La fiera d’arte “in rosa” conquista Milano: è tempo di REA! Art Fair

by Elisabetta Roncati

Buona la prima per la mostra mercato organizzata da un giovane team totalmente al femminile. REA! Art Fair ha dimostrato interessanti risultati in termini di vendite e di affluenza di pubblico, compatibilmente con il rispetto delle normative incluse nel DPCM che era in vigore.

Le organizzatrici hanno dichiarato un bilancio in attivo grazie alle transazioni effettuate nei giorni di apertura al pubblico.

Risultato non scontato, visto che le grandi “macchine” fieristiche si rivelano spesso carenti in termini economici: ingenti esborsi per organizzarle, di cui poi è difficile rientrare.

Il “fai da te”, questa volta, è stato una delle chiavi del successo: dodici ragazze under 35 hanno dato vita ad un’associazione no-profit, Rea Arte, a cui ha fatto capo la realizzazione della mostra mercato.

Agli artisti che hanno deciso di aderire, tramite open call conclusasi in estate, veniva richiesta esclusivamente una piccola quota di adesione ed il 35% sulle eventuali vendite.

Inutile dire che sono state ben seicento le domande di partecipazione: si è quindi arrivati ai 100 artisti protagonisti grazie al lavoro di cinque curatrici (Maria Myasnikova, Tuğana Perk, Laura Pieri, Paola Shiamtani e Pelin Zeytinci).

Un gruppo multi culturale, come del resto lo sono stati i creativi selezionati: 71 italiani e 29 provenienti da nazioni europee e non, tra cui anche Messico e Thailandia.

Ogni artista poteva esporre più di un’opera, per un totale complesso di oltre 150 pezzi, suddivisi in sei sezioni (fotografia, digital art, performance, pittura, scultura, installazioni).

Ma tra tutta la mole di creazioni, quali sono stati i veri highlights?

Eccovi la mia personale selezione:

  • Anna Kenneally

Giovane artista britannica, classe 1995, si esprime soprattutto eseguendo dipinti ad olio di medio grande formato.

Durante gli studi alla Bath School of Art & Design ha collaborato con artisti del calibro di Damien Hirst e Dale Chihuly.

  • Stefano Cescon

Nato a Podernone nel 1989, ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Venezia. In fiera ha esposto “Honey Boxes, Cube” inerente ad un filone di ricerca che ha sviluppato nell’ultimo anno di lavoro. La chiave di lettura dell’opera sono le contraddizioni: tra la rigidità della forma geometrica e la malleabilità della cera d’api e tra le diverse gradazioni di colore.

  • Cecilia Di Bonaventura

Nata a Fermo nel 1996, attualmente è iscritta alla milanese NABA, Nuova Accademia di Belle Arti. Si esprime utilizzando vari media, che spaziano dalla fotografia alla scultura, dal video alla performance. In “Estetica della difesa (I)”, ha chiesto a dodici marinai del porto di Ancona di raggrupparsi e respirare. Senza altre istruzioni gli uomini si sono naturalmente sincronizzati. Il video è stato proiettato su una vela, già utilizzata, di 12 metri.

  • Giulia Furlan

L’artista italiana, di base a Vittorio Veneto, è nata nel 1991. Si dedica alla pittura con particolare attenzione al colore, che diventa il protagonista indiscusso delle sue opere.

  • Kim Gromoll

Nata in Germania nel 1994, vive e lavora a Maastricht. Negli ultimi anni di studio ha partecipato ad un programma accademico di scambio culturale in Senegal. I suoi “nidi” invitano lo spettatore a riflettere sulla reale importanza della natura nella nostra esistenza e di come questa venga spesso trascurata in nome dell’identità culturale.

  • Alejandra Perela Varela

Messicana, classe 1995, vive e lavora tra la nazione d’origine e Milano. La sua ricerca artistica si basa sull’immortalare, attraverso la pittura, varie tipologie umane incontrate durante il suo spostarsi tra Italia e Sud America, riflettendo sull’incontro tra mondi e culture.

  • Aronne Pleuteri

Nato ad Erba nel 2001, Aronne attualmente frequenta il primo anno dell’Accademia di Belli Arti di Brera. I suoi studi si concentrano sul tema dell’interazione del pubblico con l’arte, soprattutto quando questo non fa parte del circolo degli operatori di settore o degli appassionati. Nel video presentato a REA! Art Fair ha cercato di infrangere qualsivoglia barriera frapposta tra arte e quotidianità utilizzando come protagonista Bart Simpson, celebre figura di una delle sitcom animate americane più conosciuta a livello globale.

Alcuni degli artisti partecipanti hanno convinto anche la giuria formata da Adrian Paci e Marco Meneguzzo, che hanno assegnato due contributi in denaro del valore di 1.500 Euro ciascuno da parte della Fondazione Adolfo Pini. Se li sono aggiudicati rispettivamente Feyra Moffat e Yara Piras.

Parteciperanno, invece, ad un’esposizione che verrà organizzata nei prossimi mesi nel capoluogo meneghino: Jeremy Knowles, Peng Shuai, Clara Rubin, Lorenzo Papanti, Alessio Guarda, Alisa Chunchue, Dominique Cro, Giacomo Zornetta, Kim Gromoll, Leo Cogliati.

Dunque un bel successo per l’associazione Rea Arte, che ha promesso di realizzare altri progetti culturali a breve. In quest’avventura inaugurale è stata patrocinata dal Comune di Milano e supportata, appunto, da Fondazione Adolfo Pini, Artsted, Attiva, Hub Art, MF Manifutura collective, MoCDA (Museum of Contemporary Digital Art).

Tra i media partner si sono invece annoverati: Artebella, Art Nomade Milan, Artribune, The Artists and The Others, The Art Gorgeous, Future young talent, Milano Beat Radio.

L’offerta è stata inoltre completata da un ricco programma culturale, costituito da conferenze in streaming sui principali temi che animano il panorama dell’arte contemporanea negli ultimi tempi. Tra gli ospiti sono intervenuti Rischa Paterlini, curatrice della Collezione Iannaccone, Germano Bonetti, collezionista di chiara fama, Elisa Carollo, art advisor e Greta Zuccali, direttrice della galleria milanese Hub Art. Tutti gli interventi sono disponibili in differita sulla pagina Facebook dell’associazione.

Non ci resta che aspettare con un pizzico di curiosità in più i prossimi eventi targati Rea Arte.

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