La storia di Lorena Bobbit decostruita nel documentario di Joshua Rofé

by redazione

Lorena è il nuovo documentario in quattro episodi Prime Original che ha tra i suoi produttori anche Jordan Peele e racconta i retroscena del processo a Lorena Bobbit. La docuserie è da venerdì 15 Febbraio in esclusiva su Amazon Prime Video, dopo la première mondiale al Sundance Film Festival.

Diretto dall’acclamato regista Joshua Rofé (Lost for Life), Lorena rivela le verità nascoste del famoso caso di John Wayne Bobbit e sua moglie Lorena Leonor Gallo, sfidando le dinamiche della narrazione che per lungo tempo hanno caratterizzato la vicenda. La serie fornisce una nuova prospettiva sulla storia della donna e rivela come questa vicenda abbia posto le basi per il moderno modello di informazione che prevede un ciclo di sole 24 ore per le notizie e un tono sempre più sensazionalistico nell’esporle.

Il documentario di Amazon è un tentativo di ricalibrare lo squilibrio dei media in quel momento storico, quando anche gli attivisti contro la violenza domestica persero ogni speranza di vedere le questioni sottostanti guadagnare terreno nel dibattito.

Lorena review decostruisce la narrativa dei media e pone la causa Bobbitt contro il più ampio contesto culturale. Offre puntuali promemoria sul fatto che era un’epoca in cui il primo ricovero per le donne aveva aperto di recente che l’espressione “sindrome da donna maltrattata” aveva appena fatto la sua prima apparizione, che William Kennedy Smith era stato assolto dallo stupro e lo scandalo Tailhook (che riguardava molestie sessuali e l’assalto a 83 donne da parte di oltre 100 militari statunitensi in un hotel di Las Vegas) infuriava.

Gli uomini del servizio di emergenza, ricorda un’infermiera, sedevano tutti con le gambe incrociate. “Noi – ha aggiunto – tutte le donne coinvolte nell’ospedale, pensavamo: ‘Che cosa ha fatto per farle fare una cosa del genere?'” Era John Wayne Bobbitt, era sua moglie, Lorena Bobbitt, e la cosa che ha fatto è stata tagliargli il pene mentre dormiva, portarlo via e gettarlo fuori dal finestrino dell’auto da qualche parte lungo la strada. Uno degli uomini di emergenza lo trovò, lo raccolse e accompagnò in ospedale l’uomo mutilato.

Dal 1993 ad oggi si è persa completamente la risposta alla domanda dell’infermiera. Che cosa ha fatto John Wayne Bobbitt per spingere la moglie a fare una cosa del genere?

La spiegazione è stata fornita da Lorena molte volte. Ha detto ai poliziotti che l’hanno arrestata che Bobbitt la stuprava abitualmente e ha testimoniato nel suo processo dell’abuso emotivo, psicologico, verbale e fisico. Ha raccontato di quando cercava aiuto al lavoro o nelle case dei vicini e che aveva temuto per la sua vita prima che prendesse un coltello e tagliasse la causa prossima e simbolica di tutto questo.

Il documentario in quattro parti Lorena va oltre i titoli di testa della donna che ha tagliato il pene di suo marito, fornendo uno sguardo compassionevole e completo sugli abusi domestici. Lorena è il cuore e l’anima del documentario e riesce a trasmettere la confusione di trovarsi improvvisamente nell’anello centrale di un circo mediatico.

Favorito dal beneficio della prospettiva, Rofe ha messo insieme una storia densa, spesso tragica, con un forte senso di assurdità che ha prevaricato ogni interpretazione e significato. Per chiunque non ricordi molto di più del caso rispetto alle solite battute, questo è un messaggio che vale la pena ascoltare.

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