Anche l’arte entra in guerra: l’Ermitage reclama il suo Tiziano in prestito a Milano

by redazione

Il ministro della Cultura russa vuole le sue opere e da San Pietroburgo ha spedito una lettera recapitata anche a due delle più importanti istituzioni museali milanesi, Palazzo Reale e Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo.

È firmata dal professor Mikhail Piotrovsky, storico direttore generale dell’Ermitage. Tutte le opere in prestito devono tornare subito alla casa madre Russia. «Essendo l’Ermitage un polo museale statale…», anche il palazzo sul Lungoneva, una delle più importanti collezioni del mondo, si adegua alla linea del Cremlino.
A Palazzo Reale è aperta da una quindicina di giorni la mostra «Tiziano e l’immagine della donna nel Cinquecento veneziano». La lettera di Piotrovsky è indirizzata al direttore Domenico Piraina e al presidente di Skira editore, Massimo Vitta Zelman. Due i quadri reclamati dall’Ermitage che dovranno essere restituiti entro fine mese: la «Giovane donna con cappello piumato» di Tiziano e la «Giovane donna con vecchio di profilo» di Giovanni Cariani. La richiesta è di predisporre imballaggio e spedizione. L’agente di trasporto si occuperà di tutte le disposizioni necessarie. Alle Gallerie d’Italia (museo di Intesa Sanpaolo, il direttore è Michele Coppola) chiuderà invece il 27 marzo l’esposizione «Gran Tour» sui viaggi in Italia dell’élite europea tra 700 e 800, realizzata in partnership proprio con l’Ermitage.
“Il ministero non ha competenza in materia, sono due mostre organizzate dal Comune di Milano e dalle Gallerie d’Italia. Ma mi pare evidente che quando un proprietario chiede la restituzione delle proprie opere queste debbano essere restituite”. Lo ha detto il ministro della Cultura, Dario Franceschini, riferendosi alla richiesta che l’Ermitage di San Pietroburgo, in Russia, ha rivolto a Milano per riavere le opere prestate a Palazzo Reale e Gallerie d’Italia.

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