Più cooperazione e meno competizione: è la ‘ricetta’ suggerita dalla vicesindaca di Firenze, Alessia Bettini, all’inaugurazione della mostra digitale immersiva Inside Dalì.
Un suggerimento quello della dottoressa Bettini per rimettere in moto il mondo della cultura, fortemente provato dalla pandemia, e che vede come risultato vincente proprio il percorso espositivo alla Cattedrale dell’Immagine di Firenze ideato dalla casa di produzione Crossmedia Group in collaborazione con Opera Laboratori. La partnership tra i due enti culturali, a cui si aggiungono Monogrid e il supporto dei Musei Dalì e “Fondazione Gala-Salvador Dalì”, nasce proprio come risposta ai due anni di stop forzato causa Covid, provando inoltre a far conoscere Dalì soprattutto ad una platea differente, quella dei giovani e delle scuole.

“L’idea della mostra risale a giugno 2020, un periodo in cui eravamo più portati a pensare alle brutture del presente piuttosto che al futuro”, ha affermato durante la conferenza stampa di presentazione il presidente di Crossmedia, Federico Dalgas Pandolfini, che ha proseguito “nonostante i due anni di stop, le mostre Crossmedia hanno comunque girato il mondo e ora torniamo con questa in anteprima mondiale su Dalì, a Firenze. Il sì di Juan Manuel Sevillano, presidente della Fondazione Dalì, ha messo in moto tutto, con una sola preghiera: rispettare l’opera dell’artista”.

Così è stato: in più di 400 metri quadri espositivi nel complesso di Santo Stefano al Ponte poco lontano da Ponte Vecchio e Piazza della Signoria, prende vita nel corso di trentacinque minuti che scorrono troppo velocemente, l’epopea artistica e umana di uno dei geni dell’arte del Novecento, padre del Surrealismo. Le opere dell’artista catalano trasportano il visitatore in un universo parallelo, ci si ritrova a fluttuare in una realtà liquida, sfaccettata e affascinante. Le mostre immersive digitali sono la nuova frontiera a livello mondiale nelle exhibition artistiche, insostituibili per attrarre un pubblico giovane all’arte.

Pittore, fotografo, scrittore, cineasta, l’estro di Dalì era multiforme e ha trovato spazio in Inside Dalì grazie all’ingegno di Raffaele Nencini, responsabile editoriale per Crossmedia e mente della mostra: “Dovevamo decidere quale storia raccontare, di quelle contenute nella vita di Dalì”, ha spiegato alla stampa, “ma tutte avevano uguale dignità quindi abbiamo deciso di creare un ecosistema per contenerle tutte, per raccontare unitariamente questo mito della società di massa”.
Nel settecentenario della morte, in Inside Dalì c’è anche Dante Alighieri, un omaggio ai fiorentini come ha voluto sottolineare il presidente Pandolfini, grazie alla presenza in mostra con gli acquerelli commissionati a Dalì nel 1950 dall’Istituto Poligrafico Italiano in cui l’artista reinterpretò il poema dantesco, instaurando con l’Alighieri un dialogo intimo e personale. “Dalì amava il Rinascimento e voleva essere un’umanista”, ha dichiarato Montse Aguer, direttrice dei Musei Dalì a Figueres in Catalogna, “questa mostra spero riesca a toccare dentro chi la visiterà e ad aprire la mente dello spettatore, uno dei propositi più importanti per l’artista. Consideratelo il primo passo per conoscerlo”.

“La cultura è conoscenza, esperienza, emozione, spiritualità e nel caso di Dalì, anche provocazione”, ha concluso la direttrice Aguer. I migliori presupposti per ripartire dopo la pandemia, buon cibo per l’anima.
INFO MOSTRA
Orario di apertura
Tutti i giorni dalle 10 alle 18 (ultimo accesso ore 17)
Prezzi
Adulto: 13 euro
Studente: 10 euro
Over 65: 10 euro
Convenzioni: 10 euro
Bambino dai 5 ai 12 anni: 8 euro
Disabile: 10 euro (Per gli aventi diritto l’accompagnatore ha ingresso gratuito – Legge 104/92)
Famiglia da 4 (2 adulti + 2 bambini): 34 euro
Famiglia da 5 (2 adulti + 3 bambini): 40 euro
Famiglia da 6 (2 adulti + 4 bambini): 44 euro
Gruppi (minimo 10 persone): 9 euro *
Scuole: 6 euro *
* prenotazione obbligatoria a info@insidedali.it
