presenta una versione “Spring” nel capoluogo della Daunia, dall’11 al 14 aprile, che anticipa l’edizione a Taranto in programma dal 6 al 9 giugno. 

La quattro giorni di musica a Foggia, che rafforza la vocazione itinerante della manifestazione avviata nel 2018, propone un ricco programma di iniziative nei luoghi più rappresentativi della città, dove sono previsti concerti e incontri con ospiti italiani e internazionali, mostre, attività di formazione alla musica e altri eventi collaterali.

Con il grande artista foggiano e napoletano d’adozione tutti i protagonisti del programma pubblico: il Governatore Michele Emiliano, l’assessora Loredana Capone, il presidente del Teatro Pubblico Pugliese Peppino D’Urso, il coordinatore di Puglia Sounds/Medimex Cesare Veronico, il sindaco di Foggia Franco Landella, gli assessori regionali Leo Di Gioia e Raffaele Piemontese e l’assessora alla Cultura comunale Anna Paola Giuliani. Nel pubblico, operatori culturali, artisti, musicisti, i vertici del Conservatorio Umberto Giordano, i dirigenti regionali Aldo Patruno e Silvia Pellegrini, il candidato sindaco per il centrosinistra foggiano Pippo Cavaliere, il neo consigliere dell’Apulia Film Commission per il territorio Giovanni Dello Iacovo e la consigliera del TPP Giulia Panettieri.

Arbore ha citato l’amato papa Luciani e a lui si è riferito nel suo esordio. “Non avrei mai pensato che un giorno in questo teatro in cui entravo con una scoppola avrei tenuto una conferenza. Il Giordano è un’anima di Foggia, l’altra è quella jazz: il Foggia Jazz. Vi anticipo che racconterò alcune cose del jazz. Di fronte a casa mia c’erano gli americano, c’era un circolo importantissimo, che raccoglieva la vita dei jazzisti”, ha rilevato.

La memoria è andata ad Arnaldo Santoro, a Ninni Maina, a Tony de Mita del Club Tre Bis, solo dopo diventato Chez Tony.

Arbore al Medimex celebrerà l’anima jazzistica di Foggia, che un tempo negli Settanta ospitava il Gotha del Jazz. Medimex per il grande artista sarà l’occasione per presentare una formazione musicale jazz senza precedenti.

Renzo Arbore con un progetto speciale e il musicista britannico Bryan Ferry, fondatore dei Roxy Music, saranno i protagonisti dei due concerti a ingresso libero in programma in piazza Cavour. Venerdì 12 aprile, Arbore coordinerà un live inedito nel quale sono coinvolti alcuni tra i più rappresentativi esponenti del jazz italiano, Enrico Rava, Dado Moroni con Rosario Bonaccorso e Roberto Gatto, Stefano Di Battista, Enrico Zanisi e le cantante Nicky Nicolai .

Sabato 13 aprile Bryan Ferry terrà per il Medimex l’unica data italiana del suo tour mondiale pochi giorni dopo l’ingresso dei Roxy Music nella Rock’n’Roll Hall of Fame. I due concerti saranno aperti dagli artisti pugliesi selezionati tra i partecipanti al bando Puglia Sounds Record 2018 (Sezione Young).

La Spring Edition del Medimex a Foggia prevede anche una straordinaria anteprima, il 6 aprile: un’incontro d’autore a Palazzo della Dogana con Pattie Boyd, della quale dal 7 aprile al 6 maggio è in programma, sempre a Palazzo della Dogana, la mostra inedita per l’Italia Pattie Boyd and The Beatles a cura di Ono Arte Contemporanea. La prestigiosa esposizione comprende quaranta scatti iconici attraverso i quali la fotografa britannica racconta la sua relazione con i Beatles e i suoi primi due mariti, George Harrison e Eric Clapton. Le foto, che sinora sono state esposte a Dublino, Sydney, Toronto, Mosca, Londra e Stati Uniti, coprono un arco temporale di oltre trent’anni. Dopo la svolta professionale, ai tempi del film A Hard Day’s Night, nel quale accettò di recitare, Pattie Boyd sposò Harrison e attraverso i Beatles entrò in contatto con il mondo della cultura pop alla quale si era avvicinata lavorando come modella per i più importanti fotografi della Swinging London, tra cui David Bailey. Dopo essere finita sulle copertine dei più famosi magazine del mondo, prese lei stessa in mano la macchina fotografica e iniziò ad immortalare ciò che le accadeva intorno, diventando in pochi anni una delle testimoni della grande stagione dei Beatles e della cultura britannica. Negli scatti ci sono tutti i protagonisti della scena musicale di quegli anni, ma sono soprattutto le immagini della vita privata di Pattie Boyd a restituire momenti e ricordi impossibili da ritrovare in qualsiasi biografia o libro fotografico: immagini dai tour con i Beatles e quelle straordinarie scattate a Rishikech, in India, con il Maharishi Mahesh Yogi, incontro che avrà come conseguenza il divorzio tra George e Pattie, che nel 1979 sposerà Eric Clapton.
Inoltre, il Medimex propone a Foggia, nella Fondazione dei Monti Uniti, dall’11 al 20 aprile, un’altra importante esposizione interamente dedicata al mondo Fender con il Fender Vintage Museum a cura di Rete di imprese Oltre e Apulian Guitar Startup (orari di apertura 10-13/17-20). Sono oltre cento gli esemplari, tra strumenti a corde solid body e amplificatori costruiti tra il 1951 e il 1974, raccolti da Falvio Camorani per l’Associazione Prisma Melody, in mostra in ordine cronologico e filologico accanto a cataloghi, manifesti, documenti, memorabilia e fotografie d’epoca, per un viaggio imperdibile nel periodo d’oro della casa fondata da Leo Fender. Alla mostra sono connessi altri due appuntamenti, sempre nella Fondazione dei Monti Uniti: la presentazione del libro “Our vintage soul” (13 aprile, ore 17) e un simposio di liuteria con Vincenzo Attori (19 aprile, ore 17).

La programmazione prevede i seguitissimi Incontri d’autore, appuntamenti che si preannunciano tra i più attesi anche a Foggia, dove arriveranno alcuni dei protagonisti della musica italiana per raccontare le proprie storie, artistiche e personali, il successo e le strade percorse per raggiungerlo, le scelte e le rinunce.

Sempre nelle iniziative dedicate ai Beatles, l’11 aprile (ore 21), nel Teatro Giordano (ingresso libero), è in programma la Lezione di Rock Beatles Night 1960-1969 di Ernesto Assante e Gino Castaldo con ospite d’eccezione Klaus Voormann, l’illustratore, bassista e discografico che conquistò un Grammy Award per la copertina dell’album Revolver dei Fab Four, suonò nella Plastic Ono Band e in vari singoli di Lennon, Harrison e Ringo Starr e partecipò al Concerto per il Bangladesh organizzato da Harrison nel 1971.

Nell’intervento di apertura il presidente del Teatro Pubblico Pugliese, D’Urso, ha ricordato Mario Marenco, foggiano doc, scomparso l’altro giorno.  “Un artista geniale, nel cuore di tutti noi”, ha detto. Poi, introducendo le iniziative del Medimex a Foggia, ha parlato della sua “prima grande impresa da presidente del Tpp, con la quale abbiamo messo alla prova la collaborazione e la sinergia tra Regione Puglia, Provincia, Comune di Foggia e tutti gli altri enti coinvolti”.

“Devo dare atto alla Regione del grande spirito di collaborazione che da sempre caratterizza, in campo culturale, i rapporti con il Comune di Foggia – ha continuato il sindaco Franco Landella – Grazie all’ottima intesa con l’Assessore Capone ma anche con il TPP, in questi anni abbiamo prodotto eventi di grande qualità come il ciclo “Giordano in Jazz” e allestimenti operistici prestigiosi come “Giove a Pompei” di Umberto Giordano. Continueremo su questa strada perché la sinergia non può che produrre benefici al nostro territorio e alla Puglia, in termini di animazione culturale, di promozione delle ricchezze artistiche e ambientali e di indotto economico generato dal turismo culturale”.

Qui e lì anche qualche news da approfondire, come l’annuncio del sindaco Landella della donazione da parte di Renzo Arbore di parte della sua collezione di oggettistica e memorabilia raccolti in giro per il mondo che potrebbero presto divenire una mostra nei locali delle commissioni consiliari, accanto all’Accademia delle Belle Arti, ex uffici della Banca d’Italia.

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