Da Manfredonia a Venezia, un rimorchiatore si trasforma in galleria d’arte con Paolo e Maria Luisa

by Maria Teresa Valente

L’Italia si è fermata, ma non la sua fervente cultura, figlia di un popolo di santi, poeti, navigatori ed artisti. Un’interessante iniziativa, altamente innovativa eppure dal sapore retrò, ha unito la penisola da Nord a Sud: il vecchio rimorchiatore San Vitale Manfredonia, ormai in pensione, è infatti partito nei giorni scorsi alla volta di Venezia per rinascere e trasformarsi in una galleria d’arte galleggiante.

L’idea è il sogno che si realizza di due veneti, Paolo Beraldo e Maria Luisa De Bin, rispettivamente meccanico nautico di motori marini e scultore lui, ed ottico optometrista e creativa di occhiali lei. Di Paolo e Maria Luisa si potrebbe dire, parafrasando un detto, che sono due cuori e una barca. Da qualche anno, infatti, abitano nella laguna di Venezia a bordo di un rimorchiatore del 1957 ormeggiato presso l’isola della Certosa.

Dal momento che l’esperimento ‘casa’ è andato bene, perché allora non trasferire in acqua anche ‘la bottega’? Paolo, che per mestiere ripara e smonta imbarcazioni conoscendone ogni più recondito segreto, ha messo la sua abilità a servizio dell’arte e circa una decina d’anni fa ha iniziato a fare sculture con pezzi di barche che altrimenti sarebbero stati gettati. Ecco dunque l’idea di recuperare un nuovo ‘relitto’ per adibirlo a laboratorio, ma al tempo stesso di recuperarne anche i pezzi da lavorare e trasformare in sculture.

“Per noi è importante che qualcosa di vecchio possa continua a vivere”, spiega Maria Luisa, che per amore (di Paolo) e passione (per l’arte) ha chiuso l’attività di ottico che aveva a Venezia da 10 anni e ha deciso di inseguire la propria creatività. È di Maria Luisa De Bin la creazione di una linea di occhiali con aste che ricordano il ferro delle gondole veneziane, le Lagooneyes, forgiate a mano da Paolo.

Nei mesi scorsi Paolo e Maria Luisa iniziano una vera e propria caccia agli annunci on line e guardano centinaia di foto per trovare la barca che fa al caso loro. Poi l’attenzione cade sul San Vitale, un rimorchiatore del 1962 ormeggiato al porto di Manfredonia ed in uso fino a pochi anni fa.

Lo scorso giugno i due veneti arrivano sul Golfo ed è amore a prima vista! Acquistano il rimorchiatore ed iniziano i lavori per disarmare l’imbarcazione trasformandola in un galleggiante. “Con pezzi della barca ho in mente di realizzare una serie di sculture e la barca stessa le ospiterà diventando un’opera d’arte”, spiega Paolo, che ringrazia la preziosa collaborazione della Capitaneria di Porto di Manfredonia per aver potuto portare il rimorchiatore a Venezia.

Le opere di Paolo Beraldo attirano a Venezia diversi curiosi e sono state presentate al pubblico con interessanti eventi. “Quando ho visto il San Vitale ho pensato subito ad un segno del destino, visto che abbiamo lo stesso anno di nascita”, confessa. “È bello, ha una sua linea e con la ruggine racconta che ha una storia ed un vissuto. Dentro si respira odore di sudore e di vita”.

“All’imbarcazione non sarà cambiato il nome”, promette, e nella laguna di Venezia si potrà dunque veder svettare la scritta ‘San Vitale Manfredonia’. Si rinnova, dunque, un connubio storico e che affonda le sue radici nei secoli tra le due città che si affacciano sull’Adriatico.

In un periodo così particolare, non può che far riflettere l’iniziativa di Paolo e Maria Luisa che dimostra come in ogni luogo, in qualsiasi momento e con qualsiasi cosa, si può sempre ricominciare e ripartire.

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