Il MANN guarda al futuro: nuovi spazi, piano strategico e la regola delle ‘cinque R’

by Michela Conoscitore

Un museo in continua evoluzione che si è posto come obiettivo di essere non solo il museo Della città ma Nella città, come organismo culturale attivo e all’avanguardia: il Museo Archeologico Nazionale di Napoli mira a diventare il primo e più importante luogo al mondo per l’archeologia classica. Lo è già per vocazione, ospitando collezioni di arte antica che non hanno eguali al mondo, ma lo diventerà perché dietro c’è la forte volontà del direttore Paolo Giulierini.

Durante una conferenza stampa in streaming, il direttore Giulierini con Rosanna Romano, direttore generale per le politiche culturali e il turismo della Regione Campania e Ludovico Solima, professore ordinario di Management Culturale all’Università Vanvitelli e braccio destro nel progetto MANN at Work del direttore, hanno presentato alla stampa il Piano strategico per il 2020/23 e l’Annual Report per l’anno 2019 del museo partenopeo.

Innanzitutto la crescita: nel 2019 i visitatori sono aumentati rispetto all’anno precedente, contando ben oltre 670,000 ingressi, e a questo dato si affianca la serie di traguardi raggiunti dal team del museo tra cui l’incremento della superficie espositiva, esponenzialmente in crescita anche nei prossimi anni, e una serie di mostre di successo come quella su Canova e la riapertura della sezione Magna Grecia.

Ci avviamo verso un anno ‘strategico’ per il nostro Museo che, nel 2021 sarà interamente restituito alla fruizione del pubblico, mai così vasto e stupefacente nei suoi immensi giacimenti di capolavori, mai così aperto alla città.  Lo annunciamo in giorni difficili, che ci chiamano alla testimonianza come presidi culturali e al massimo impegno verso gli obiettivi che ci siamo dati. Il MANN, museo della città, dalla prossima primavera avrà un nuovo accogliente atrio ad ingresso libero, e sarà gratuito anche l’accesso al giardino storico della Vanella. Tremila sono i mq della nuova area espositiva. In estate riscopriremo, nell’ala occidentale, le splendide sale chiuse da mezzo secolo dove torneranno i capolavori della Campania Romana.  In autunno, con il raddoppio delle sezioni pompeiane, il MANN potrà orgogliosamente definirsi il più importante museo archeologico al mondo per l’arte classica. In questi ultimi mesi la pandemia ci ha fatto riconsiderare la struttura stessa del nostro piano 2020/2023, che oggi presentiamo anche alla luce delle attuali priorità. Resta comunque salda la rotta da noi prefissata all’inizio del primo mandato: lavoriamo per consegnare alla città di Napoli il suo museo completamente riaperto, epicentro di un ‘Quartiere della Cultura’ pronto ad accogliere nuovamente il mondo”, ha dichiarato durante l’incontro il direttore Giulierini.

Insieme al professor Solima, il direttore ha progetti ambiziosi per il MANN a partire dai nuovi allestimenti espositivi che riapriranno zone del museo chiuse da cinquant’anni: a giugno 2021 si inizia con la Campania Romana, ospitata nelle sale del piano terra e raccoglierà circa duecento reperti, provenienti dalle principali città romane campane come Pompei, Ercolano, Cuma, Baia, Pozzuoli e Santa Maria Capua Vetere. Ad ottobre, invece, è prevista l’inaugurazione del Braccio Nuovo del museo in cui sarà allocata la Sezione Tecnologica del MANN, progetto realizzato in collaborazione col museo Galilei di Firenze: il percorso espositivo prevede la presenza degli oggetti antichi, la loro ricostruzione moderna e video esplicativi che ne illustreranno la funzione. Quindi una nuova dimensione allestitiva, che sottolineerà la vocazione didattica e lo spirito empirico dei contenuti scientifici proposti. In ultimo, ma non meno importanti, il 2021 vedrà al MANN anche l’inaugurazione della mostra sui Gladiatori e l’inaugurazione di una nuova Sezione Pompeiana con reperti non esposti al pubblico da diverso tempo.

Il 2022 e il 2023 vedranno l’apertura di nuove sezioni come quella su Napoli Antica e di altre mostre che esploreranno la storia antica con l’apporto inconfondibile dell’ente culturale partenopeo come quella su Alessandro Magno. A proposito del grande condottiero macedone, un altro grande progetto del MANN è il restauro del celebre mosaico della battaglia di Isso, il cui ritorno in pubblico è prevista per giugno 2022 nel nuovo allestimento dedicato alla Casa del Fauno.

Il MANN si conferma, con la nuova edizione del Piano Strategico, un museo allineato alle migliori pratiche manageriali dei più prestigiosi musei del mondo. Il nuovo documento di programmazione contiene peraltro molti contenuti originali e sarà da subito disponibile sia in italiano che in lingua inglese. La presentazione del Piano Strategico 2020-2023 è anche un segnale di speranza: con esso infatti il Mann disegna l’idea di un futuro possibile, da perseguire con fiducia, pur nella consapevolezza della situazione di grande difficoltà che stiamo vivendo”, ha dichiarato il professor Solima.

Il MANN guarda al futuro con la regola delle ‘cinque R’: riaprire il museo in condizioni di sicurezza, ripristinare le condizioni di attrattività, ridefinire le condizioni di accessibilità, rigenerare il sistema di relazioni e rafforzare il legame con il territorio.

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